MAJORANO, Gaetano, detto Caffarelli (Caffarello, Caffariello, Caffarellino, Gaffarello)
Leonella Grasso Caprioli
Nacque a Bitonto il 12 apr. 1710, da Vito e Anna Fornella. Un maestro di musica di nome [...] circa otto mesi a Londra: dopo il debutto nell'Arsace, G.F. Händel scrisse appositamente per lui i ruoli eponimi di Faramondo e Serse. L'anno seguente si spostò a Madrid, ove soggiornò fino ai primi mesi del 1740 per cantare al matrimonio di ...
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BUFFAGNOTTI (Boffagnotti), Carlo Antonio
Fabia Borroni
Nacque a Bologna nel 1660; operò come incisore, pittore di prospettive, scenografo, decoratore di teatri, musicista editore teatrale e musicale, [...] Predieri (28 ott. 1711, Bologna, Teatro Marsigli-Rossi); i Trerivali al soglio di G. Aldrovandini (ibid., carnevale 1711); il Faramondo di L. A. Predieri (Genova, Teatro S. Agostino, autunno 1712; di C. F. Pollaroli, secondo Giazotto); Teuzzone di A ...
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BENTI (Garberini Benti), Maria Anna, detta la Romanina
Liliana Pannella
Nacque a Roma e fu cantante celebre, soprattutto. per essere stata per un certo periodo l'ispiratrice e la migliore interprete [...] e del Real Palazzo, tra i quali meritano particolare menzione: Arsace nel 1718, Cambise (ambedue con musica di A. Scarlatti) e Faramondo (musica di N. Porpora) nel 1719, Ginevra principessa di Scozia (musica di D. Sarro), Tenzone (musica di F. Feo ...
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ZENO, Apostolo
Marco Bizzarini
ZENO, Apostolo. – Nacque a Venezia l’11 dicembre 1668 da Pietro e da Caterina Sevastò, terzo di quattro figli, uno dei quali morto in età infantile. Venne battezzato nella [...] I rivali generosi (Carnevale) ed Eumene (autunno; entrambe con musica di Ziani). Al Carnevale veneziano del 1699 risale Faramondo (teatro di S. Giovanni Grisostomo; Pollarolo), dedicato a Ferdinando de’ Medici, granprincipe di Toscana, che volle ...
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MONTAGNANA, Antonio Paolo
Giovanni Polin
– Nacque a Venezia il 9 luglio 1707 da Lorenzo e da Domenica Frena e fu battezzato il 24 luglio nella parrocchia di S. Salvador.
Il padre, nato a Lendinara nel [...] aver probabilmente perso un po' di estensione e agilità, come lascerebbero pensare i ruoli scritti per lui da Händel in Faramondo, Alessandro Severo e Xerses del 1738.
Nel 1739, dopo l'ennesimo fallimento dell'impresa di Londra, il M. si trasferì ...
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MERIGHI, Antonia Margherita. – N
Pier Giuseppe Gillio
acque a Bologna intorno al 1690. Non è noto come sia stata iniziata all’arte del canto, ma l’intenso sodalizio con il castrato A.M. Bernacchi e [...] di canto, tornò nel 1738 all’impresa di Händel e J.J. Heidegger la M. debuttò in due nuove creazioni di Händel: Faramondo e Serse.
Non è nota attività artistica della M. nel 1739, ma nel marzo di quell’anno fu trattenuta in quarantena a Verona ...
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GENEALOGIA
P. Réfice
Raffigurazione sinottica dei membri di uno o più lignaggi di una dinastia, legati da un fondatore comune. Già presenti nel mondo romano come soggetto di pitture murali nelle abitazioni [...] Allo stesso modo al Palais de la Cité Filippo IV fece eseguire le effigi dei suoi predecessori, a partire da Faramondo, che nella descrizione contemporanea di Giovanni di Jandun (1320) venivano poste in relazione tra loro dal legame della successione ...
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CANINI, Girolamo
Gino Benzoni
Nacque ad Anghiari, nel 1551circa, dal nobile Gualtieri fratello dell'orientalista Angelo. Ebbe almeno due sorelle; una, Orsina, si sposò con Nicola Carrocci, l'altra, [...] " e la "somma providenza" veglino a "difesa della Francia". Esce dapprima, nel 1625, la Genealogia della... casa di Borbone dal re Faramondo fino ad Henrico IV…, alla quale il C. aggiunge, traendolo da "gravi auttori", un cenno su Luigi XIII, di cui ...
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PISTOCCHI, Francesco Antonio Mamiliano
Francesco Lora
PISTOCCHI, Francesco Antonio Mamiliano (detto il Pistocchino o il Pistocco). – Figlio di Giovanni, violinista cesenate, nacque a Palermo nel 1659.
L’assunzione [...] 1734 in un inventario dello stesso editore. Nel carnevale 1699 Pistocchi cantò di nuovo al S. Giovanni Grisostomo di Venezia (Faramondo e Il ripudio d’Ottavia di Pollarolo; nello stesso periodo vi furono trattative con i teatri di Milano e Piacenza ...
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POLLAROLO, Carlo Francesco
Marco Bizzarini
POLLAROLO (Pollaroli, Polaroli), Carlo Francesco. – Nacque probabilmente a Quinzano d’Oglio, nella Bassa bresciana, intorno al 1655, da Lucia e da Orazio, [...] tragedie in cinque atti (La Rosimonda, 1696), l’arcadico precursore David (Amor e dovere, Venezia 1697), il riformatore Zeno (Il Faramondo, 1699, ed. in facsimile, Milano 1987; Gl’inganni felici, S. Angelo, autunno 1695, ed. in facsimile a cura di H ...
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