La costa di Siria a settentrione del promontorio del Carmelo è costituita da una stretta striscia di terra sulla quale incombono le propaggini dei monti della Galilea, della catena del Libano e dei Monti [...] e la deportazione dei suoi abitanti nel 675), finché al dominio assiro si sostituì quello neobabilonese e nella grande lotta tra il faraone Hofra (Apries) e Nabucodonosor II (di cui, com'è noto, la caduta del regno di Giuda non è che un episodio ...
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(dal gr. ἀστρονομία) - Le origini dell'astronomia presso i popoli primitivi si confondono con quelle della civiltà e della religione. Non è da pensare tuttavia che la psiche collettiva degli aggregati [...] fronte al processo di trasformazione, ormai ben conosciuto, che ha condotto al maestoso sistema religioso dell'Egitto al tempo dei faraoni. Il Maspero ci dice che nei primi periodi le singole provincie, in cui il paese era diviso, avevano le proprie ...
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. Nella storia politica e della civiltà dell'Asia anteriore antica nessuna nazione ha lasciato orma sì profonda e durevole come quella tracciata dai Babilonesi e dagli Assiri. La civiltà babilonese - in [...] sulla corrispondenza internazionale tra i potentati dell'Oriente classico gettano le famose lettere di Tell el ‛Amāmah, scambiate tra i faraoni d'Egitto e i re di Babele, Assiria, Mitanni e i piccoli principi della Siria. Molte lettere assire si sono ...
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SUEZ, Canale di (A. T., 88-89 e 115)
Giuseppe STEFANINI
Angelo SAMMARCO
Antonio MONTI
Canale artificiale collegante l'estremo settentrionale del Golfo di Suez, nel Mar Rosso al Mediterraneo: allo sbocco [...] e, dal Cairo a Suez, di un canale artificiale attraverso il Wādī Tumilāt. Questo canale era chiamato "Canale dei Faraoni"; migliorato dall'imperatore Traiano, prese il nome di Amnis Traianus; insabbiatosi durante la decadenza bizantina, fu riattivato ...
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GEROGLIFICI
Giulio Farina
. Con questo nome si suole intendere la scrittura degli antichi Egiziani. Il termine deriva da Clemente Alessandrino (Strom., V, 4,20) che la designa γράμματα ἱερογλυϕικὰ "lettere [...] "andare" Azûje (con tutta probabilità a'zûjej). Ma come tramandare usando questo ripiego le centinaia di nomi di città che i faraoni avevano soggiogate in Asia e in Africa? Già sulla fine della XI dinastia troviamo tracce di un sistema con il quale ...
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(VIII, p. 281; App. II, I, p. 477)
È la più popolosa città dell'Africa e di tutto il mondo islamico, capoluogo del governatorato omonimo (214 km2): nel 1986 la sola città raggiungeva i 6.053.000 ab., mentre [...] J.-P. Cousin, in L'Architecture d'Aujourd'hui, 195 (febbraio 1978), pp. 42-78; AA.VV., An Introduction to Islamic Cairo, in UIA-International Architect, 7 (1985); C. Siniscalco, Il Cairo dai faraoni al postmodern, in Arte e dossier, 24 (maggio 1988). ...
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L'Africa tardoantica e medievale. Arte copta
Loretta Del Francia Barocas
Mario Cappozzo
di Loretta Del Francia Barocas
Il termine "copto" fu coniato dagli Arabi, i quali, al momento della conquista [...] della basilica si segnalano fusti di grandi colonne di granito, ora a terra e, come reimpiego, un blocco di un tempio faraonico di epoca romana. La basilica di Pbow è il solo edificio pacomiano di cui resti traccia di una certa rilevanza monumentale ...
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Cimitero
Anna Laura Palazzo
Il cimitero è il luogo destinato alla sepoltura dei morti. L'etimologia del termine rimanda al verbo greco κοιμάω, "mettere a giacere, a dormire". Dal punto di vista architettonico, [...] localizzazioni e strutture dell'ultima dimora.
La pratica dell'imbalsamazione era prevalentemente riservata, nell'antico Egitto, ai faraoni e agli alti dignitari di corte in forza della loro natura sovrumana: il realismo della ritrattistica statuaria ...
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VITIELLO, Elena (Francesca Bertini). – Nacque a Firenze il 5 gennaio 1892. La madre, Adele Maria Fratiglioni, nubile al momento della sua nascita, la affidò al Regio Spedale degli Innocenti, dove le fu [...] in vari generi: il film storico, il dramma moderno e la commedia. La rosa di Tebe (1912), ambientato nell’Egitto dei faraoni, fu diretto da Enrico Guazzoni, che l’anno dopo sarebbe diventato, con Quo vadis?, il maestro dei kolossal; Il fascino della ...
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. Il lat. cohors, chors, o cors (connesso etimologicamente con hortus e col ted. Garten) indica anzitutto il cortile, il terreno adiacente alla villa; da questo significato si è svolto quello di gruppo [...] della Guerra, ecc. sono a un tempo i cortigiani più vicini al sovrano, e i suoi favoriti. Così nell'Egitto faraonico il "ministro del Sud" o delle provincie meridionali, nelle cui mani si accentrava al tempo della XVIII dinastia l'alta soprintendenza ...
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faraona
faraóna s. f. e agg. [da faraone]. – Uccello domestico della famiglia fasianidi (Numida meleagris), detto anche gallina faraona o gallina di Faraone o gallina di Numidia, che comprende un certo numero di razze differenti per il colore;...
faraone
faraóne s. m. [dal lat. tardo Pharăo -onis, gr. Φαραώ, e questo dall’ebr. Par῾ōh, voce di origine egiz. che significava propr. «casa elevata» e indicò dapprima il palazzo reale]. – 1. Nell’antico Egitto, il re, la persona del sovrano;...