Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] : si tratta, piuttosto, di un concetto composito che comprende in sé tratti stilistici, relativi al registro familiare e colloquiale, finanche plebeo degli scriventi, fenomeni linguistici arcaici e tendenze sviluppatesi nel latino più tardo, dal ...
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Assumiamo convenzionalmente che l’età umanistica e rinascimentale coincida con i secoli XV e XVI. È questa l’epoca, in Italia come negli altri paesi dell’Europa occidentale, dell’emergere delle lingue [...] (Coletti 1983).
I mercanti producono enormi quantità di lettere (➔ lettere e epistolografia), nonché libri di memoria familiare, in una scrittura loro propria, detta mercantesca, esclusivamente volgare, che si contrappone alla scrittura detta italica ...
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Per la particolare situazione linguistica della Sicilia, in cui i dialetti sono vivi e numerosi, è importante distinguere l’italiano regionale parlato da chi ha per madrelingua il dialetto da quello di [...] .
Questo processo di italianizzazione degli usi linguistici dei parlanti del capoluogo comportò anche una diversa politica linguistica familiare nella trasmissione dei codici alle nuove generazioni, con l’inibizione dell’uso del dialetto palermitano ...
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Le parlate dei diversi gruppi zingari in Italia sono riconducibili al romanes (o lingua romani, romani čhib), una lingua ben definibile storicamente e strutturalmente, ma comprendente varietà dialettali [...] e diglossia) va usato in relazione a contesti in cui il romanes è il codice meglio conosciuto, ma solo in ambito orale e familiare, mentre lingue di uso allargato (e scritto) sono (o erano) le lingue dei gagé, i ‘non-zingari’, che in Italia si ...
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Il francese è riconosciuto come lingua ufficiale, accanto all’italiano, nella regione amministrativa della Valle d’Aosta; come lingua di minoranza (➔ minoranze linguistiche), insieme con il provenzale [...] ’oggi francofone, Telmon (1994: 927) delinea per le Valli Valdesi, dove la pratica del francese è andata confinandosi all’uso familiare di un numero sempre più esiguo di famiglie (il 10% circa), uno schema triglottico, con italiano nel gradino alto ...
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Sicilia Regione a statuto speciale dell’Italia insulare (25.832 km2 con 4.875.290 ab. nel 2020, ripartiti in 390 Comuni; densità 189 ab./km2), costituita dall’isola omonima, la più estesa del Mediterraneo, [...] al dettaglio (alimentari, abbigliamento e generi di prima necessità), diffusa sull’intero territorio e a prevalente conduzione familiare, si è affiancata la presenza di moderni e attrezzati centri della grande distribuzione, soprattutto a Palermo e ...
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Neologismo
Giovanni Adamo
Valeria Della Valle
Origine del termine
Formato sulla base dell'aggettivo greco néos ("nuovo") e del sostantivo lógos ("parola, espressione"), il termine neologismo designa [...] nazionali.
L'aspetto che più colpisce in una nuova formazione lessicale consiste spesso nell'iniziale difficoltà a riconoscerla come familiare, quasi fosse un'alterazione del codice che permette a coloro che parlano la stessa lingua di comunicare tra ...
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La comunità che si riconosce come Ladinia Dolomitica è formata da circa 30.000 persone, insediate in cinque valli a raggiera intorno al gruppo del Sella (fig. 1), nelle Alpi centrorientali. Il territorio [...] e quelli romanzi veneto-trentini – questi ultimi in forte calo – fungono principalmente da codici per la comunicazione informale non familiare e al di fuori della comunità locale e per i rapporti, anche quotidiani, con le popolazioni dei villaggi ...
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La corrispondenza epistolare comincia a diffondersi nella prima metà del Duecento, in concomitanza con la diffusione degli usi scritti del volgare, in seguito a due mutamenti di carattere materiale: l’inizio [...] forte tasso di espressività e il ricorso frequente a strutture elative ed esclamative.
L’impiego di un lessico di carattere familiare anche in scrittori sorvegliati e ossequenti alla norma alta fa sì che la scrittura epistolare di questo periodo si ...
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I numerali sono considerati l’espressione simbolica dei numeri (ovvero delle entità che si usano per contare, classificare, accumulare, raggruppare) nel linguaggio (Pannain 2000; Gvozdanović 20062: 736). [...] ’17
In generale, riguardo alla grafia, «è buona norma non scrivere i [numerali] cardinali in cifre nell’uso letterario o familiare» (Serianni 2005: 157; Gabrielli 19852: 277-278), come si ricava, ad es., dal passo seguente:
(38) Il tredici mi porta ...
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familiare
(meno com. famigliare) agg. e s. m. e f. [dal lat. familiaris, der. di familia «famiglia»]. – 1. agg. Della famiglia: faccende, cure f.; rapporti f.; l’orizzonte f. è un assassino – un assassino giornaliero delle anime (Guido Ceronetti);...
familismo
s. m. [dall’ingl. familism, der. di family «famiglia»]. – Nel linguaggio della sociologia, la tendenza a considerare la famiglia, con il suo sistema di parentele, con la sua tradizione, la sua posizione sociale, e soprattutto con...