L'Italia romana delle Regiones. Regio V Picenum
Manlio Lilli
Regio v picenum
La regio V augustea, affacciata sul Mare Adriatico a est e chiusa dall’Appennino centrale a ovest, venne a includere solo [...] variamente utilizzati in edifici successivi, specialmente nelle chiese, come nel caso dell’architrave e della cornice impiegate nella facciata di S. Zenone ad Ascoli Piceno. In un unico caso, sono stati individuati resti in situ della decorazione ...
Leggi Tutto
Pietro Giovanni Guzzo
Pompei
Mai nessuna catastrofe
ha procurato ai posteri
tanta gioia come
quella che seppellì
queste città vesuviane
(Johann Wolfgang Goethe)
Archeologia vesuviana tra scoperte e conservazione
di [...] romano del 1° secolo d.C. Le più antiche, in opera quadrata di pietra del Sarno, hanno l'atrio tuscanico e presentano facciate massicce e austere (Casa del Chirurgo). Nel 3° e 2° secolo a.C. sotto l'influsso ellenistico, la struttura delle abitazioni ...
Leggi Tutto
L'Italia romana delle Regiones. Introduzione
Manlio Lilli
L’italia delle regiones
Introduzione
I gravi disagi che la trasformazione della società romano-italica provocò, nel momento del passaggio decisivo [...] a uno o due piani, talora fino a tre nei cavedi delle controporte: così la Porta Palatina di Torino, in laterizio, con facciata a due ordini di aperture inquadrate da lesene e due fornici d’ingresso per il traffico veicolare e due per quello pedonale ...
Leggi Tutto
Alto Adige
S. Spada
(ted. Süd-Tirol)
Regione dell'Italia settentrionale, corrispondente all'attuale prov. di Bolzano/Bozen. Durante il periodo medievale il territorio corrispondente all'attuale A. risentì [...] Castel Roncolo della fine del Trecento, gli affreschi absidali di S. Martino a Campill del 1403 e quelli coevi della facciata di S. Vigilio al Virgolo, l'attività di pittori itineranti italiani. A essi si sostituirono elementi di provenienza tedesca ...
Leggi Tutto
Stato dell’Europa occidentale, all’estremità ovest del Bassopiano Germanico. Si affaccia sul Mare del Nord e comprende le foci del Reno, della Mosa e della Schelda. Il territorio, in continua evoluzione [...] francese divenne predominante grazie anche alla presenza di D. Marot, che vi emigrò dopo il 1685 (L’Aia, Stadhuis, facciata della Biblioteca Reale ecc.); in seguito si diffuse ampiamente lo stile neoclassico fino al primo quarto del 19° sec., quando ...
Leggi Tutto
Dai primi insediamenti al fenomeno urbano. Aspetti e forme dell'organizzazione del territorio
Mario Liverani
Amodio Marzocchella
Giovanni Uggeri
Giuliano Volpe
Francesca Romana Stasolla
Laurent [...] ., cui fece seguito una villa a peristilio, datata agli anni 120-130 d.C.) presentava una complessa planimetria, con una facciata a loggiato che intendeva riprodurre una scena teatrale, ed era dotata di imponenti impianti termali ed anche di notevoli ...
Leggi Tutto
L'archeologia delle pratiche funerarie. Europa tra preistoria e protostoria
Enrico Pellegrini
Daniele Vitali
Luca Bachechi
Le aree sepolcrali: l'organizzazione interna e il rapporto con l'insediamento, [...] sono attestate le cosiddette Tombe dei Giganti (tumbas de sos gigantes) costituite da lunghi corridoi terminanti in una facciata ad esedra di fronte alla quale si dovevano svolgere cerimonie rituali; il tipo può ricordare le court-tombs dell ...
Leggi Tutto
La genesi e lo sviluppo della civilta greca. Le isole Cicladi
Luigi Caliò
Demetrio U. Schilardi
Philippe Bruneau
Gottfried Gruben
Le isole cicladi
di Luigi Caliò
Arcipelago (gr. Κυκλάδες; lat. [...] le stanze. La parte posteriore della casa è sulla strada e presenta muri ciechi; soltanto in qualche strada commerciale le facciate nude fanno posto a una fila di locali che si aprono verso l’esterno, utilizzati come botteghe artigiane o negozi ...
Leggi Tutto
facciata
s. f. [der. di faccia]. – 1. a. La parte esterna anteriore, frontale, o comunque principale, di un fabbricato, sia come struttura murale, sia nelle sue soluzioni architettoniche: la f. di una villa monumentale, di una chiesa; la f....
faccenda
faccènda s. f. [lat. facienda «cose da farsi», gerundivo neutro pl. di facĕre «fare»]. – 1. Cosa da fare, da sbrigare: essere in faccende, essere occupato in varie cose da sbrigare; si usa per lo più al plur., e al sing. soltanto...