Burgundo (sec. 10º); venuto in Italia, uccise (939), per istigazione di Ugo di Provenza, Anscario II, marchese di Spoleto e Camerino, occupandone il dominio; ma due anni dopo fu allontanato dallo stesso [...] Ugo, che gli concesse la giurisdizione su Farfa e i monasteri regi ai confini della Tuscia e della marca di Fermo. ...
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TREBULA Mutuesca
Giuseppe Lugli
Antica città della Sabina, situata a poca distanza dalla Via Salaria, circa 40 km. prima di giungere a Rieti. Viene identificata con l'odierno paese di Monteleone Sabino [...] a dominio della pittoresca vallata del Farfa; infatti poco a sud del paese si vedono i resti di un anfiteatro, di probabili terme e di altri monumenti dell'età imperiale.
In un'iscrizione è detta vicus (Corpus Inscr. Lat., IX, 4882), ma fu municipio ...
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Figlio del duca longobardo Trasamondo, governò dal 703. Occupata Classe nel 719, fu costretto da re Liutprando a restituirla ai Bizantini. Allargò i confini del ducato, togliendo terre alla Chiesa nella [...] Sabina, dove fu largo di favori all'abbazia di Farfa. Fondò l'abbazia di S. Pietro di Ferentillo, dove forse si ritirò monaco, costrettovi dal figlio Trasamondo II, che gli successe (720). ...
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Bibliotecario, paleografo e diplomatista italiano (Roma 1848 - ivi 1924); direttore della Biblioteca nazionale di Palermo e più tardi prefetto della Casanatense, fu tra i fondatori (1876) della Società [...] romana di storia patria per la quale curò, in collaborazione con U. Balzani, l'edizione del Regesto di Farfa (1879-1914); segretario dell'Istituto storico italiano, ne promosse alacremente l'attività curandone le pubblicazioni. Dal 1921 socio ...
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BENEDETTO VIII, papa
Gerd Tellenbach
Teofilatto nacque da Gregorio, conte di Tuscolo, e da Maria, e fu fratello di Romano (papa Giovanni XIX) e di Alberico. là difficile precisare la data della sua [...] , v. Mon. Germ. Hist., Leges, IV, 1, Hannoverae 1893, pp. 58-78. Importanti documenti privati relativi a B. VIII in Il Regesto di Farfa di Gregorio di Catino, a c. di I. Giorgi e U. Balzani, III, Roma 1883, nn. 491, 492, 502, 503; IV, ibid. 1888 ...
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LUPO
Gianluca Borghese
Duca di Spoleto, la cui esistenza e attività sono documentate, tra il 745 e il 751, soltanto da fonti di tipo diplomatico, sia direttamente da lui prodotte (Codice diplomatico [...] spoletino, al quale egli fece dono di terreni e diritti. Il solo documento di L. relativo a una istituzione che non sia Farfa, l'atto di fondazione del monastero di S. Giorgio a Rieti già citato, pone comunque anche quel nuovo centro religioso sotto ...
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AMBROGIO Autperto
Ambrogio Mancone
Originario della Provenza, entrò assai giovane nel monastero di S. Vincenzo al Volturno, nel quale iniziò anche la sua istruzione. Era già prete prima del 761, come [...] si rileva dalla sua sottoscrizione a un atto di vendita fra l'abbazia di S. Vincenzo e quella di Farfa.
Queste notizie, che provengono da indicazioni autobiografiche di A. e da un documento sicuro, relegano fra le invenzioni il racconto del cronista ...
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BENEDETTO
Zelina Zafarana
Secondo vescovo di Porto di questo nome, si ignora in che anno abbia ricevuto l'episcopato: compare per la prima volta al concilio romano del 998, riunito da Gregorio V alla [...] , coll. 1525 ss.; Benedicti VIII Epistolae, ibid. coll. 1586, 1605 ss., 1608, 1617 ss., 1623, 1633; Gregorio di Catino, Il Regesto di Farfa, a cura di I. Giorgi-U. Balzani, III, Roma 1883, p. 150; L. M. Hartmann, Ecclesiae Sanctae Mariae in Via Lata ...
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GONZAGA, Giulia
Romolo Quazza
Figlia di Ludovico di Sabbioneta e di Francesca Fieschi, nacque probabilmente in Gazzuolo nel 1513. Donna d'ingegno e di bellezza non comune, sposò quattordicenne Vespasiano [...] , vedovo con una figlia. Mortole il marito (1528), rimase padrona del piccolo stato, vinta l'opposizione dell'abate di Farfa, Napoleone Orsino. Vedova in età giovanissima e vergine, ebbe molti pretendenti, ma sdegnò ogni profferta. La sua bellezza e ...
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BOCCIA, Severino
Giulio C. Lepschy
Nacque ad Ascoli Satriano in provincia di Foggia nel 1620 (della famiglia non sappiamo nulla perché l'Archivio capitolare di Ascoli Satriano, coi libri parrocchiali, [...] Grammatica italiana (ms. n. 6), di cui D. Felice Roma (nel 1703 procuratore generale della Congregazione cassinense) quando era a Farfa, dove il B. fu abate, fece un riassunto che donò all'Armellini ed è ora probabilmente perduto (Armellini). Per gli ...
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romanesco
romanésco agg. [der. di romano1] (pl. m. -chi). – 1. Proprio, caratteristico della città e della popolazione di Roma medievale e moderna: il dialetto r., o come s. m. il romanesco, il dialetto, di tipo italiano centro-meridionale,...
farfense
farfènse agg. [dal lat. mediev. farfensis]. – Di Farfa, centro della Sabina, e in partic. dell’abbazia di Farfa, fiorente in età medievale, famosa anche per il suo scrittorio, che produsse codici nella caratteristica scrittura (detta...