sonnifero
Farmaco che facilita il sonno. Poiché il problema dell’insonnia è molto diffuso in tutto il mondo (in Italia si calcola che circa 10 milioni di persone, in varia modalità, ne siano colpite), [...] forme di ipnoinduzione con prodotti vegetali quali, per esempio, la valeriana e altri. L’uso personale di questi farmaci, soprattutto le benzodiazepine, se effettuato senza controllo medico, genera dipendenza fisica e psichica, causando, in caso di ...
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Dioscoride
Medico greco di Anazarba (1° sec. d.C.). La sua opera Sulla materia medica in 5 libri, un trattato completo di farmacologia, esercitò grandissima influenza nel campo farmaceutico e medico [...] fino ai tempi moderni. Scrisse anche altre opere sui veleni e sui farmaci. Granuli di D.: locuzione con cui ancora oggi vengono spesso indicati i preparati galenici a base di triossido di arsenico, As2O3. ...
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In psichiatria, intervento che consiste nella provocazione di un accesso convulsivo epilettico per mezzo di una scarica di corrente alternata che viene fatta passare tra due elettrodi applicati alle tempie. [...] depressioni endogene (specialmente da quelle con arresto psicomotorio), dalle sindromi stuporose, dalla catatonia, dagli stati di grave eccitamento psicotico acuto. Il trattamento può essere combinato con la somministrazione di farmaci neurolettici. ...
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funzionalità In fisiologia, l’attitudine di un organo a funzionare, in condizioni basali e sotto sforzo. Prove di f. sono quelle basate sull’osservazione (praticata con differenti tecniche a seconda [...] dei casi) del comportamento funzionale di un organo di fronte alla somministrazione di determinati farmaci, o di cospicue quantità di un alimento semplice (per es., glucosio, nel caso di sindromi diabetiche).
In medicina, i tumori funzionanti sono ...
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farmaco intelligente
Bruno Rotoli
Molecola ad azione farmacologica attiva in modo estremamente selettivo sulle cellule malate e non nociva per le cellule sane. Un farmaco è, per definizione, una sostanza [...] molto le possibilità di impiego, specie nelle alte dosi necessarie per eradicare un tumore. Di conseguenza, i migliori farmaci citotossici sono quelli dotati di elevata attività contro le cellule tumorali e di bassa attività sulle cellule normali ...
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scontrino parlante
loc. s.le m. Documento contabile che riporta la natura, la qualità, la quantità e il prezzo dei prodotti venduti da una farmacia, con il codice fiscale dell’acquirente.
• Il meccanismo [...] scontrino in cui, cioè, sono specificati il codice fiscale del destinatario del prodotto, la natura e la quantità dei farmaci acquistati e il codice alfanumerico che identifica la qualità. (D[aniele] Cir[ioli], Avvenire, 23 aprile 2016, Dichiarazione ...
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resistenza
Capacità di alcune specie o ceppi di batteri o di cellule di resistere a trattamenti farmacologici o a modifiche dell’ambiente chimico-fisico; in partic. la capacità dei batteri di non risentire [...] degli antibiotici (➔ antibioticoresistenza) e la r. delle cellule neoplastiche ai farmaci antitumorali (➔ chemioresistenza).
Il meccanismo della resistenza nei batteri
La r. ai farmaci dei batteri è dovuta a un plasmide, chiamato plasmide R, che ...
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cinconismo
Intossicazione provocata da chinino, che si manifesta con disturbi vari: vertigini, convulsioni, confusione mentale, deficit della sensibilità tattile, disturbi acustici fino alla sordità, [...] turbe visive fino alla cecità, nausea, vomito, ecc. Nell’avvelenamento acuto, oltre al lavaggio gastrico, giova somministrare vasodilatatori assieme a farmaci che migliorano la funzionalità cardiaca, epatica e renale. ...
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Tecnologie che controllano e modificano le attività biologiche degli esseri viventi per ottenere prodotti a livello industriale e scientifico.
Tecniche di controllo e modifica degli organismi viventi sono [...] genetiche, l’urochinasi, la prourochinasi e il tPA (tissue plasminogen activator). Nel gruppo degli enzimi usati come farmaci sono da annoverare la superossidodismutasi, un enzima che contrasta la formazione dei radicali liberi, usato nell’artrite ...
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Chimico svizzero (Mosca 1889 - Zurigo 1971); allievo di A. Werner, collaboratore di P. Ehrlich; prof. di chimica organica a Zurigo (dal 1918); socio straniero dei Lincei (1948). Le sue prime ricerche, [...] condotte con Ehrlich, riguardano la preparazione di derivati arsenobenzenici (usati un tempo come farmaci antiluetici) contenenti rame e argento. In seguito studiò la struttura dei polisaccaridi (amido, insulina, glicogeno, cellulosa), la ...
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farmacia
farmacìa s. f. [dal gr. ϕαρμακεία «uso dei farmaci; avvelenamento; magia»; nel sign. 2 a, per calco del fr. pharmacie]. – 1. Arte di preparare i farmaci seguendo le prescrizioni mediche, in base a conoscenze scientifiche e osservando...
farmacista
s. m. e f. [der. di farmaco] (pl. m. -i). – Chi, avendo conseguito la laurea in farmacia ed essendo iscritto all’ordine professionale, esercita l’attività di preparare e vendere medicinali.