La cultura degli anni Settanta del 20° sec. ha prestato una particolare attenzione alle teorie del c. e del riso, facendo circolare in modo nuovo alcuni 'classici' del Novecento, rimasti relativamente [...] vario è stato il lavoro di definizione delle strutture dell'ironia, dell'umorismo, della parodia, del grottesco, del falsetto, della caricatura, del motto di spirito, del nonsense, della satira, della farsa, della beffa, mentre sono stati variamente ...
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Lingua derivata dal latino, l’italiano fa parte della famiglia romanza (detta anche, meno spesso, neolatina) insieme a francese, spagnolo, portoghese, gallego, catalano, romeno e altre minori. A causa [...] ) dal punto di vista dell’➔intonazione, sia l’➔italiano standard che le parlate regionali non conoscono il tono sopracuto e il falsetto di cui si serve spesso il francese; manca d’altronde del tutto la curva melodica ‘cantante’ dello spagnolo. Ciò si ...
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Canto
Serena Facci
Rodolfo Celletti
Il termine, equivalente del latino cantus, derivato di canere, "cantare", indica la modulazione della voce o l'espressione vocale della musica. Unità di suono e [...] baritonali, con acuti che, oltre il sol sul secondo rigo (sol 3), erano emessi con il colore marcatamente chiaro del 'falsetto rinforzato' o 'falsettone' e potevano a volte oltrepassare il do 4. Voce a volte più chiara, ma sempre meno potente ...
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falsetto
falsétto s. m. [dim. di falso1]. – Alterazione della voce umana, che, falsata, oltrepassa la sua estensione naturale: voce di f.; cantare in falsetto. Generalmente si considera in falsetto soltanto la voce virile quando imita la femminile;...
falsettista
s. m. [der. di falsetto] (pl. -i). – Cantante di sesso maschile la cui voce, opportunamente educata, acquista le caratteristiche delle voci femminili (soprano e contralto) sia nel timbro sia nell’estensione.