Monumento monolitico dell’antico Egitto, dalla caratteristica forma quadrangolare allungata e sottile, terminante con una punta piramidale. Rappresentazione di un simbolo solare, gli o. portavano incise [...] sulle quattro facce iscrizioni riferite ai sovrani e alle divinità. La pietra usata era generalmente la sienite, eccezionalmente il basalto. Talvolta la punta era dorata perché potesse riflettere i raggi solari. Lavorati nella cava, si trasportavano ...
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triedro polare
triedro polare (di un altro) relativamente al triedro Vabc, di vertice V, triedro Va′b′c′ ottenuto conducendo le semirette Va′, Vb′, Vc′ perpendicolari rispettivamente alle facce bVc, [...] aVc, aVb e situate rispettivamente dalla parte di Va, di Vb e di Vc. Vale una relazione di simmetria: se un triedro è polare di un altro, anche questo è polare del primo ...
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OTTA-
Otta- è un ➔prefissoide derivato dal greco octa- ‘otto’ e indica il numero otto in parole composte appartenenti soprattutto al linguaggio scientifico e tecnico
ottaedro (‘poliedro con otto facce’)
ottagono [...] (‘poligono con otto vertici’)
ottametro (‘verso classico di otto piedi’) ...
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Termine introdotto da J.B. Winslow per indicare le articolazioni poco mobili. Le a. sono caratterizzate da superfici articolari piane e dalla interposizione di un disco fibro-cartilagineo tra le facce [...] articolari stesse. Sono a. le articolazioni tra loro dei corpi vertebrali ...
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SCUDO
Giuseppe Castellani
. Monetazione. - Questa denominazione, tuttora usata per le grosse monete d'argento, ebbe origine dal fatto che le prime specie così chiamate portavano su una delle facce lo [...] scudo araldico del principe o dello stato emittente. Furono esse le monete d'oro conosciute specialmente come "scudi del sole" perché in principio della leggenda avevano un piccolo sole raggiante. Questa ...
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tricefalia La caratteristica di avere tre teste, o di essere rappresentato con tre teste, propria di numerose divinità e figure mitiche di religioni diverse, testimoniata sia direttamente dall’iconografia, [...] dell’iconografia buddhistica di Maitreya, mentre si hanno positive testimonianze artistiche di figure tricefale (una è il Sole con tre facce ‘raccolte’).
La t. è presente in Grecia nella dea Ecate e in figure mitiche mostruose come Gerione, Cerbero e ...
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Materiali
Mario Collepardi
Antonio Cocco
Gernot Kostorz
Antonio Paoletti e Arnaldo D'Amico
Paolo Corradini e Luigi Nicolais
Materiali cementizi di Mario Collepardi
SOMMARIO: 1. Introduzione. □ 2. [...] che PAA + PBA = PAB + PBB = 1 e che PBAcB = PABcA), se Z è il numero di immediati vicini (per es. 12 per la struttura cubica a facce centrate), per l'energia interna E di una lega con N atomi si ha
con
Quando ε = 0, si è di fronte a una soluzione ...
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Botanica
Uno dei cosiddetti ‘movimenti di curvatura’ di un organo vegetale, definitivo, indipendente da stimoli esterni e quindi autonomo. È determinata da accrescimento (distensione delle membrane cellulari) [...] diverso nelle facce opposte dell’organo. Così le foglie, durante lo sboccio delle gemme, acquistano la posizione orizzontale per maggiore accrescimento della pagina superiore; i peduncoli di alcuni fiori (papavero), da curvati prima dello sboccio, ...
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DECA-
Deca- è un ➔prefissoide derivato dal greco deka ‘dieci’ e indica il numero dieci in parole composte appartenenti soprattutto al linguaggio scientifico e tecnico
decaedro (‘poliedro con dieci facce’)
decagono [...] (‘poligono con dieci vertici’)
decasillabo (‘verso con dieci sillabe’)
Davanti al nome di un’unità di misura, ne moltiplica il valore per dieci
decagrammo, decametro, decalitro.
Usi
Piuttosto diffusa, ...
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emiedria
emiedrìa [Comp. di emi- e -edria] [FSD] Nella cristallografia, operazione basata sul concetto di meroedria, consistente nel derivare geometricamente alcune forme semplici di un sistema da altre, [...] dette oloedriche, riducendone a metà il numero delle facce: per es., il tetraedro si deriva dall'ottaedro per eliminazione di quattro facce alterne. ...
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faccenda
faccènda s. f. [lat. facienda «cose da farsi», gerundivo neutro pl. di facĕre «fare»]. – 1. Cosa da fare, da sbrigare: essere in faccende, essere occupato in varie cose da sbrigare; si usa per lo più al plur., e al sing. soltanto...