In geologia, termine introdotto da J.D. Dana (1873) per indicare una grande depressione, di forma allungata, soggetta a subsidenza, sede di enormi accumuli di sedimenti, coinvolta successivamente in movimenti [...] J. Hall e Dana posizionavano le g. ai margini di un continente, considerandole quindi caratterizzate essenzialmente da facies di piattaforma; questi due autori imputavano, rispettivamente, la subsidenza delle g. a due differenti cause: peso dei ...
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(lat. Raeti) Antichi abitanti delle Alpi centro-orientali, suddivisi in tribù. Secondo gli autori antichi sarebbero stati di origine etrusca: all’arrivo dei Galli in Italia, si sarebbero insediati nelle [...] piuttosto complessa attraversata da numerosi passi.
In geologia, il Retico è il piano più elevato del Triassico superiore di facies alpina. A differenza di quanto avviene nelle Alpi Retiche e in quelle Orientali, dove questo piano è in continuità ...
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In geologia, periodo del Cenozoico che comprende Miocene e Pliocene, abbracciando un intervallo di circa 22 milioni di anni. Il N. inizia con una generale ingressione marina (trasgressione miocenica), [...] nel Pliocene compaiono già un cavallo e un bue simili agli attuali. Nelle regioni settentrionali italiane il N. presenta inizialmente facies conglomeratiche e arenacee con macroforaminiferi; nel centro-sud e in Sicilia si sviluppano prevalentemente ...
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sedimentazione Processo, in certi casi naturale e in altri provocato artificialmente, per il quale si ha la separazione da un liquido di particelle solide sospese in esso, per effetto della gravità o di [...] dei vari processi attivi in questi ultimi. Questo tipo di indagine sui sedimenti fossili equivale a una analisi delle facies, cioè una analisi stratigrafica volta alla comprensione di come queste sono organizzate in senso laterale e verticale, nello ...
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AIROLDI, Marco
Giovanni Boaga
Nacque a Bergamo il 15 giugno 1900. Laureatosi a Genova nel 1922, passò due anni dopo alla Sorbona per perfezionarsi in geologia applicata, petrografia e geografia fisica. [...] l'esistenza di quello di Calizzano e ne precisò le condizioni, mise in luce l'esistenza e la posizione delle facies di Montenotte. Trovò scaglie e finestre nella serie antracolitica del fianco superiore della falda del Gran San Bernardo, precisando ...
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FRANCHI, Secondo
Maria Piazza
Geologo, nato a Castell'Alfero presso Asti il 29 ottobre 1859, morto a Roma l'8 maggio 1932. Entrò nel 1884 a far parte del R. Corpo delle miniere, per passare in seguito [...] e sulla formazione adiacente (ivi 1905); Sulla tettonica della zona del Piemonte (ivi 1906); I terreni secondari a "facies piemontese" ed i calcari cristallini a crinoidi intercalati nei calcescisti presso Villeneuve m Valle d'Aosta (ivi 1909); I ...
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PALLINI, Giovanni
Massimo Santantonio
(Jack). – Nacque a Roma il 15 febbraio 1949, figlio unico di Natale, carabiniere, e di Bianca Gobbi, insegnante elementare.
Compì gli studi a Roma, dove si diplomò [...] ., 1981, pp. 521-539). Gli studi paleontologico/paleoecologici, come quelli sui coralli rinvenuti per la prima volta in facies pelagiche (v. anche Coralli e ammoniti nel Bajociano del Sasso di Pale (Umbria). Ulteriori prove di variazioni del livello ...
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Secondo periodo geologico dell’era mesozoica, prende nome dalla catena del Giura dove le formazioni di questo periodo hanno prevalente sviluppo. Detto anche Giurese o Giura, è compreso tra 215 e 145 milioni [...] che si formavano sul fondo del bacino oceanico tetideo.
In Italia il G. è ben sviluppato, essenzialmente con facies marine che si andavano via via modificando in relazione all’evoluzione paleogeografica della Tetide. Così, mentre lungo i margini ...
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Piano geologico dell’Eocene medio. È così chiamato dal nome antico di Parigi, Lutetia. Il bacino di Parigi è infatti l’area-tipo del L., dove i terreni sono rappresentati da un complesso di sedimenti in [...] si accompagnano calcari di tipi diversi, pure fossiliferi con notevole sviluppo delle grandi Nummuliti. Depositi del L. in facies pelagica (scaglia) sono presenti in numerose regioni italiane. La serie degli strati di Roncà costituisce la parte più ...
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subsidenza geologia Movimento di abbassamento, continuo o discontinuo, di una superficie deposizionale subaerea o sottomarina, in particolare del fondo di un bacino sedimentario. Può essere di varie origini [...] , basici o ultrabasici, oppure per un cambiamento termico che dà luogo a metamorfismo e al passaggio a facies granulitiche ed eclogitiche (oceanizzazione).
La s. tettonica è connessa alla deformazione che interessa i margini continentali durante ...
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facies
〈fàčes〉 s. f., lat. scient. [dal lat. class. facies «aspetto, faccia»]. – Termine usato nel linguaggio scient. per indicare speciali aspetti di persone, animali o fenomeni fisici. In partic.: 1. In semeiotica medica, aspetto fisionomico...
metamorfico
metamòrfico agg. [tratto da metamorfosi] (pl. m. -ci). – Di metamorfosi, relativo a metamorfosi, soggetto a metamorfosi: sviluppo m., di organismi animali o vegetali; o modificato per metamorfismo: rocce metamorfiche. In petrografia,...