epistemologia della psicoanalisi
Jorge Canestri
Vengono qui affrontati i problemi legati alla conoscenza scientifica in psicoanalisi, alla sua produzione e ai criteri di validazione. Questo approccio [...] es., le esatte parole del discorso), ma certamente non le emozioni intercorse tra i due partecipanti o le fantasie che essi producono, che sono fatti analitici di cui tenere assolutamente conto. Alla ricerca clinica si possono applicare convincenti ...
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cavalleria
Ruggero M. Ruggieri
Per meglio intendere l'atteggiamento di D. rispetto alla c. è opportuno secondo noi cercare di rispondere a un duplice quesito: quali furono le sue conoscenze, dirette [...] erranti ", in qualunque modo s'interpreti il vocabolo: " avventure ", o " avvolgimenti ", o (come meglio piaceva al Rajna) " fantasie ". Quanto a esse si riferisce nella Commedia non smentisce l'antico giudizio, anzi diremmo lo conferma e lo avvalora ...
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FEDERZONI, Giovanni
Chiara Boninsegni
Nacque a Borgo Panigale, ora Bologna, da Giuseppe e da Elisabetta Dondarini, il 29 ag. 1849, in una famiglia borghese di antica tradizione.
Compiuti gli studi ginnasiali [...] (ibid. 1935) è l'opera più eterogenea, e perciò più idonea a cogliere aspetti della personalità dello scrittore: fantasie e memorie, meditazioni e descrizioni, liriche scelte, traduzioni e persino un melodramma in versi senza rime. Gli scritti ...
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WILCOCK, Juan Rodolfo. –
Paolo Puppa
Nacque a Buenos Aires il 17 aprile del 1919 da padre inglese, Charles Leonard, macchinista delle ferrovie, e da Aida Romegialli, argentina ma di origine ticinese. [...] tombe in un fitto sussurro con angeli, Il Brasile, zuffa tra una vecchia madre e la figlia, apparizioni di fate e fantasie su soldati stupratori, e Il ballo degli impostori, dove una famiglia altolocata con tanto di poeta a caccia di premi si mostra ...
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simbolo
Fiorangela Oneroso
Nell’ambito della psicoanalisi si parla di simbolo nel senso di una produzione dell’inconscio. Esso è inteso originariamente da Sigmund Freud come la rappresentazione manifesta [...] nevrotici, nei lapsus e negli atti mancati; ma anche nel gioco, nel motto di spirito, nel folklore, nell’arte e nella fantasia, nel mito di tutti i tempi. All’origine dei s. onirici si trovano soprattutto il corpo e le parti corporee investite di ...
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VENINI, Paolo
Marzia Scalon
– Nato a Cusano Milanino (Milano) il 12 gennaio 1895, figlio di Celestino e di Giuseppina Todeschini, crebbe – insieme ai tre fratelli e alle due sorelle – in una famiglia [...] veneziano 1890-1990, Venezia 1992; M. Heiremans, Art glass from Murano 1910-1970, Stuttgart 1993; M. Barovier, Murano. Fantasie di vetro (catal.), Venezia 1994; Vetri veneziani del ’900. La collezione della Cassa di Risparmio di Venezia. Biennali ...
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DONDUCCI, Giovanni Andrea, detto il Mastelletta
Anna Coliva
Figlio di Andrea, "che faceva i mastelli" (Malvasia, 1678, p. 67), e di Paola, sua moglie, nacque a Bologna il 14 febbr. 1575. Sono scarse [...] di una stesura pittorica a tocchi di pennellate nervose e vigorose, che contribuisce all'esaltazione di una gamma cromatica fantasiosa e complessa. Il risultato è una concezione del colore, e quindi dell'espressione, opposta alle teorie dell'arte di ...
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RENZI, Anna
Nicola Badolato
RENZI (Rentia, Renzini), Anna. – Nacque attorno al 1620, presumibilmente a Roma (è di solito appellata «romana» nei documenti), da Pietro, anch’egli «romano» (Glixon, 1995, [...] Pietro Paolo Bissari (Stille d’Ippocrene, libro I, Venezia 1648, pp. 23 e 86) e il piacentino Bernardo Morando (Fantasie poetiche, I, Piacenza 1662, p. 38). Alla «molto illustre e virtuosissima signora Anna Renzi» sono dedicate le Canzonette amorose ...
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LUCIOLI OTTIERI DELLA CIAJA, Ottiero (Ottiero Ottieri)
Patrizia Bartoli Amici
Nacque a Roma il 29 marzo 1924, figlio unico di Alberto e Ida Paci, da una famiglia di nobile origine che dopo la fine della [...] del seduttore passivo (Firenze 1995), Il poema osceno (Milano 1996) sono incentrati esclusivamente sulla propria patologia e sulle fantasie malate che ne derivano. Il disagio di vivere e il desiderio di solitudine rendevano sempre più difficile il ...
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RUSCONI, Carlo Giuseppe Maria
Valerio Camarotto
– Nacque a Bologna il 5 marzo 1812, secondogenito del conte Germano Alfonso e di Candida Calzolari.
Nelle sue Memorie aneddotiche (Roma 1883, p. 6) dichiarò [...] (Roma 1884); dall’altro lato, alcuni testi a metà fra l’invenzione narrativa e la riflessione filosofica (Visioni e fantasie, Roma 1884; Il Romito di Vallombrosa. Meditazioni di un estinto, Roma 1887, che comprendeva anche quanto già pubblicato in ...
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fantasia
fantaṡìa s. f. [dal lat. phantasĭa, gr. ϕαντασία, der. di ϕαίνω «mostrare»]. – 1. a. Facoltà della mente umana di creare immagini, di rappresentarsi cose e fatti corrispondenti o no a una realtà: trascorrere, riandare con la f.; rivivere...
fantasioso
fantaṡióso agg. [der. di fantasia]. – Pieno di fantasia, capriccioso, bizzarro; riferito a persona e anche a cosa: un ragazzo f., dalla fantasia fervida; una narrazione f., immaginosa. ◆ Avv. fantaṡiosaménte, in modo bizzarramente...