EMILIANI, Giuseppe Maria
Franco D'Intino
Nacque da Antonio e da Angela Maria Betti il 16 genn. 1776 a Faenza (od. prov. Ravenna), ultimo erede di un'antica famiglia che discendeva - secondo una ricostruzione [...] , a cura di F. Moroncini, III, Firenze 1934, pp. 158, 172, 212; G. Forlivesi, Necr. di G. M. E. di Faenza, Faenza 1847; L. Scarabelli, Del merito civile e delle lettere di G. M. E. faentino fondatore dell'Educatorio di Fognano, Piacenza 1860; D. A ...
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MANFREDI, Carlo
Isabella Lazzarini
Nacque nel 1439 da Astorgio (II) e da Giovanna Vestri di Ludovico conte di Cunio, primogenito di quattro fratelli e due sorelle. Fu il secondo signore di Faenza con [...] novembre. Il vescovo prese la fuga, mentre il M. si chiuse nella rocca con Ottaviano e la moglie. Galeotto fu acclamato signore di Faenza il 17 novembre: fra il 7 e l'8 dicembre il M. accondiscese ad abbandonare la rocca, lasciando la città in mano a ...
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DONATI, Giuseppe
Giuseppe Ignesti
Nacque a Granarolo Faentino (ora frazione di Faenza, prov. di Ravenna) il 5 genn. 1889, da Severo e Domenica Baccarini, terzogenito tra cinque fratelli. Le condizioni [...] il D. anche l'incontro a Firenze con l'ambiente culturale della Voce. Al periodico di Prezzolini, di cui già a Faenza era assiduo lettore, collaborò per qualche tempo, pubblicandovi fra l'altro un saggio sulla legge Daneo-Credaro e la lotta contro l ...
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CALAMELLI, Virgilio (detto Virgiliotto, alias Merchadett)
Giuseppe Liverani
Figlio di un figulo, Giovanni da Calamello (castello della Val d'Amone nella signoria di Faenza), appare la prima volta quale [...] 1535 al 1540 il C. strinse società per l'arte vasaria con il cognato Pier Agostino Valladori: i due soci, oltre che a Faenza, avevano depositi di merce a Bologna e a Ferrara (Grigioni, 1934, p. 51). Nell'ottobre del 1540, per la fiera dell'Assunzione ...
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EUTICHIO
Carluccio Frison
Non si conoscono né l'anno di nascita, né le origini di questo vescovo attestato a Faenza nella prima metà del sec. XI. Incerta risulta anche essere, l'esatta grafia del suo [...] 23apr. 1045, è relativo all'atto con cui E., essendo andati distrutti tutti i documenti dell'archivio della cattedrale di Faenza nel corso di un furioso incendio, che aveva divorato buona parte della città, confermò al capitolo della cattedrale, alla ...
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ARMENINI, Giovan Battista
Giovanni Previtali
Figlio di Pier Paolo, nacque a Faenza nel 1530 e fu pittore e letterato. In gioventù viaggiò molto per l'Italia; fu a lungo a Roma (1555-1556) - dove pare [...] l'abito ecclesiastico, costretto, egli dice, da chi di lui poteva disporre; nel 1566 era già rettore della chiesa di S. Tommaso in Faenza ed ivi rimase almeno sino al 1603. Il 27 giugno 1605 fece testamento (Cappi, p. 159); morì il 13 maggio 1609. Ci ...
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AVEZUTI (Avegiuti, il cognome Errani non è documentato), Giulio, detto il Ponteghino
Ennio Golfieri
Nacque a Faenza, in parrocchia di S. Vitale, fra il 1507 e il 1508 dal sarto Giovan Battista detto [...] una tavola con La Pietà, le Marie, s. Giov. Battista, s. Antonio e il ritratto del committente, che da S. Domenico a Faenza passò poi nella Galleria Hercolani di Bologna e verso la metà dell'Ottocento emigrò non si sa dove; un altro dipinto esisteva ...
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BUCCI, Anselmo
Giuseppe Liverani
Figlio di Vincenzo e di Domenica Silvagni, nacque a Faenza il 6 maggio 1887. Artigiano ceramista nel senso più pieno della parola, fu allievo di Virginio Minardi che, [...] il B. rimase fino al 1957, quando, colpito da un grave malore, dovette abbandonare la scuola e il proprio studio.
Morì a Faenza il 21 febbr. 1959.
Per i suoi meriti e le sue conoscenze, il B., replicatamente premiato a mostre e concorsi, fu chiamato ...
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MANFREDI, Alberghettino
Isabella Lazzarini
Nacque presumibilmente verso la fine del Duecento, secondogenito di Francesco di Alberghetto, signore di Faenza, e di Rengarda di Malatesta Malatesta detto [...] di Marco Battagli da Rimini, a cura di A.F. Massera, ibid., XVI, 3, p. 46; G.C. Tonduzzi, Historie di Faenza, Faenza 1675, ad ind.; J.B. Mittarelli, Ad scriptores rerum Italicarum accessiones, Venetiis 1771, Index septimus, ad ind.; G. Panzavolta, I ...
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CAPERANO, Alessandro
Claudio Mutini
Nacque tra il 1480 e il 1490 a Faenza, figlio di Melchiorre notaio e di certa Cassandra, che risulta ancora in vita nel 1512. Imparentato con la famiglia Sassatelli [...] romagnoli, Imola 1846, pp. 53-57, 71-72; A. Montanari, Gli uomini illustri di Faenza, I, 2, Faenza 1882, p. 35; A. Messeri-A. Calzi, Faenza nella storia e nell'arte, Faenza 1909, p. 581; G. Carducci, Opere (ediz. naz.), XV, p. 401; A. Cavalli, Un ...
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faenza
faènza s. f. [dal nome della città di Faenza, famosa da secoli per la produzione delle maioliche]. – Genere di ceramica a pasta colorata, porosa, rivestita con uno smalto bianco, brillante, a base di ossido di piombo e di stagno; è...