Ecclesiastico e uomo politico (Castello di S. Lucido, Calabria, 1744 - Napoli 1827). Su incarico del re Ferdinando IV riconquistò il Regno di Napoli (1798) dopo l'invasione napoleonica, sfruttando l'insurrezione sanfedista dei contadini.
Vita e attività
Fu chierico di camera di Pio VI, e poi tesoriere generale della Camera apostolica. I suoi provvedimenti contro il vincolismo economico per la concessione ...
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Galdi d’Aragona, Vincenzo Ambrogio. – Nobile e avvocato (Coperchia, Salerno, 1743 - Napoli 1820). Conte del Galdo e di Belforte, Conte Palatino del S.R.I. e dell’Aula Pontificia Lateranense, Patrizio di [...] un sostegno ideologico alla Corona napoletana. Tra i suoi membri figurano i futuri papi Clemente XIV e Pio VI, ed i cardinali FabrizioRuffo e Francesco Pignatelli. La capillare diffusione dell’Accademia nel Regno favorì la riconquista del cardinale ...
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Uomo politico e storico (Praga 1820 - Vienna 1910). Entrato al parlamento austriaco, fu sottosegretario all'Istruzione pubblica (1848-60), consigliere segreto (1861), membro della camera dei Signori (1881). [...] Scrisse una storia dell'Austria dal 1848 (Geschichte Österreichs ..., 4 voll., 1869-86), nonché monografie su Maria Carolina, regina di Napoli e di Sicilia, su FabrizioRuffo, e sull'imperatore Francesco I e la costituzione del regno Lombardo-Veneto. ...
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Nacque a Roma l'8 giugno del 1757 dal marchese Giuseppe di Tuscania, e da Claudia dei conti Carandini, ma era di origini plebee: suo nonno Brunacci era stato adottato dai marchesi Consalvi. Perduto il [...] abolite le amministrazioni doganali privilegiate di Bologna e di Ferrara, che invano il tesoriere generale di Pio, VI, FabrizioRuffo, aveva tentato di smantellare. Con motuproprio del 3 marzo 1819 fu annunziata la compilazione di un nuovo catasto ...
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Raffaele La Capria
Napoli
Napul’è mille culure
Napul’è mille paure
(Pino Daniele)
Tra autocritica e autoincanto
di 5 aprile
Va in scena al Teatro Mercadante, alla presenza del presidente della Repubblica, [...] , quanto terribile fu la repressione e quanta barbarie venne fuori quando la plebe e le bande armate del cardinale FabrizioRuffo si impadronirono della città. E assume quasi un significato simbolico il fatto, da più testimoni riportato, che si ...
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PEZZA, Michele
Flavia Luise
Nacque nel 1771 a Itri, piccolo centro arroccato lungo la via Appia tra Fondi e Formia, da Francesco e Arcangela Matrullo.
La modesta ascesa sociale del nucleo familiare, [...] Gaeta si arrese il 30 luglio. Il cardinale FabrizioRuffo, preoccupato dell’indisciplina e delle violenze delle masse, l’ordine di marciare su Roma. Secondo le direttive datogli da Ruffo, avanzò sull’Appia al comando di una divisione, in parallelo ...
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Pio VI
Marina Caffiero
Angelo Onofrio Melchiorre Natale Giovanni Antonio Braschi nacque a Cesena il 25 dicembre del 1717 dal conte Marco Aurelio Tommaso, figlio di Francesco, e da Anna Teresa dei conti [...] più, P. finì per optare, negli anni Ottanta, per un programma di mercantilismo in ritardo suggerito dall'influente tesoriere FabrizioRuffo, nominato nel 1785 (era nipote del cardinale Tommaso e da P. conosciuto fin dai tempi in cui il futuro papa ...
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BONCOMPAGNI LUDOVISI, Ignazio
Umberto Coldagelli
Secondo figlio maschio di Gaetano, principe di Piombino e duca di Sora, e di Laura Chigi, nacque in Roma l'8 giugno 1743. La sua condizione di cadetto [...] quelle estere stabilite dalla tariffa del 1778; prevalse, contro la sua, l'influenza sul pontefice del cardinale tesoriere FabrizioRuffo, la cui autorità limitò sempre più fortemente, negli anni successivi, quella del segretario di Stato.
In effetti ...
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DI SOMMA, Tommaso
Vladimiro Sperber
Nacque a Napoli il 2 marzo 1737 da Gennaro Maria principe di Colle e Maria Spinelli dei marchesi di Fuscaldo; secondogenito, ereditò il feudo di Circello e il relativo [...] , contro la quale diresse la fronda di diplomatici regnicoli. Influenzò in particolare il suo collega a Londra, FabrizioRuffo principe di Castelcicala, allora alle prime armi e frondista per ragioni squisitamente personali oltre che politiche. Fu ...
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PIGNATELLI, Vincenzo
Renata De Lorenzo
PIGNATELLI, Vincenzo. – Nacque a Napoli l’8 febbraio 1777. Patrizio del ramo dei Pignatelli di Monteleone, era figlio di Salvatore, principe di Strongoli, e di [...] ai realisti; il 12 e 13 giugno con i fratelli Mario e Ferdinando combatté contro le masse sanfediste del cardinale FabrizioRuffo al borgo S. Antonio. Con la fine della Repubblica i tre fratelli, portati in catene su navi inglesi, indi ricondotti ...
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collotortismo
s. m. (iron. spreg.) Ostentazione interessata di una religiosità conformistica e bigotta. ◆ Il fronte astensionista si è arricchito ultimamente dell’apporto di un pezzo di An e della Lega, partito tradizionalista ma non certo...