tempio (templo; plur. templi e tempii)
Alessandro Niccoli
È qualsiasi luogo consacrato al culto di una divinità. La parola indica comunemente l'edificio dedicato al culto nelle antiche religioni pagane: [...] si ricrea / nel tempio del suo voto (Pd XXXI 44).
È ben noto a quante discussioni abbia dato origine la risposta di D. a Farinata: Lo strazio e 'l grande scempio / che fece l'Arbia colorata in rosso, / tal orazion fa far nel nostro tempio (If X 87 ...
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Aldobrandi, Tegghiaio
Giorgio Varanini
Della consorteria magnatizia degli Adimari (v.), T. d'Aldobrando è ricordato in If VI 79, dove D. chiede notizia di lui, come di altri insigni suoi concittadini, [...] il fiorentino, riconosciuto come tale per la foggia del vestire.
Se l'aggettivo degni, usato per T. come per Farinata, il Rusticucci e altri nell'interrogare Ciacco, vuol essere inteso come " ragguardevoli " e considerato genericamente allusivo alla ...
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Scornigiani, Giano
Renato Piattoli
, Personaggio pisano, figlio di Marzucco S., da identificarsi con ogni probabilità in quel da Pisa / che fé parer lo buon Marzucco forte (Pg VI 17-18).
Nessuno degli [...] come non valide, viene a concordare col Torraca nella persona di Gano S., ma non nell'identità Giovanni o Gano detto Farinata, perché Giovanni e Gano furono due persone diverse (per Giovanni o Vanni, v. SCORNIGIANI), e niente prova che uno dei due ...
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sinalefe
Gian Luigi Beccaria
Fusione (cioè integrazione ai fini fonetici e metrici) della vocale o delle vocali finali di una parola con la vocale o le vocali iniziali della parola seguente.
Cfr. Rime [...] 128 Quivi è la sua città e l'alto seggio; X 53 un'ombra, lungo questa, ିinfino ିal mento, ecc. E vedi anche VI 79 Farinata ିe 'l Tegghiaିio, che fuor si degni; Pd XXVII 142 Ma prima che gennaିio tutto si sverni.
Ma per le modalità dell'usus dantesco ...
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insegnare
Vincenzo Valente
Verbo di uso limitato, ma d'impiego ben individuato nelle sue poche occorrenze. L'accezione più frequente è " indicare ", " mostrare " (con il quale si alterna in questo significato), [...] , ed i' v'andrò. Con maggiore estensione di significato, in If VI 77 E io a lui: " Ancor vo' che mi 'nsegni / ... Farinata e 'l Tegghiaio... / dimmi ove sono e fa ch'io li conosca... ", dove i. vale " dare indicazioni ".
In If XV 85 m'insegnavate ...
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mese
Giovanni Buti-Renzo Bertagni
Con il termine m. si possono indicare due diversi periodi di tempo corrispondenti rispettivamente al m. lunare o al m. del calendario, che è il periodo in cui viene [...] di Ulisse (XXVI 130-132). Da notare che la lunazione va da novilunio a novilunio (Pg XXIX 52-54), mentre nel passo di Farinata si parte dal plenilunio, perché quello è il dato attuale (nella settimana del viaggio di D. la luna è piena: cfr. If XX ...
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PAZZI, Ranieri
Federico Canaccini
PAZZI, Ranieri (o Rinieri). – Detto Ranieri Pazzo, del Valdarno, vissuto a cavallo della metà del XIII secolo, fu uno dei capi della fazione ghibellina attiva nell’area [...] come consta da un documento del febbraio 1250.
A seguito dell’esclusione dei ghibellini dalla città di Firenze (agosto 1251), Farinata degli Uberti e il conte Guido Novello dei conti Guidi riuscirono a impadronirsi del borgo di Figline, grazie alla ...
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prescienza
Fernando Salsano
Il termine designa la conoscenza che si ha degli eventi futuri, prima che essi accadano. Occorre una sola volta, in Cv III XII 9 tanta fu l'afezione a producere la creatura [...] rapporto con il futuro o il presente del mondo dei vivi o dello stesso Inferno (p. es. in Ciacco, If VI 64-72; Farinata, X 79-81; Brunetto, XV 61-72). Ma D. trova anche il modo di enunciarla, a complemento della sua attuazione in un particolare ...
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fretta
Federigo Tollemache
La voce, che ricorre solo in poesia, denota " desiderio o necessità di far presto " una cosa; spesso corrisponde a " prestezza ": vidi due mostrar gran fretta / de l'animo, [...] , è ritenuto da D. non consono alla figura dell'uomo dignitoso, che dev'essere sempre pacato nei gesti e magari immobile (Farinata, Sordello, ecc.): Quando li piedi suoi lasciar la fretta, / che l'onestade ad ogn'atto dismaga... (Pg III 10).
Detto di ...
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ripensare
Alessandro Niccoli
Ha il valore prevalentemente intensivo e non iterativo di " riflettere con attenzione e meditata ponderazione "; ha però anche la funzione d'indicare che la riflessione [...] 'antico / poeta volsi i passi, ripensando / a quel parlar che mi parea nemico; D. " torna con il pensiero " alla profezia di Farinata (vv. 79-81), ma questa sua meditazione è così intensa, che Virgilio gli chiede il motivo del suo smarrimento (v. 125 ...
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farinata
s. f. [der. di farina]. – 1. a. Vivanda popolare fatta con farina intrisa e versata nell’acqua bollente per farla cuocere. b. In Liguria, specie di polentina fatta con farina di ceci e acqua, messa in una teglia di rame con olio d’oliva...
farina
s. f. [lat. farīna, der. di far «farro»]. – 1. Prodotto della macinazione di frutti (cariossidi) di cereali quali frumento, segale, orzo, mais, nonché di altri frutti quali grano saraceno, castagne, o di semi secchi come piselli, fave,...