Architetto e scultore (Porlezza 1532 - Roma 1602). Allievo di Michelangelo, poi, indirettamente, del Vignola, svolse la sua attività quasi sempre a Roma, ove fu il principale architetto nell'ultimo venticinquennio [...] il trapasso dalla normativa classicista ai modi dell'incipiente barocco.
Opere
A Roma completò la chiesa del Gesù (facciata, cupola); eseguì la facciata di S. Luigi dei Francesi, le chiese della Madonna dei Monti, di S. Atanasio dei Greci, S. Paolo ...
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Architetto (sec. 15º); costruì (1470 circa) a Napoli il palazzo Sanseverino, al cui posto sorse poi (1583) la chiesa del Gesù Nuovo, che ne conserva la facciata, di bugnato a punta di diamante. ...
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Architetto napoletano attivo nel sec. 17º in Calabria e, soprattutto, in Sicilia. Ha lavorato a Messina in S. Maria delle Trombe e S. Salvatore (distrutte), nella facciata della cattedrale (1680) e nell'Annunziata [...] dei teatini di G. Guarini ...
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UMBRIA
P. Scarpellini
Regione dell'Italia centrale, tra Toscana, Marche e Lazio, compresa nell'alto e medio bacino del Tevere e limitata verso E dalla catena appenninica.
Storia e urbanistica
I confini [...] -43, 1986-1987, pp. 83-108; D.M. Gillerman, The Gothic Church of San Fortunato in Todi, Ann Arbor 1987; id., La facciata: introduzione al rapporto tra scultura e architettura, in Il Duomo di Orvieto, a cura di L. Riccetti, Roma-Bari 1988, pp. 81-100 ...
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Architetto (n. Santiago de Compostela - m. 1749), allievo di A. de Andrade. Tra le sue opere, il chiostro della cattedrale di Lugo (1711-14) e la facciata della cattedrale di Santiago (iniz. 1738), nella [...] quale il verticalismo gotico si unisce alle forme barocche ...
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Scultori lombardi, fratelli, operosi nell'ultimo quarto del sec. 15º alla Certosa di Pavia, dove il loro nome ricorre frequentemente nei documenti. Nel 1473 furono incaricati dei lavori alla facciata, [...] circa un anno a G. A. Amadeo. Si può assegnare loro quel gruppo di sculture della parte inferiore della facciata, diverse da quelle di Amadeo, rappresentanti profeti e apostoli, caratterizzate da un agitarsi inquieto delle pieghe, da un'espressione ...
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Scultore (Giulianova 1839 - ivi 1900). Insegnò all'Accademia di belle arti di Firenze (1875). Eseguì il monumento a Vittorio Emanuele II a Giulianova, due statue per la facciata del duomo di Firenze, ecc. ...
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BURATTI, Carlo
TTafuri
Citato dal Pascoli tra gli architetti allievi di Carlo Fontana, "servì D. Livio Odescalchi nell'assistere al condotto dell'acqua di Bracciano e nel dirigere la ristorazione del [...] per l'acquedotto di Bracciano ad una pura opera di ingegneria, nel restauro della cattedrale di Albano, e ancor più nella facciata, eretta secondo i suoi disegni, si può leggere per intero la personalità di questo architetto minore, lontano sia dalle ...
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Siena Comune della Toscana (118,5 km2 con 54.308 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. La città, uno dei più importanti centri storici e artistici d’Italia, sorge a 323 m s.l.m. su alcuni rilievi fra [...] Pispini e Palazzo Pollini. La successiva attività architettonica è di scarsa entità: SS. Pietro e Paolo di Flaminio del Turco, la facciata della chiesa del Refugio di B. Giovannelli, il campanile di S. Francesco di P. Posi (1765). Nella parte a NO è ...
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Scultore fiorentino (prima metà sec. 15º); operoso a Firenze dove risulta immatricolato nell'arte nel 1405; eseguì statue per il campanile (Profeta Isaia, 1408) e per la facciata di S. Maria del Fiore [...] (S. Luca, 1419-20), ora nel museo dell'opera, e collaborò con Donatello nell'esecuzione dell'Abramo e Isacco (1421). Fu successivamente a Venezia, dove la sua presenza fu importante per il clima artistico ...
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facciata
s. f. [der. di faccia]. – 1. a. La parte esterna anteriore, frontale, o comunque principale, di un fabbricato, sia come struttura murale, sia nelle sue soluzioni architettoniche: la f. di una villa monumentale, di una chiesa; la f....
faccenda
faccènda s. f. [lat. facienda «cose da farsi», gerundivo neutro pl. di facĕre «fare»]. – 1. Cosa da fare, da sbrigare: essere in faccende, essere occupato in varie cose da sbrigare; si usa per lo più al plur., e al sing. soltanto...