Architetto (Ávila 1845 - Madrid 1922). Architetto della real casa, progettò, con gusto eclettico, la Borsa del commercio (1893, facciata poligonale concava con portico corinzio), le chiese delle Oblate, [...] della Divina Pastora, ecc. a Madrid e varî conventi a Burgos, Valencia, Salamanca, talvolta in stile romanico ...
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Architetto e scultore (Siena 1270 circa - Orvieto 1330). Fu (dal 1310 alla morte) capomastro dell'Opera del Duomo di Orvieto. Oltre alla costruzione della facciata, gli si attribuisce anche almeno una [...] diversa soluzione all'alzato, stabilendo un equilibrio compositivo nei tre frontoni e modificando la relazione tra rosone e facciata. Il contatto tra forme francesi e italiane si sente anche nei mirabili rilievi che coprono i quattro pilastri della ...
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Scultore e architetto senese (secc. 13º-14º), di cui si hanno notizie tra il 1281 e il 1320. Lavorò alla facciata del duomo di Siena (1288), per il duomo di Orvieto (dal 1293) e quindi a Napoli dopo il [...] che R. sia stato prima del 1281 al di là delle Alpi non giustifica l'attribuzione del primo dei due disegni della facciata del duomo di Orvieto che rivela forti connotazioni francesi (Museo dell'opera del duomo). Oltre ad alcune sculture per il duomo ...
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Architetto e pittore (Firenze 1807 - ivi 1883). La sua fama è legata alla costruzione in stile gotico della nuova facciata del duomo di Firenze, iniziata nel 1875 e compiuta dopo la sua morte da L. Del [...] Moro. Fu prof. di architettura e prospettiva all'Accademia di Firenze ...
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Architetto (Venezia 1728 circa - ivi 1798), allievo di G. Massari e interprete dell'ultimo barocco. A Venezia costruì la facciata di S. Rocco (1765-71) e quella della Scuola della Carità (1766, progetto [...] di Massari); lavorò al palazzo del Ridotto (1768) e nel Palazzo Ducale; a Mestre eresse la chiesa collegiata, a Padova il palazzo del Capitanio (1779) ...
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Architetto (Brusata, Canton Ticino, 1634 - Roma 1714), allievo e collaboratore del Bernini a Roma (palazzo Odescalchi, chiesa di S. Rita, a pianta centrale, ora demolita, ecc.), dove costruì, tra l'altro, [...] la cappella Cybo in S. Maria del Popolo (1684); innalzò la facciata di S. Marcello (1682-84); continuò e compì il palazzo di Montecitorio, iniziato dal Bernini, per il quale aveva ideato un grandioso progetto rimasto ineseguito; eresse nel 1694 il ...
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Scultore (fine del 12º - inizî del 13º sec.), autore del rosone della chiesa di S. Zeno di Verona, la cui facciata gli è da alcuni attribuita. ...
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Architetto padovano (sec. 17º), attivo a Venezia; subì l'influsso di B. Longhena. La sua opera più nota è la facciata di San Moisè (1688 circa), la cui esuberante decorazione plastica è opera di A. Merengo. ...
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Architetto (Torino 1723 - ivi 1783); influenzato da B. Vittone e da F. Iuvara, costruì, tra l'altro, a Torino la facciata del palazzo Cacherano di Mombello e le chiese della Misericordia (1751) e di S. [...] Pelagia (1770). Diede anche disegni per decorazioni e apparati di feste ...
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Architetto e decoratore austriaco (Vienna 1865 - ivi 1942), autore di numerosissime opere, fra le quali meritano di essere ricordate la facciata della Scuola dei cadetti della Guardia nazionale a Vienna, [...] il teatro di Plzeň, una casa di cura al Semmering, l'albergo "Riviera" a Parenzo ...
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facciata
s. f. [der. di faccia]. – 1. a. La parte esterna anteriore, frontale, o comunque principale, di un fabbricato, sia come struttura murale, sia nelle sue soluzioni architettoniche: la f. di una villa monumentale, di una chiesa; la f....
faccenda
faccènda s. f. [lat. facienda «cose da farsi», gerundivo neutro pl. di facĕre «fare»]. – 1. Cosa da fare, da sbrigare: essere in faccende, essere occupato in varie cose da sbrigare; si usa per lo più al plur., e al sing. soltanto...