Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Lo spazio sacro del cristianesimo
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Non è possibile parlare di una vera architettura [...] Sant’Ambrogio a Milano nel 784, di quello di San Zeno a Verona, del monastero di Civate, e lo sviluppo dei monasteri di Farfa e San Vincenzo al Volturno.
Durante il regno di Carlo Magno e di Ludovico il Pio sorgono nel Nord Europa abbazie di enormi ...
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L'archeologia medievale
Alessandra Melucco Vaccaro
La disciplina oggi si definisce, rispetto alle altre archeologie, in relazione ad un dato di area culturale e ad uno cronologico: essa applica infatti [...] dei processi di trasformazione da cui ha origine la città medievale. L'indagine su alcuni monasteri (Fulda, Novalesa, Farfa, San Vincenzo al Volturno) ha messo in luce gli aspetti architettonici, ma anche quelli produttivi di questi centri che ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'arte figurativa a Roma
Giorgia Pollio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le manifestazioni artistiche di Roma nei secoli di trapasso [...] Giovanni in Argentella, presso Palombara Sabina, fondazione periferica al limite della proprietà della potente abbazia regia di Farfa. Quindi, anche in assenza di specifici elementi datanti, è stata avanzata la controversa ma affascinante proposta di ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] , anche se famosi chiostri tennero ancora viva, per tempi futuri, la cultura con gli scriptoria (Bobbio, Civate, Nonantola, Farfa, Montecassino). In Francia, già nel 6° sec., Gregorio di Tours lamentava la generale decadenza degli studi e il venir ...
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È una delle fonti di diritto positivo (ius non scriptum): quella, cioè, che si concreta nell'osservanza costante, uniforme e generale di una norma di condotta, compiuta dai membri di una comunanza sociale [...] letterale, ovvero con alcune modificazioni; da Cluny si diffusero le consuetudini di Firenze. di Gand, dell'Inghilterra, di Einsiedeln, di Farfa, di Fruttuaria, di Digione, di S. Vito, di S. Blasiano, di Hirsau, per non nominare che i più importanti ...
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CLEMENTE IX, papa
Luciano Osbat
Giulio Rospigliosi nacque a Pistoia il 27 genn. 1600 da Girolamo e Maria Caterina Rospigliosi (Debitori e creditori di Girolamo di Milanese Rospigliosi e del figliuol [...] dialetto, la cui efficacia espressiva emerge soprattutto nelle scene corali e in special modo in quelle della "Fiera di Farfa", che può essere considerata un sorprendente e realistico squarcio di vita. Nel 1642, dopo la commedia L'innocenza difesa ...
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storiografia
storiografìa
Scienza e pratica dello scrivere opere relative a eventi storici del passato, in quanto si possano riconoscere in essa un’indagine critica e dei principi metodologici.
Storiografia [...] fiorirono nelle più celebri abbazie e nei più ricchi monasteri, come a S. Vincenzo al Volturno (Chronicon Vulturnense), a Farfa (Chronicon Farfense, a opera di Gregorio di Catino), a S. Clemente a Casauria (Chronicon Casauriense, opera di un «frater ...
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PAVIMENTO
A. Bagnera
Lungo tutto il corso del Medioevo si perpetuarono in larga misura le tecniche tradizionali di pavimentazione degli edifici pubblici e privati ereditate dall'Antichità e la decorazione [...] ° con pochi esempi (S. Prassede, S. Giorgio in Velabro, Ss. Quattro Coronati e quello eccezionale dell'abbazia di Farfa), nell'Europa centrosettentrionale e in particolare nell'area germanica un'analoga tipologia pavimentale pose le basi per la ricca ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Abbandonati i preconcetti storiografici sul romanico che limitano a poche aree l’ideazione di nuovi moduli [...] Sant’Antonino di Piacenza (confrontabile con quelli dei St. Aposteln di Colonia e di St. Emmeram di Ratisbona) e di Farfa, l’impianto ad absidi opposte del San Pietro di Civate (terzo quarto dell’XI secolo), la soluzione bipolare della cattedrale di ...
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MATILDE di Canossa
Paolo Golinelli
MATILDE di Canossa. – Figlia di Bonifacio, signore di Canossa e marchese di Toscana, e di Beatrice di Lorena, nacque tra la seconda metà del 1045 e la prima del 1046 [...] di Volterra; poco dopo prese sotto la sua protezione la chiesa di S. Lucia di Paciano (Perugia); assicurò beni all’abate di Farfa; placitò a favore della Chiesa di Ferrara in lite con Pomposa (ibid., nn. 28-31); donò il pastorale e preziosi libri ...
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romanesco
romanésco agg. [der. di romano1] (pl. m. -chi). – 1. Proprio, caratteristico della città e della popolazione di Roma medievale e moderna: il dialetto r., o come s. m. il romanesco, il dialetto, di tipo italiano centro-meridionale,...
farfense
farfènse agg. [dal lat. mediev. farfensis]. – Di Farfa, centro della Sabina, e in partic. dell’abbazia di Farfa, fiorente in età medievale, famosa anche per il suo scrittorio, che produsse codici nella caratteristica scrittura (detta...