BUCCI, Anselmo
Giuseppe Liverani
Figlio di Vincenzo e di Domenica Silvagni, nacque a Faenza il 6 maggio 1887. Artigiano ceramista nel senso più pieno della parola, fu allievo di Virginio Minardi che, [...] il B. rimase fino al 1957, quando, colpito da un grave malore, dovette abbandonare la scuola e il proprio studio.
Morì a Faenza il 21 febbr. 1959.
Per i suoi meriti e le sue conoscenze, il B., replicatamente premiato a mostre e concorsi, fu chiamato ...
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BENEDETTO di Giorgio (Maestro Benedetto)
Giuliano Innamorati
Figlio di Giorgio da Faenza, ebbe una importante bottega di maiolicaro a Siena, nel quartiere di Porta S. Marco. La documentazione d'archivio [...] lo indica residente in quella città già intorno al 1503; nel 1510 era membro della confraternita di S. Lucia, nella quale raggiunse la carica di console. Fra il 1518 e il 1520 egli fornì notevoli quantità ...
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DAL PANE (a Pane, de Pane)
Carmen Ravanelli Guidotti
Famiglia di maiolicari attivi a Faenza nel sec. XVI. Soprattutto nel corso della seconda metà del Cinquecento, i D. ebbero modo di svolgere una intensa [...] -13, 4491-11; 7367 (seguendo l'ordine di citazione dei personaggi); F. Argnani, IlRinascimento delle ceramiche maiolicate in Faenza, Faenza 1898, pp. 262, 275 ss.; A. Minghetti, Ceramisti, Milano 1939, p. 141; G. Liverani, La rivoluzione dei bianchi ...
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BERTOLANI, Gaetano
Ennio Golfieri
Nacque a Mantova fra il 1758 e il 1759. La sua era una famiglia di artigiani specializzati nella confezione delle maschere. Fuggito da casa in giovanissima età, pare [...] servito di altri collaboratori. Il B., che visse a lungo, si sposò tardi, nel 1819, con la farlivese Anna Amadei, si stabilì a Faenza e ivi nacquero tutti i suoi figlioli: tre femmine e un maschio, di nome Raffaele, che fu l'ultimo. L'operosità del B ...
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faïence Ceramica verniciata o smaltata. L’uso della denominazione francese (dal nome della città di Faenza), documentato sin dal 1580 (vaisselle de faënze), si diffuse dal 17° sec. generalizzandosi, con [...] varianti, in tutta Europa.
In archeologia il termine è usato per indicare le ceramiche a smalto, soprattutto di età minoica ...
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PIROTTI
Carmen Ravanelli Guidotti
– Famiglia di maiolicari, nota come la Ca’ Pirota, la casa o bottega condotta dai Pirotti, attivi tra il XV e il XVI secolo a Faenza, in contrada San Vitale, e nel [...] concetto di bomba.
È indubbio che sterri praticati agli inizi del Novecento nel cortile e nel cantinato dell’ex orfanotrofio maschile a Faenza, posto in una zona in cui tra il XV e il XVI secolo c’era la massima concentrazione di botteghe maiolicare ...
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MANARA, Baldassarre
Maura Picciau
Sono scarse le notizie biografiche pervenute su questo pittore ceramografo, attivo a Faenza nella prima metà del XVI secolo, figlio maggiore di Giuliano di Baldassarre, [...] viene definita "olim uxor".
Fonti e Bibl.: G. Liverani, Sul disco di B. M. con l'effigie di Battistone Castellini, in Faenza, XXVIII (1940), 4, pp. 78-82; C. Ravanelli Guidotti, Da un'idea di Giuseppe Liverani, la proposta per una monografia su ...
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GUERRINI, Giovanni
Gloria Raimondi
Nacque a Imola il 29 maggio 1887 da Pietro e Virginia Poggi Pollini.
Compì i suoi primi studi artistici a Faenza, tra il 1902 e il 1905, nella Scuola d'arti e mestieri [...] pp. 151 s., 162 s., tav. II; G. G. 1887-1972 (catal.), a cura di F. Bertoni - O. Ghetti Baldi, Faenza 1990 (con bibl.); E. Gaudenzi, Faenza riscopre G., in L'Unità, 19 maggio 1990; P.O. Rossi, Roma. Guida all'architettura moderna 1909-1991, Bari 1991 ...
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FARNETI, Stefano
Mariantonietta Picone Petrusa
Nacque a Pisa il 20 genn. 1855, da Pietro, originario di Faenza, e da Angelica di Stefano, discendente di Tadeusz Kościuszko, eroe nazionale polacco. Compì [...] i suoi studi artistici a Napoli, frequentando dal 1875 l'Accademia di belle arti e stabilendo un precoce legame di amicizia con Francesco Netti, di cui seguiva le orme. Alla morte del pittore pugliese, ...
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DALL'ANCONATA (dell'Anconata, da, de l'Anconata, de Lanconata, [de] Lanconelli, [de] Anconelli)
Pietro Marsilli
Famiglia faentina alla quale appartennero numerosi ceramisti, documentata dal XV al XVII [...] di Bologna (una volta detta "tavola" e un'altra "tela"). Del 1524 una tavola per la Società dei battuti della Croce di Faenza con la Madonna col Bambino, Cristo resuscitato e santi. Del 1539 è l'affresco con l'Ultima Cena nel refettorio del convento ...
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faenza
faènza s. f. [dal nome della città di Faenza, famosa da secoli per la produzione delle maioliche]. – Genere di ceramica a pasta colorata, porosa, rivestita con uno smalto bianco, brillante, a base di ossido di piombo e di stagno; è...