La famiglia dei marchesi del Monte S. Maria (Tiberina) ripete la sua origine da Ranieri marchio et dux tuscanus, che morì circa il 1030, figlio del marchese e conte palatino Guido, che fu padre di un altro [...] .
Il marchese Ranieri, che è ricordato dapprima nel 1014, in un placito da lui celebrato in Corneto a favore del monastero di Farfa, e poi in altri due, tenuti in Arezzo nel 1016, in favore dell'abbate di S. Fiora, successe nel marchesato a Bonifacio ...
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SABINA (A. T., 24-25-26 bis)
Riccardo RICCARDI
Francesco PALMEGGIANI
Regione dell'Italia centrale, che comprende i Monti Sabini, la conca di Rieti, la media e bassa valle del Turano, gran parte delle [...] di Cures fin dal 593 era stato riunito a Nomentum. Nel sec. IX viene nuovamente invasa e poi distrutta l'abbazia di Farfa quando essa aveva raggiunto l'apice della potenza e della espansione. È in quest'epoca che i Sabini fuggitivi, superstiti dalle ...
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UMBERTO
Amalia Galdi
– Nacque verosimilmente agli inizi dell’XI secolo; la famiglia era forse originaria della Francia. Un suo fratello, Ezulo, possedeva il castrum di Cervara nel territorio di Subiaco.
Queste [...] ‘politica’, i monaci nominarono abate Giovanni, figlio di Giovanni di Oddone (Di Carpegna Falconieri, 2000, p. 542), monaco a Farfa (Chronicon Sublacense, cit., p. 10). La circostanza convinse Lando a rilasciare Umberto, che si accordò con i monaci e ...
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GALILEA
Adriano Prandi
. Negli edifici monastici medievali si dà quasi costantemente questo nome a un portico o vestibolo situato davanti alla chiesa (v. nartece). È dubbio se la galilea fosse adibita [...] , il chiostro, il monastero e il cimitero; ed era in tutto simile per forma e destinazione a quella dell'abbazia di Farfa.
Bibl.: É. Viollet-Le-Duc, Dict. raisonné de l'archit. franç., Parigi 1854 segg., s.v. archit. monastique; Messmer, Über d ...
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È incerto se Bernardo da Pisa, abate del monastero cisterciense di S. Anastasio a Roma, che fu eletto papa ex insperato concorditer il 15 febbraio 1147, fosse dei Paganelli di Montemagno; pisano lo dicono [...] condotto, auspice Arnaldo, alla formazione di un governo repubblicano, lo costrinsero a fuggire, ancora prima di essere consacrato, a Farfa (18 febbraio) e a stabilirsi poi a Viterbo, dove ricevette l'obbedienza di Maroniti e di Armeni. Dalla vicina ...
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VITERBO
M.G. Bonelli
(Castrum Viterbii, Bitervo, Viterbio nei docc. medievali)
Città del Lazio, capoluogo di provincia, situata ai piedi dei monti Cimini.
Urbanistica
Il nucleo più antico della città [...] dedicata a s. Lorenzo e una cella dipendente da Farfa in S. Maria della Cella. Nel secolo successivo le Maria Nuova. La chiesa di S. Maria della Cella apparteneva all'abbazia di Farfa fin dal sec. 8°, in quanto nella conferma dei beni dell'abbazia ...
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Per la storiografia e la critica artistica, v. critica: La critica d'arte, XI, p. 981.
Insegnamento artistico.
L'insegnamento artistico ebbe nel Medioevo carattere eminentemente pratico. Esso fiorì negli [...] nuovo sviluppo le antiche comunità benedettine a Bobbio, a Polirone, a Nonantola, a S. Salvatore dell'Amiata, a Farfa e nell'Italia meridionale.
Anche nell'insegnamento e nell'esercizio dell'architettura, sebbene sia ormai da rifiutare l'opinione ...
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GAUDENZI, Alfredo (Alf)
Susanna Misiano
Nacque a Genova il 30 apr. 1908 da Apollo e Chiara Perotta, entrambi musicisti. Nel 1925 si diplomò in ragioneria e iniziò il lavoro di perito commerciale, che [...] , pp. 95, 102 s., 138, 157, 315; G. Fanelli - E. Godoli, Il futurismo e la grafica, Milano 1988, pp. 45, 77, 139, 142, 191; Farfa e dintorni… (catal.), a cura di A.M. Nalini, Bologna 1988, pp. 129 s. (ill.); Omaggio a Torido, a cura di F. Marzinot ...
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RIPA, Matteo
Francesco Surdich
RIPA, Matteo. – Nacque a Eboli, nel borgo medievale che circondava l’antico castello normanno, il 29 marzo 1682 da Gianfilippo, barone di Pianchitelle e medico, e da Antonia [...] il 28 maggio 1705, dopo una breve esperienza di confessore e di missionario in Caparadosso, territorio della Badia di Farfa, nell’ottobre del 1707 fu chiamato a far parte del gruppo di missionari incaricati dalla congregazione di Propaganda Fide di ...
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EGINO, Codice di
K. Bierbrauer
Manoscritto (mm. 390-310) conservato a Berlino (Staatsbibl., Phill. 1676), composto di trecentonove carte; il codice prende il nome da E. (720 ca.-802), vescovo di Verona [...] raccolta di prediche (Sermones legendi in festivitatibus ecclesiae), selezionate personalmente da E. sulla base dell'Omeliario di Alano di Farfa (761-770). Il testo, in minuscola carolina, fu redatto da più mani; per le parti scritte che si volevano ...
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romanesco
romanésco agg. [der. di romano1] (pl. m. -chi). – 1. Proprio, caratteristico della città e della popolazione di Roma medievale e moderna: il dialetto r., o come s. m. il romanesco, il dialetto, di tipo italiano centro-meridionale,...
farfense
farfènse agg. [dal lat. mediev. farfensis]. – Di Farfa, centro della Sabina, e in partic. dell’abbazia di Farfa, fiorente in età medievale, famosa anche per il suo scrittorio, che produsse codici nella caratteristica scrittura (detta...