Geometria (fr. angle; sp. ángulo; ted. Winkel; ingl. angle). - 1. Euclide (I, Def., 8, 9) definisce come angolo piano "l'inclinazione reciproca di due linee che non sono per diritto", e in particolare [...] all'angolo alternativamente una bugna corta ed una lunga, ovvero, con maggior precisione, una in chiave rispetto ad una delle facce dell'angolo ed una in spessore. Questa, che è la disposizione più economica e razionale dal lato costruttivo, è usata ...
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Solido geometrico limitato da un numero finito di poligoni disposti in modo tale che ciascun lato sia comune a due e a due soli poligoni (come, per es., nel cubo, nelle piramidi, nei prismi): facce del [...] di simmetria del poliedro. La tabella fornisce, per ognuno dei 5 p. regolari, l’angolo ϑ (a meno di 1′) formato da due facce contigue e inoltre la superficie S e il volume V in funzione dello spigolo a del p.; sorprendente è il fatto che il volume ...
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ZONA
Ugo Panichi
Cristallografia. - Si dice "zona" il complesso di facce che in un cristallo risultano parallele a una stessa direzione (asse della zona). Nota la giacitura di almeno due facce della [...] zona (non parallele fra loro) si conosce la direzione dell'asse. Questa viene espressa mediante un "simbolo" con indici razionali facilmente deducibili da quelli delle due facce considerate (v. cristalli, vol. XI p. 928). ...
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. Muratura in materiale laterizio costituente le facce esterne dei muri. Il suo uso cominciò in Roma circa l'età imperiale; i primi esempî si trovano in alcuni sepolcri della fine del secolo I a. C., e [...] Antonini venne a cessare del tutto.
I Romani solevano costruire i muri laterizî (v. laterizia, opera) innalzando prima le due facciate esterne del muro, costituite da una sola fila di mattoni, tagliati o spezzati a triangolo, per un'altezza di circa ...
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TRONO LUDOVISI
E. Paribeni
Grande rilievo marmoreo su tre facce rinvenuto nel 1887 nell'ambito dell'antica Villa Ludovisi a Roma, tra l'odierna via Piemonte e via Abruzzi. Il monumento, in un primo [...] dove l'accoglie Demetra con la face. Per il primo dei due pannelli che presenta così spiccate corrispondenze formali con la facciata principale del T. L., è stato già fatto il nome di Afrodite, per altri aspetti non facilmente inseribile nel contesto ...
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endecaedro
endecaedro nella geometria dello spazio, qualunque poliedro con undici facce. Non ne è data una classificazione e, soprattutto, non esiste un endecaedro regolare (cioè tale che abbia facce, [...] spigoli e diedri congruenti). Si veda, in contrapposizione, → solido platonico ...
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LASTRA
Em. C.
. La lastra è un solido con due facce parallele di spessore piccolo rispetto alle dimensioni delle facce stesse. Può essere costituita di pietra naturale o artificiale, metalli, amianto, [...] cemento, cemento armato, vetro, agglomerati di fibre o materie vegetali, ghiaccio, ecc.
Lastre di pietra, cemento, metalli, materiali isolanti, ecc. trovano impiego diffusissimo nelle costruzioni, dove ...
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spigolo Nella geometria elementare, ciascun lato dei poligoni che costituiscono un poliedro (s. del poliedro), ovvero ciascun lato degli angoli (facce) di un angoloide (s. dell’angoloide), ovvero la retta [...] da cui escono i due semipiani di un diedro (s. del diedro). Lo s. di regresso è la linea sghemba cui sono tangenti le generatrici di una rigata sviluppabile ...
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solido platonico
solido platonico o poliedro regolare, poliedro convesso le cui facce sono poligoni regolari tra loro congruenti e i cui angoloidi ai vertici sono tutti della stessa ampiezza. Mentre [...] , il cubo, forse per la sua dote di stabilità, quella della terra. All’ultimo solido regolare, il dodecaedro, con facce pentagonali, spetta un ruolo particolare, perché, scrive Platone: «C’era tuttavia una quinta combinazione e Dio l’usò per decorare ...
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. In cristallografia è così chiamato un complesso di due facce simmetriche rispetto a un piano, inclinate l'una sull'altra a foggia di tetto (v. cristalli: Morfologia). ...
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faccenda
faccènda s. f. [lat. facienda «cose da farsi», gerundivo neutro pl. di facĕre «fare»]. – 1. Cosa da fare, da sbrigare: essere in faccende, essere occupato in varie cose da sbrigare; si usa per lo più al plur., e al sing. soltanto...