FILIPPO MARIA Visconti, duca di Milano
Gigliola Soldi Rondinini
Secondogenito di Gian Galeazzo signore e poi (1395)duca di Milano, e di Caterina Visconti, figlia di Bernabò, nacque a Milano il 3 sett. [...] di Francesco Sforza - fu invece Agnese del Maino, alla cui famiglia F. fu sempre legato e che privilegiò largamente.
Per quel che divenne in breve una tassa in denaro, detta appunto "tassa deicavalli", estesa a tutto il dominio e calcolata su 12.500 ...
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Isabella Lazzarini
Secondogenito di Gian Galeazzo Visconti, signore e poi primo duca di Milano, e di Caterina di Bernabò Visconti, Filippo Maria nacque a Milano il 3 settembre 1392. Alla morte del padre, nel 1402, divenne conte di Pavia; e nel 1412, dopo l’assassinio del fratello Giovanni Maria (16 ... ...
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Duca di Milano (Milano 1392-ivi 1447). Figlio di Gian Galeazzo e di Caterina Visconti, nel 1402, morto il padre, assisteva impotente allo sfacelo dello Stato, mentre Facino Cane, che già dominava sulla corte ducale di Giovanni Maria, s’impadroniva anche della contea di Pavia, di cui egli era stato insignito ... ...
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Figlio (Milano 1392 - ivi 1447) di Gian Galeazzo e di Caterina Visconti, nel 1402, morto il padre, assisteva impotente allo sfacelo dello stato, mentre Facino Cane, che già dominava sulla corte ducale di Giovanni Maria, s'impadroniva anche della contea di Pavia, di cui F. M. era stato insignito dall'imperatore ... ...
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Secondogenito di Gian Galeazzo e di Caterina Visconti, nacque il 3 settembre 1392 in Milano. Dal padre ereditò nel 1402, col titolo di conte di Pavia, il dominio su questa città e sulle terre oltre il Ticino e nel Veneto; ma nello sfasciarsi dello stato visconteo, seguito alla morte di Gian Galeazzo, ... ...
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CASTRACANI DEGLI ANTELMINELLI, Castruccio
Michele Luzzati
Figlio di Gerio di Castracane e di Puccia degli Streghi, nacque a Lucca il 29 marzo 1281, data tradizionale, ma non certa.
Apparteneva ad una [...] di allevamento, vendita e affitto di bestiame, in particolare cavalli, rivela una presenza non certo di fresca data nella sangue nella sua stessa Lucca una congiura ordita dalla famigliadei Quartigiani su ispirazione del duca di Calabria; nel luglio ...
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Thomas Ruttig
Afghanistan
«Allah akbar!»
Il regime dei talebani
di Thomas Ruttig
10 marzo
I talebani, gli integralisti musulmani che controllano il 90% dell'Afghanistan, annunciano di aver portato a termine [...] Kush, famosa nei secoli, oltre che per l'allevamento deicavalli, per le sue miniere di lapislazzuli e di una proprie case se non accompagnate da un uomo della loro stessa famiglia, e impongono l'obbligo di indossare il burqa, un indumento ...
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CARAFA, Antonio
Gino Benzoni
Il C., che avrà la ventura d'essere cantato in morte da Giovan Battista Vico, il quale gli dedicherà inoltre un'impegnata biografia in latino, nacque il 12 ag. 1642 a Torrepadula [...] scorte di viveri e munizioni, lo stato dei magazzini, il foraggio deicavalli: "generale da quartieri d'inverno" 1688, pp. 221-249 passim; B. Aldimari,Historia geneal. della famiglia Carafa..., I, Napoli 1691, pp. 195-207; D. Confuorto, Giornali ...
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ALBERICO da Barbiano
Pietro Pirri
Nacque a Barbiano attorno al 1348 dalla famigliadei conti di Cunio (castello distrutto nel sec. XVI), signori d'una discreta zona nel territorio romagnolo a nord di [...] riesce ora ad attrarre a sé Paolo Orsini e i due fratelli Michelotti, mentre Giovanni da Barbiano passa con mille cavalli al servizio dei Bolognesi, nemici del Visconti. Per di più, il.28 agosto, durante una momentanea assenza di lacopo Dal Verme, i ...
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TOMMASO DA CELANO, CONTE DEL MOLISE
AAlessandro Clementi
Attestato come fautore di Ottone IV di Bruns-wick, T. si innesta nella linea della contea di Celano. Si sa infatti che nel 1213 è anche conte [...] da Riccardo da Celano, donarono al novello imperatore costosi cavalli da guerra. Nono-stante la mediazione di papa Onorio esilio a Roma. Cessò dunque il dominio feudale della famigliadei Berardi nella Marsica e Celano subì una violenta distruzione. ...
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GUIDOTTI, Alessandro
Emanuele Pigni
Nacque a Bologna il 1° sett. 1790 da Annibale, patrizio e senatore di Bologna, e da Costanza dei marchesi Sampieri.
All'età di quindici anni entrò nel corpo dei paggi [...] le funzioni di scuola militare per i giovani delle più grandi famiglie. In esso, però, non era fissata la durata degli studi pezzi da sei, e due cassoni di munizioni, trascinati da deicavalli che si requisivano a tappa per tappa"; Zama, p. 377 ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
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M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] vegetazione alpina, che corona il più elevato distretto montano a cavallo tra Isonzo e Sava, la flora baltica - che è la goticismo lombardo proprio e dei Bregno; e continuava a produrre opere numerosissime la famigliadei Lombardo (Pietro, Antonio ...
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STORIOGRAFIA
Maria Casini
Domenico Musti
Ovidio Capitani
Giuseppe Giarrizzo
(v. storia, XXXII, p. 771; App. III, II, p. 846; storiografia, App. IV, III, p. 492)
Preistoria. - La paletnologia (v. [...] − offerta dall'opera di P. Cammarosano, La famigliadei Berardenghi. Contributo alla storia della società senese nei F. Furet), che deve bloccare il narrativismo considerato un cavallo di Troia dei poststrutturalisti, o con la microstoria (G. Levi-J. ...
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VISCONTI, Giovanni
Luigi Simeoni
Nato nel 1290 da Matteo I e Bonacossa Borri, si dedicò fino al 1316 alle armi; ma dal padre fu fatto entrare verso quest'anno nella vita ecclesiastica quale canonico [...] nel 1332 fu eletto anche signore, soppiantando la famigliadei Tornielli per quanto ghibellina. Nell'agosto 1339 morto la minaccia. velata di venire ad Avignone, ma con 12.000 cavalli e 6000 fanti, portò all'assoluzione pagata 100.000 fiorini e alla ...
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cavallo
s. m. (f. -a) [lat. caballus «cavallo da lavoro, cavallo castrato»] (pl. -i; pl. ant. cavagli). – 1. a. Mammifero ungulato perissodattilo, erbivoro, della famiglia equidi, già presente con i suoi più antichi antenati nell’eocene inferiore...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...