LOMBARDIA
F. Cervini
Regione dell'Italia settentrionale, comprendente la parte centrale della pianura Padana, delimitata a N dalle Alpi Centrali, dal Mincio e dal lago di Garda a E, dal corso del Po [...] e i suoi tesori, Milano 1988, I, pp. 87-122; Monza anno 1300. La basilica di S. Giovanni Battista e la sua facciata, a cura di R. Cassanelli, cat. (Monza 1988), Cinisello Balsamo 1988; Il Millennio Ambrosiano, a cura di C. Bertelli, II, La città ...
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Architetto (Padova 1572 - ivi 1629), seguace di A. Palladio. Costruì in Padova lo scalone del Palazzo del capitano, il palazzo Abriani e la facciata est del Monte di Pietà. Noto anche come geografo e cartografo. ...
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Pittore umbro (sec. 14º). Lavorò nel duomo di Orvieto alla grande vetrata del coro, alle vetrate laterali (1325-34) e ai mosaici della facciata (1345). Per la vena giottesca, commista di ascendenze senesi, [...] è stato da alcuni critici identificato con il cosiddetto Maestro di Figline, attribuendogli anche alcune vetrate della basilica inferiore di S. Francesco ad Assisi ...
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CALVI, Giovanni
Francesco Barberi
Ricordato dalle fonti quale vicentino, lo troviamo attivo per la prima volta, come scultore, verso il 1710, nella nuova facciata della chiesa dei Servi, a Vicenza, [...] le statue vanno, con tutta probabilità, identificate con quelle collocate attualmente in due nicchie delle brevi ali ai lati della facciata.
Fuori Vicenza, il Trissino segnalava, ancora alla metà circa del sec. XIX, tre statue del C. in marmo, di cui ...
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Architetto e disegnatore (Bologna 1723 - ivi 1805). Esponente del neoclassicismo palladiano, a Bologna diede progetti per il prospetto di palazzo Malvasia (1760), la facciata e la sagrestia di San Giovanni [...] dei Celestini (1765) e il timpano di San Pietro (1776). Fu attivo anche a Faenza (San Domenico, 1760-66; palazzo Laderchi, 1770-80). n Noti anche il fratello Petronio, scultore (Bologna 1727 - ivi 1813), ...
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Nome con cui è noto l'architetto Antonio di Bartolomeo Cordini (Firenze 1484 - Terni 1546). Formatosi come carpentiere e maestro di legname, seguì gli zii materni Giuliano e Antonio il Vecchio a Roma (1503 [...] (cornicione) e Giacomo della Porta. È un imponente blocco squadrato simmetrico con bugnato rustico negli angoli, con la facciata principale scandita orizzontalmente da una fitta trama di finestre edicolate; al piano terra un vestibolo voltato a botte ...
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Scultore di origine fiamminga, attivo a Venezia alla fine del sec. 17º. Tra le sue opere, notevoli l'altar maggiore e le sculture della facciata di S. Moisè (1688), statue in S. Cassiano, ecc. ...
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Architetto (Torino 1760 - ivi 1843), autore del Tempio della Gran Madre di Dio a Torino (1818-1831), edificio neoclassico ispirato al Pantheon, e della facciata principale del Santuario di Vicoforte. ...
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Architetto (m. 1564), operoso soprattutto a Roma, dove, tra l'altro, costruì la chiesa di S. Caterina dei Funari (1564), notevole per la bella facciata, prototipo per quelle romane del periodo successivo, [...] e diresse la costruzione del convento della Minerva. Artista non trascurabile nella storia dell'architettura manieristica a Roma ...
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Architetto romano (attivo 1690-1720 circa), allievo di C. Fontana, edificò il palazzo di S. Luigi dei Francesi, restaurò il palazzo Negroni, disegnò la facciata di S. Isidoro, costruì (con F. Monatti) [...] la fontana in piazza Bocca della Verità. Fu iniziatore, con originalità, del rococò romano ...
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facciata
s. f. [der. di faccia]. – 1. a. La parte esterna anteriore, frontale, o comunque principale, di un fabbricato, sia come struttura murale, sia nelle sue soluzioni architettoniche: la f. di una villa monumentale, di una chiesa; la f....
faccenda
faccènda s. f. [lat. facienda «cose da farsi», gerundivo neutro pl. di facĕre «fare»]. – 1. Cosa da fare, da sbrigare: essere in faccende, essere occupato in varie cose da sbrigare; si usa per lo più al plur., e al sing. soltanto...