Italo Calvino nacque nel 1923 a Santiago de Las Vegas (L’Avana, Cuba), ma due anni dopo tornò con la famiglia in Italia, a San Remo, dove il padre diresse una stazione sperimentale di floricultura.
Unico [...] agli ultimi anni della sua vita. La pulizia della scrittura, legata a una vocazione illuministica e anche al contesto scientifico familiare, trova un ambiente favorevole quando la vita conduce l’autore a Parigi e al modello di chiarezza e unità ...
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(v. ebrei: Lingua, XIII, p. 356)
L'ebraico non è mai stato una lingua totalmente morta. Dopo la catastrofe degli anni 132-34 d. C. restò come lingua della teologia e della cultura in generale, raramente [...] sua emigrazione in Palestina nel 1881, cambiò il proprio nome Perelman, ebraizzandolo, e cominciò a parlare unicamente ebraico nell'ambito familiare. Nel 1890 venne fondato un ''Comitato per la lingua'' (wá῾ad hallāšôn ha῾ibrît), che nel 1953 divenne ...
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Il gerundio è un modo verbale non finito invariabile, formato con i suffissi -ando (prima coniugazione) e -endo (seconda e terza). Ha una forma semplice (cantando) e una forma composta (avendo cantato).
Il [...] più verde. Uscendo dal buio del Parlatorio la luce del tramonto che spioveva sulle case era accecante (Vasco Pratolini, Cronaca familiare, p. 71)
In casi come questi, il rinvio all’io narrante non esclude nemmeno una interpretazione generica o quasi ...
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I primi esempi di uso letterario dell’italiano da parte di uno scrittore straniero sono i due componimenti del trovatore provenzale Raimbaut de Vaqueiras (che tra il 1180 e i primi del Duecento vive e [...] cui quella del 21 settembre 1920 con lo ‘schema’ di Ulysses, il «mio maledettissimo romanzaccione») a quello colloquiale-familiare (le numerosissime lettere ai figli) a quello colloquiale-giocoso (le lettere a Alessandro Francini Bruni, ma anche il ...
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La sociolinguistica è il settore delle scienze del linguaggio che si occupa dei rapporti fra lingua e società. Pare che il termine sociolinguistics sia stato usato per la prima volta all’inizio degli anni [...] : fin dalla metà del XX secolo si è infatti diffuso nella società italiana un modello di comportamento linguistico familiare in cui l’italiano era lingua di prestigio necessaria per garantire la promozione sociale delle nuove generazioni, sicché ...
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Il vocabolario è uno dei pochi prodotti culturali che si siano sviluppati in autonomia in epoca moderna (cfr. Auroux 1992: 33). È vero che dizionari e glossari esistevano già in epoca classica, simili [...] , del 1846). Anche i dizionari di sinonimi, come quello, già citato, di Tommaseo, ebbero lo scopo di rendere più domestica, familiare e al tempo stesso precisa la lingua comune. All’Ottocento risalgono inoltre alcuni dei più autorevoli e tutt’oggi ...
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L’➔accordo morfologico (di ➔ genere e di ➔ numero) tra i diversi elementi presenta varie forme.
Una sequenza di soggetti può presentare profili diversi e, quanto all’accordo, esiti diversi:
(a) se uno [...] più attesa è l’accordo al singolare: «la maggior parte delle ragazzine si sposa per fuggire da una situazione familiare disastrosa» («la Repubblica» 24 gennaio 2010); tuttavia, il maggior peso semantico del complemento rispetto al nome collettivo ...
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parolacce ed eufemismi
Giulia Lemma
Maurizio Trifone
Le cattive e le buone maniere verbali
Le parolacce possono provocare in chi le ascolta un senso di fastidio o di offesa. Per evitare queste reazioni, [...] aumento eufemismi di altro genere: nel campo delle professioni, per esempio, la donna delle pulizie è stata chiamata collaboratrice familiare (o colf), e lo spazzino è diventato operatore ecologico. In questi casi l’eufemismo non serve a evitare una ...
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La sintassi si occupa dei modi in cui le parole possono combinarsi, delle strutture (o costruzioni) che così si ottengono e degli effetti che tali combinazioni hanno su altri piani, come quello della ➔ [...] di vino
(72) voglio quello giallo, di golf
A questa categoria può essere ricondotto il fenomeno (tipico del registro familiare e informale) della focalizzazione della parte aggettivale del predicato nominale:
(73) Era di un permaloso mia zia, che lei ...
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* La voce enciclopedica Lingua scritta è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Italiano, parlare, scrivere, arricchita e aggiornata da un contributo di Giuseppe Antonelli.
La scrittura è [...] verve espressiva è assicurata dalla convivenza di modi idiomatici di sapore familiare (bicchiere mezzo pieno, fondo del barile») e da asserzioni rappresentato dal nome commerciale del farmaco − l’unico familiare al paziente − e non dalla molecola che ...
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familiare
(meno com. famigliare) agg. e s. m. e f. [dal lat. familiaris, der. di familia «famiglia»]. – 1. agg. Della famiglia: faccende, cure f.; rapporti f.; l’orizzonte f. è un assassino – un assassino giornaliero delle anime (Guido Ceronetti);...
familismo
s. m. [dall’ingl. familism, der. di family «famiglia»]. – Nel linguaggio della sociologia, la tendenza a considerare la famiglia, con il suo sistema di parentele, con la sua tradizione, la sua posizione sociale, e soprattutto con...