PENTAGONODODECAEDRO
Ugo Panichi
Forma semplice della classe diacisdodecaedrica, sistema cubico (v. cristalli), costituita da 12 facce a contorno pentagonale non regolare: quella di simbolo {mno} è detta [...] pentagonododecaedro diretto, mentre il simbolo {nmo} esprime la forma coniugata, cioè il pentagono-dodecaedro inverso ...
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. Vocabolo tecnico di cui si fa uso in architettura per indicare le facce esterne di un edificio (prospetto), sia reali - quando si tratti di edificio costruito - sia rappresentate in disegno. In quest'ultimo [...] caso, secondo il tipo di proiezione adoperato (proiezione di Monge, centrale, assonometrica), il disegno prende il nome di geometrico, prospettico, assonometrico ...
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solido archimedeo
solido archimedeo o poliedro semiregolare o poliedro archimedeo, poliedro con le seguenti caratteristiche:
• le facce sono poligoni regolari, ma non tutti dello stesso tipo (altrimenti [...] la quale passa per tutti i vertici del solido), ma non ammettono una sfera inscritta (che sia cioè tangente a ognuna delle facce). Sono in tutto 15, due dei quali sono però chirali tra loro (→ chiralità). Essi compaiono per la prima volta in un’opera ...
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lastra
lastra [Etimo incerto] [LSF] Corpo avente due dimensioni prevalenti rispetto alla terza e con le facce maggiori parallele. ◆ [OTT] L. correttrice di Schmidt: l. di vetro con una faccia opportunamente [...] : v. astronomia ottica: I 239 c. ◆ [OTT] L. fotografica: lamina, generalm. rettangolare, di vetro perfettamente trasparente, a facce piane parallele, esente da qualsiasi difetto o imperfezione, su una delle quali è disteso uno strato di emulsione ...
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poliedro
poliedro solido delimitato da un numero finito di poligoni in modo che ogni lato di ciascun poligono sia esattamente comune a due poligoni. I poligoni, i loro lati e i loro vertici sono detti, [...] uno spigolo in comune. Si dicono angoloidi di un poliedro gli angoloidi aventi per vertice un vertice del poliedro e per facce i poligoni che concorrono in quel vertice. Un poliedro tale che il segmento che congiunge due suoi qualsiasi punti gli ...
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PRISMA
Aroldo DE TIVOLI
. Fisica. - In fisica in generale s'intende per prisma un corpo trasparente limitato da facce piane e non parallele. La linea individuata dall'intersezione delle due facce si [...] , e vi è chiaramente indicato il cammino ottico di un raggio R che incide sul prisma e l'attraversa rifrangendosi sulle facce. L'angolo d formato tra la direzione del raggio incidente e quella del raggio emergente, che vien detto angolo di deviazione ...
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Termine usato in architettura a significare le facce esterne d'un fabbricato, aventi speciale funzione pratica e artistica. Geneialmente la facciata è il lato libero più agevolmente visibile e accessibile [...] dell'edificio, prende un più ricco aspetto architettonico e decorativo. In alcuni edifici di carattere monumentale le facciate hanno importanza predominante e non di rado constano di organismi architettonici dovuti ad autori ed epoche diverse e ...
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In paletnologia, utensile di selce del Paleolitico ricavato da ciottoli o grandi schegge che presenta su ambedue le facce lavorazione a distacchi, spesso minutamente ritoccata ( tecnica b.). ...
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tetraedro indefinito
tetraedro indefinito nella geometria dello spazio, altra denominazione per un angoloide con quattro spigoli e quattro facce (→ angoloide). ...
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diedro
diedro in geometria, ciascuna delle due regioni in cui lo spazio tridimensionale viene diviso da due semipiani aventi per origine una stessa retta. I semipiani sono detti facce, la retta origine [...] dei due consecutivo all’altro. Dati due diedri δ e δ′, si dice che δ > δ′ se δ′ è congruente a un diedro avente per facce una faccia di δ e un semipiano interno a δ e avente per origine lo spigolo di δ. La differenza di due diedri è il diedro che ...
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faccenda
faccènda s. f. [lat. facienda «cose da farsi», gerundivo neutro pl. di facĕre «fare»]. – 1. Cosa da fare, da sbrigare: essere in faccende, essere occupato in varie cose da sbrigare; si usa per lo più al plur., e al sing. soltanto...