Tradizionalmente considerata un tropo, la sineddoche (dal gr. synekdokhḗ, da syn «con, insieme» e ekdékhomai «ricevo, prendo», che i latini traducono con conceptio, intellectio) è una figura retorica che [...] posto di nave né “abete” al posto di tavolette; e ancora, come accetterà “ferro” invece di spada, non così farà per “quadrupede” invece di cavallo.
Il medioevo riprese la nozione fissata dall’antichità, tendendo però a identificarla con la metonimia ...
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CAPILUPI, Lelio
Claudio Mutini
Nacque a Mantova nel 1497 da Benedetto, segretario di Isabella d'Este e benemerito raccoglitore di codici che costituiranno il patrimonio della famiglia, e da Taddea dei [...] ben che madama illustrissima dirà che son pazzo et troppo sensuale, ma se ne riderà et non vorrà disciplinarsi per me et farà bene et prudentemente, havendo io homai età per sapermi, s'io voglio, governare"). Il C. è un cortigiano che riesce ancora a ...
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DA PONTE, Lorenzo
Giovanni Scarabello
Nacque a Ceneda (attuale Vittorio Veneto), nel ghetto, il 10 marzo 1749, primogenito di Geremia Conegliano e Rachele Pincherle, ebrei. Il padre era un conciatore [...] . Le proposte della trama di Beaumarchais erano stimolanti per entrambi. Il D. immise in quelle proposte (e lo farà anche nei successivi libretti per Mozart) certo clima delle proprie esperienze esistenziali, il libertinaggio non intellettualistico o ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Rime - Introduzione
Gianfranco Contini
Meglio che di Canzoniere, come si fa, sembra, sulle orme di Charles Lyell (1835), è prudente discorrere di Rime di Dante: poiché [...] metterà, poniamo, un non ci ha in bocca a mastro Adamo a rimare con oncia e sconcia, e Pier della Vigna farà lamentare della meretrice che infiammò contro lui gli animi tutti, e gl'infiammati infiammarono Augusto, e in una calda perorazione pregherà ...
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Ciclopi
Massimo Di Marco
I giganti con un solo occhio in mezzo alla fronte
I Ciclopi, simbolo di una condizione di vita primitiva, sono esseri rozzi, asociali, violenti. Il più famoso di essi è Polifemo, [...] Ciclope, anch' essi torneranno alla libertà e potranno ricongiungersi con il loro dio, Dioniso.
La letteratura di età ellenistica farà di Polifemo l'innamorato goffo e sgraziato della bella nereide (cioè una delle figlie di Nereo) Galatea: il mostro ...
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Pietro Aretino e Anton Francesco Doni: Opere
Carlo Cordié
PIETRO ARETINO
È molto difficile parlare di Pietro Aretino scrittore con quella serenità e quell'equilibrio che l'opera sua merita. Lasciati [...] Alessandro Del Vita (e questa edizione, basata su nuovi criteri, farà mettere in disparte tanto il Primo quanto il Secondo libro delle esisteva; contro di essa si potrà polemizzare, come farà il Vasari nella seconda edizione delle Vite, ma non ...
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Ermetismo
LLuciano Anceschi
di Luciano Anceschi
Ermetismo
sommario: 1. Ermetismo: fortuna del nome. 2. L'ermetismo come categoria. 3. Problemi. 4. Metodo. 5. Premesse all'ermetismo. 6. Ungaretti. 7. [...] il corpo" e ‟tocca l'essenza dell'universo invisibile", ‟dà forma di corpo sensibile ad un essere spirituale". Il poeta si farà così ‟l'illuminato del Verbo". Sia nella forma di una argutezza di invenzione concreta e sensibile, con Soffici, sia in ...
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GUARINI, Battista
Elisabetta Selmi
Discendente da una famiglia di illustri letterati che vantava le sue origini da Guarino Veronese, nacque a Ferrara nel 1538 da Francesco e Orsina Macchiavelli.
Al [...] di relazioni personali: quel "sistema delle protezioni e degli amici" di cui sarà perno Scipione Gonzaga, al quale il G. farà appello nei tempi bui delle sue disavventure cortigiane per ottenere appoggi e sostentamento. L'amicizia con il Gonzaga, ma ...
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FAGNANI, Antonietta
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Milano, parrocchia di S. Babila, il 19 nov. 1778, ultimogenita di Giacomo, marchese di Gerenzano (nato a Milano il 1° sett. 1740), e di Costanza [...] esserne influenzata. Ricevette tuttavia una buona istruzione: conosceva il francese, l'inglese e il tedesco (da quest'ultima lingua farà per il Foscolo una traduzione letterale del Werther, di cui il poeta scrisse a Goethe il 16 genn. 1802), anche ...
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Poema cavalleresco di L. Ariosto (1474-1533), nato come ideale proseguimento dell’incompiuto Orlando innamorato (1483-95), di M.M. Boiardo (1441-1494), di molti personaggi del quale si seguono le vicende. [...] Astolfo, il Boiardo l'aveva lasciato sulla balena di Alcina: l'A., dopo averlo fatto mutare in mirto dalla maga, lo farà restituire alla sua forma vera da Melissa. Questa, personaggio affatto nuovo, sarà la protettrice di Bradamante, e si opporrà ai ...
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fara1
fara1 s. f. [dal longob. fara]. – 1. Presso i Longobardi, ciascuno dei corpi di spedizione in cui si divideva il popolo in armi durante le migrazioni, che corrispondeva generalmente al gruppo parentale nel senso più largo (cioè alla...
fara2
fara2 s. m., invar. – Vino rosso superiore, piemontese, adatto per l’arrosto e la selvaggina, prodotto in prov. di Novara in una ristretta zona che comprende i comuni di Fara (da cui il nome) e di Briona, da uve dei vitigni nebbiolo,...