DONATI, Simone
Sergio Raveggi
Figlio di Forese di Vinciguerra e di quella Gualdrada alla quale un'anonima cronaca (Pseudo Brunetto Latini) imputa la responsabilità occasionale della divisione tra guelfi [...] . Pare abbia accusato un popolano di avergli rubato deicavalli, sottoponendolo a tortura per estorcergli la confessione; il quale, secondo una tradizione ormai quasi secolare, la sua famiglia avrebbe avuto un ruolo determinante.
Del D. si conoscono ...
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FOURRIER (Ferrer), Adam
Andreas Kiesewetter
Le fonti tacciono sulla famiglia e sulla data di nascita del F., il quale nel 1265-66 probabilmente era già nel Regno di Sicilia al seguito di Carlo I d'Angiò [...] presso Salerno.
Dopo la crociata contro Tunisi, nella quale seguì Carlo I, nel luglio 1271 il F. organizzò il trasporto deicavalli e delle salmerie del fratello di Carlo, Alfonso di Poitiers, da Messina a Catona e il trasferimento dello stesso conte ...
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CARAFA, Giovanni Tommaso
Franca Petrucci
Figlio primogenito di Diomede (poi conte di Maddaloni), e di Maria Caracciolo, nacque nella prima metà del XV secolo. Il 1º ag. 1457 fu investito del feudo materno [...] disposizione dei suoi cavalieri davanti ai fanti, che furono travolti dal ripiegamento deicavalli, in napoletane, II, Firenze 1651, p. 159; B. Aldimari, Historia geneal. della famiglia Carafa, II, Napoli 1691, pp. 163-168; A. von Reumont, Die Carafa ...
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DEL NERO, Marco
Diana Toccafondi Fantappiè
Nacque a Firenze il 26 maggio 1486 da Simone di Bernardo (di Simone di Nero) e da Maddalena di Francesco Tosinghi (Della Tosa).
Anche questo ramo della famiglia [...] dell'invio di un contingente di soldati toscani.
L'ambasceria dei due e dell'oratore già residente Anton Francesco Albizzi aveva i Francesi con l'invio di 4.000 fanti e 150 cavalli leggeri al comando del commissario Giovanni Battista Soderini e del ...
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CARROZ D'ARBOREA, Nicolò
PPutzulu
Nacque in località non nota, nel 1426, da Francesco, signore della baronia di Terranova e da Beatrice de Mur-Cervellon, sorella dell'arcivescovo di Saragozza. Rimasto [...] la metà di quello del ramo maggiore. L'inimicizia tra le due famiglie era antica e assai viva tra il C. e il coetaneo -, tenendo lontani Violante e i parenti; si appropriò deicavalli e di altri oggetti di pregio; amministrò senza mai interpellare ...
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EUSTACHI, Antonio
Nadia Covini
Secondogenito di Pasino, mercante pavese e comandante della flotta viscontea, fu il più stretto collaboratore del padre nella gestione degli affari familiari e negli incarichi [...] , Cesare fu commissario delle tasse deicavalli. Non si sa molto di Urbano e Angelino, che probabilmente morirono in giovane età. Tra le sette figlie dell'E. alcune risultano sposate a gentiluomini delle maggiori famiglie pavesi, una era monaca in ...
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CALCAGNINI, Teofilo
Werther Angelini
Figlio di Tommaso, nacque a Ferrara, in data che non conosciamo, data che si deve collocare comunque nella prima metà del secolo XVI.
Uomo d'azione, il C. dedicò [...] toccasse al C. tener vivi i legami tra gli Estensi e la famigliadei Guisa, imparentata con quelli per il matrimonio di Francesco di Guisa del C. a Napoli: egli si incaricava di procurar cavalli per le scuderie ducali, ma nei suoi dispacci corrono ...
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GUERRIERI, Vincenzo
Raffaele Tamalio
Figlio di Giovanni Francesco da Fermo, nacque nel 1495, probabilmente a Fermo.
Nell'autunno del 1503 il G. seguì a Mantova i fratelli maggiori, Ludovico e Giovanni [...] vari benefici ai figli e disponeva la sua tumulazione nella tomba di famiglia nella chiesa di S. Domenico in Mantova.
Fonti e Bibl.: - D. Ferrari, Mantova 1990, pp. 27, 29, 43; G. Malacarne, Il mito deicavalli gonzagheschi…, Verona 1995, ad indicem. ...
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GERARDO di Buonalbergo (Girardus de bono Alipergo; Gerardus; Girardus comes; Girart de Bone Herberge)
Alessandra Daga
Scarse e frammentarie sono le notizie in nostro possesso relative a G.: ignoriamo [...] dei suoi genitori, il luogo e l'anno della sua nascita, anche se quest'ultima deve porsi comunque nel secondo decennio del secolo XI. Apparteneva a famiglia battuto, e, depredato delle armi e deicavalli, condotto prigioniero a Capua. Quanto tempo ...
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CARAFA, Carlo
Roberto Zapperi
Nacque a Napoli il 4 febbr. 1734 da Marzio Domenico, duca di Maddaloni, primogenito di una delle principali famiglie del Regno.
Nel 1743 Giacomo Casanova, per la prima [...] il 28 nov. 1748, la corte napoletana, assai legata alla famigliadei Carafa di Maddaloni, si preoccupò della educazione del C., inviandolo nel che gli fece visitare la scuderia fornita di splendidi cavalli, la galleria di quadri, la biblioteca, con ...
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cavallo
s. m. (f. -a) [lat. caballus «cavallo da lavoro, cavallo castrato»] (pl. -i; pl. ant. cavagli). – 1. a. Mammifero ungulato perissodattilo, erbivoro, della famiglia equidi, già presente con i suoi più antichi antenati nell’eocene inferiore...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...