Comune della Toscana (102,3 km2 con 358.079 al censimento 2011, divenuti 366.927 secondo rilevamenti ISTAT del 2020), città metropolitana e capoluogo della regione, situato a un’altezza media di 50 m [...] 13° sec., la domenicana S. Maria Novella fu iniziata verso il 1278 e completata nel 1360 circa da J. Talenti; la facciata fu compiuta da L.B. Alberti. Nel grandioso interno, a tre navate divise da pilastri polistili, fra le moltissime opere d’arte ...
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Le espressioni d'arte: gli edifici
Wladimiro Dorigo
La formazione della città
Poco prima della metà del XII secolo, negli anni che segnano l'avvento della comunalità veneziana, il processo che trasformerà [...] divisa in tre sezioni verticali di 18,33 e 18 piedi romani, con lievi adattamenti fra portico e loggia.
151. Il ritmo di facciata si risolveva originariamente nella sequenza di 22, 35, 22 piedi romani, pari a 4, 8, 4 fori di loggia, e 2, 5, 2 ...
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Architetto (Napoli 1809 - ivi 1872). Gli si devono numerose opere di stile neogotico o neorinascimentale (rifacimento della facciata del duomo di Amalfi; facciata del duomo di Napoli; duomo di Cerignola), [...] nonché, con altri, il tracciato del Corso Vittorio Emanuele a Napoli, dove progettò anche la colonna della piazza dei Martiri ...
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Scultore (Lucca 1837 - Firenze 1918), allievo a Firenze di G. Duprè; eseguì numerose sculture per la facciata di S. Maria del Fiore, le ante di bronzo della porta sinistra e di quella centrale; fece statue [...] e monumenti anche a Lucca e Certaldo ...
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(ingl. White House) Residenza ufficiale, a Washington, del presidente degli USA, così detta dal colore della facciata. Iniziata nel 1792, vi abitò per primo John Adams. Chiamata Executive Mansion da B. [...] Harrison e W. McKinley, con T. Roosevelt riprese il vecchio nome ...
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Scultore (sec. 14º-15º), oriundo della Germania o delle Fiandre; lavorò (1386-1400) alla decorazione della facciata del duomo di Firenze (Angeli adoranti, oggi nel Museo dell'Opera) e della porta della [...] Mandorla (1391-97, alcune parti degli stipiti). Chiamato a Orvieto (1402), vi iniziò la vasca del fonte battesimale della cattedrale ...
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Scultore (Firenze 1381 - ivi 1458). Nel 1407 era tra gli aiuti del Ghiberti. Eseguì per la facciata del duomo di Firenze alcune statue (S. Matteo, 1410-15, oggi nel Museo dell'opera del duomo; Isaia, 1424-27 [...] e David, 1425-35, ora all'interno del duomo), in cui cerca di adeguare la sua formazione tardogotica alle novità donatelliane ...
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Architetto (Firenze 1691 - ivi 1741), esponente significativo del primo Settecento fiorentino. Nella sua opera principale, la facciata sinistra della chiesa di San Firenze (1715), come in altre quali il [...] palazzo Capponi sempre a Firenze, il palazzo Sansedoni a Siena (1736), la collegiata di Empoli (1738), si afferma una particolare interpretazione toscana del barocco, intimamente connessa all'architettura ...
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Comune della prov. di Terni (281,2 km2 con 20.955 ab. nel 2008), situato a 325 m s.l.m. su un colle tufaceo dai versanti ripidi e franosi, alla destra del fiume Paglia, in bella posizione dominante la [...] dell’Antico e del Nuovo Testamento), completata agli inizi del Seicento. Il rosone è di A. Orcagna (1359). Le porte della facciata sono di E. Greco (1964). L’interno a tre navate, breve crociera e ampio presbiterio rettangolare con coro ligneo a tre ...
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Famiglia di scultori e architetti di Pietrasanta. Riccomanno di Guido (primi decennî sec. 15º) lavorò alla facciata della chiesa degli agostiniani in Pietrasanta (1431-32) con il figlio Leonardo. Quest'ultimo [...] (notizie dal 1431 al 1472), la personalità più originale della famiglia, eseguì (1432) l'ancona marmorea, raffigurante l'Incoronazione della Vergine, per il duomo di Sarzana, ancora gotica nell'incorniciatura ...
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facciata
s. f. [der. di faccia]. – 1. a. La parte esterna anteriore, frontale, o comunque principale, di un fabbricato, sia come struttura murale, sia nelle sue soluzioni architettoniche: la f. di una villa monumentale, di una chiesa; la f....
faccenda
faccènda s. f. [lat. facienda «cose da farsi», gerundivo neutro pl. di facĕre «fare»]. – 1. Cosa da fare, da sbrigare: essere in faccende, essere occupato in varie cose da sbrigare; si usa per lo più al plur., e al sing. soltanto...