Aderente al principale fra i partiti del giudaismo negli ultimi tempi dell’età precristiana e al principio dell’età cristiana.
Le origini del fariseismo risalgono probabilmente al periodo successivo a [...] probabilmente il nome, che significa «separato») dalle classi più incolte e irrispettose della tradizione. Il sistema farisaico si basava sull’insegnamento e l’interpretazione della Scrittura, sviluppando in tal modo un’articolata tradizione orale ...
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Dottore ebreo (sec. 1º d. C.), discepolo di Hillēl, capo dell'accademia farisaica a Gerusalemme e membro del sinedrio. Oppositore dell'indirizzo nazionalista, desiderava la conciliazione coi Romani. Durante [...] l'assedio di Gerusalemme ottenne da Tito (70) di poter aprire a Iabne un'accademia di dottori, salvando in tal modo la tradizione religiosa ebraica ...
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YŌḤĀNĀN ben Zakkay
Umberto CASSUTO
Dottore ebreo del sec. I d. C. Discepolo di Hillēl, fu in Gerusalemme, prima della catastrofe dell'anno 70, capo dell'accademia farisaica e, a quanto pare, uno dei [...] più autorevoli membri del Sinedrio. Abituato a considerare i valori religiosi come il bene supremo del popolo giudaico e a non dare grande importanza alle forme di vita politica purché esse fossero tali ...
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Dottore ebreo (sec. 1º a. C. - inizî del 1º d. C.) detto H. il Vecchio. Nacque in Babilonia e in seguito si trasferì in Palestina, dove si diede allo studio della Legge. Fu chiamato alla presidenza dell'Accademia [...] farisaica, carica che trasmise ai suoi discendenti. Fu compagno e oppositore di Shammay, anch'esso poi caposcuola. La scuola di H. tende, rispetto a quella di Shammay, a una maggior mitezza nell'interpretazione e applicazione della Legge, attribuendo ...
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appuzzare
Con riferimento a Gerione, e quindi alla frode di cui la fiera è simbolo, in If XVII 3 Ecco colei che tutto 'l mondo appuzza!, " corrompe e guasta col suo iniquo e fraudolente adoperare " (Boccaccio); [...] il verbo sottolinea la " trista simbiosi " di aspetto dignitoso e " farisaica impalcatura sotto cui guizza una coda velenosa... con un gesto di schifo, così evidenziato dal verbo " e " dall'aggettivo sozza del v. 7, che si richiamano anche ...
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SHAMMAY (detto anche Shammay il Vecchio, Shammay hazāqēn, probabilmente come titolo d'onore e di dignità)
Umberto CASSUTO
Dottore ebreo, vissuto nel sec. I a. C. e al principio del sec. I d. C.
Delle [...] della sua vita sappiamo pochissimo. Fu collega di Hillēl, forse in qualità di vicepresidente, nella presidenza dell'accademia farisaica di Gerusalemme. Ebbe carattere rigido e severo, contrastante con quello dolce e mite di Hillēl. Per la scuola ...
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Gli è stato assegnato il premio Stalin 1948 per la letteratura.
Al primo piano quinquennale dedicò il romanzo Il secondo giorno della creazione. Negli anni precedenti alla seconda Guerra mondiale i suoi [...] luogo, ma i due estremi sono Mosca e Parigi. E mentre tuona contro l'Europa, deridendo l'ipocrisia, la morale farisaica, la civiltà borghese, è così innamorato dell'occidente da piangere sulla guerra civile spagnola o sulla Francia (La caduta di ...
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SADDUCEI
Umberto Cassuto
Nome di uno dei partiti del giudaismo negli ultimi tempi dell'età precristiana e al principio dell'età cristiana. Come del partito avverso dei Farisei, così anche di quello [...] al più di una diramazione di esso o di un gruppo religioso ad esso affine, e comunque presenta notevoli concordanze col farisaismo, sicché scarsa luce può darci. L'attribuzione poi, da alcuni sostenuta, di libri come l'Ecclesiaste o l'Ecclesiastico o ...
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PAOLO, santo
Leone TONDELLI
Umberto GNOLI
, Apostolo, nato a Tarso in Cilicia verso l'inizio dell'era cristiana, massimo propagatore dell'idea cristiana nel mondo ellenistico-romano, e a cui in gran [...] (Gal., I, 13-16). Giovane, di natura ardente, educato in famiglia e nella scuola alla rigidezza d'un sincero fariseismo, condivise le idee farisaiche su Gesù, e si oppose con tutte le forze a una riabilitazione e a una continuazione dell'opera del ...
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HILLĒL
Umberto Cassuto
L Dottore ebreo, detto anche Hillēl ha-Zāqēn (Hillēl il Vecchio; l'epiteto vale forse a distinguerlo da omonimi posteriori, o piuttosto è titolo d'onore o di dignità), vissuto [...] e Nāsī (patriarca) è asserzione tarda e destituita di fondamento; fu semplicemente capo dell'accademia farisaica, alla quale, comunque, sembra essere stata riconosciuta una considerevole autorità nell'interpretazione e nell'applicazione della ...
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farisaico
fariṡàico agg. [dal lat. tardo pharisaicus] (pl. m. -ci), letter. – Di o da fariseo, dei farisei: la setta farisaica. Più spesso fig., di atto o comportamento formalistico, ipocrita, dettato da finto zelo o comunque falso, che nasconde...
farisaismo
fariṡaismo (o fariṡeismo) s. m. [der. di farisaico, fariseo], letter. – 1. La setta, il partito dei farisei, la loro dottrina politica e il complesso dei loro atteggiamenti, delle loro norme nella vita pratica, sociale, politica....