MONACHESIMO
Vito Fumagalli
Francesco Sferra
Monachesimo cristiano
di Vito Fumagalli
1. Lo spirito del monachesimo
Il fenomeno monastico appartiene, sotto forme diverse, all'intera storia della civiltà, [...] vicini rivali né città né grandi famiglie nobiliari comparabili a quelle del nord. Così accadde anche all'abbazia di Santa Maria di Farfa, nella Sabina, per la quale si scrisse, a cavallo del XII secolo, che era difficile stabilire se fosse o no più ...
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Ambulacro
G. Binding
Corridoio anulare che originariamente girava intorno al sepolcro martiriale dell'altare maggiore. Nella pianta del monastero di San Gallo (820 ca.; San Gallo, Stiftsbibl., 1092) [...] del monastero di Fulda (dall'819) e, più o meno nello stesso periodo, nel duomo di Colonia e nella chiesa dell'abbazia di Farfa.
Nel corso dei secc. 9° e 10° la necessità di accrescere il numero degli altari portò ad aggiungere nell'area del coro ...
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GIOSUÈ (Iosue)
Federico Marazzi
Non conosciamo il luogo e la data di nascita di questo monaco, eletto abate del monastero di S. Vincenzo al Volturno il 20 ott. 792, dopo sei giorni di vacanza seguiti [...] origine franca. Ciò anche considerando che a Montecassino, nel 777-778, venne eletto abate il frisone Teodemaro e che a Farfa ben tre abati consecutivamente eletti fra il 781 e il 790 - Ragombaldus, Altbertus e Mauroaldus - sarebbero stati di origine ...
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LIPPI, Bartolomeo (Bartolomeo da Colle)
Arianna Terzi
Nacque a Colle di Val d'Elsa nel 1421 da Giovanni di Lippo e Santa.
La sua biografia, pur ricca di documentazione, sconta il peso dell'errata affiliazione [...] del L., che predicò e riscosse per la causa decime ed elemosine a Narni, Rieti, Terni, Tivoli e presso l'abbazia di Farfa in Sabina (cfr., per il 1456, i documenti citati in Cenci, p. 247); ma nulla rimane della predicazione di questi anni, salvo ...
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PELUZZI, Eso
Francesca Franco
PELUZZI, Eso. – Nacque a Cairo Montenotte (Savona) il 6 gennaio 1894 da Giuseppe, liutaio, e da Placida Rodino, fotografa, quinto di otto figli.
Nutrì inizialmente il sogno [...] e Tina Mennyey, e ad Albisola (1929-30), dove conobbe Tullio d’Albisola, Virgilio Marchi, Vittorio Orlando Tommasini, detto Farfa, e attraverso lo scultore Nanni Servettaz frequentò il gruppo futurista torinese, tanto che nel 1931 fu tra i convitati ...
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FORMILLI, Cesare
Graziella Sica
Nacque a Roma da Alessandro e Carolina Medosi e fu battezzato il 1° ag. 1860 (Roma, Arch. stor. del Vicariato, S. Andrea delle Fratte, Battesimi, 1860, f. 65 n. 565). [...] Arte Libertas" venne riservata una sala particolare.
In tale occasione il F. presentò al pubblico le seguenti opere: Fiume Farfa,Sabina, Mattino sulle montagne sabine (che è forse da identificare con Sabine Hills), Prima ora di notte, Gli alberi di ...
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GERARDO
Federico Marazzi
Ignoriamo le date di nascita e di morte di G., figlio di un Rainerio. Egli appare come conte di Galeria già agli inizi del 1044, quando il suo nome ricorre per la prima volta [...] , sin quasi alle rive del Tevere, come si desume da un atto del 1° apr. 1058, relativo alla donazione al monastero di Farfa di due chiese site presso il Soratte (S. Maria presso il ponte di Flaiano e S. Biagio nel castello di Flaiano) compiuta da ...
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UMBRIA
P. Scarpellini
Regione dell'Italia centrale, tra Toscana, Marche e Lazio, compresa nell'alto e medio bacino del Tevere e limitata verso E dalla catena appenninica.
Storia e urbanistica
I confini [...] e tipologia: la 'durata' della croce-albero nei testi scultorei spoletini, ivi, pp. 38-54; F. Betti, Sculture altomedievali dell'abbazia di Farfa, AM, s. II, 4, 1, 1992, pp. 1-40; E. Russo, Su S. Salvatore di Spoleto e sul tempietto del Clitunno ...
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NUOVO TESTAMENTO
L. Hempel
1. Definizione. - I Cristiani hanno chiamato Nuovo Testamento la seconda parte della Bibbia (v.), contrapposta quale testimonianza del "nuovo patto nel sangue di Cristo" (I [...] ecc., il gruppo di Beato e le 20 miniature della Bibbia di Roda, Parigi, lat. 6; mentre la Bibbia di Farfa non ha illustrazioni dell'Apocalisse) che si dividono a loro volta in due sistemi decorativi: miniature marginali, poste accanto o inserite ...
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CASTELLI, Domenico
Marco Palma
Nacque a Melide (Canton Ticino), nel nono decennio del secolo XVI (forse 1582) da un Bernardo. Sconosciuto è il nome della madre. Un documento testimonia la sua presenza [...] Roma, Cam. I, Giust. di Tesor., b. 61/12); per la rocca di Frascati nel 1629 (ibid., b. 63/5, 16); per gli argini del fiume di Farfa dal 1633 al 1640 (ibid., b. 83/20, b. 89/7); per il castello di Saracinesco dal 1635 al 1642 (ibid., b. 76/5; b. 90/8 ...
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romanesco
romanésco agg. [der. di romano1] (pl. m. -chi). – 1. Proprio, caratteristico della città e della popolazione di Roma medievale e moderna: il dialetto r., o come s. m. il romanesco, il dialetto, di tipo italiano centro-meridionale,...
farfense
farfènse agg. [dal lat. mediev. farfensis]. – Di Farfa, centro della Sabina, e in partic. dell’abbazia di Farfa, fiorente in età medievale, famosa anche per il suo scrittorio, che produsse codici nella caratteristica scrittura (detta...