BOCCHECIAMPE, Giovanni Francesco
Giovanna Calabrò
Nato ad Oletta, in Corsica, verso il 1773, emigrò giovanissimo per sfuggire alla "barbarie giacobina", entrando nell'esercito del principe di Condé [...] ministro Acton, ibid., VIII (1883), pp. 513 s.; D. Petromasi, Storia dell'em. card. D. FabrizioRuffo... e degli avvenimenti e fatti d'armi accaduti nel riacquisto del medesimo, Napoli 1801, pp. 26-30; C. Perrone, Storia della Repubblica Partenopea ...
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Diplomatico (Napoli 1763 - Parigi 1832); ambasciatore a Londra dal 1789 al 1795, in quell'anno divenne ministro degli Esteri e membro della giunta di stato, distinguendosi per il rigore delle pene inflitte ai giacobini. Seguì Ferdinando IV in Sicilia (1799), poi (1801) tornò ministro a Londra, dove restò fino al 1815, quando fu nominato ambasciatore a Parigi. Resse quell'ambasciata fino alla morte, ...
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MACHIAVELLI, Niccolò
Giorgio Inglese
– Nacque a Firenze il 3 maggio 1469, nel "popolo" di S. Trinita. Era figlio di Bernardo di Niccolò di Buoninsegna, dottore in legge di modesta condizione economica, [...] Luigi di Piero Alamanni, sono interlocutori del protagonista Fabrizio Colonna nei dialoghi De re militari ambientati nel 1516 da un contributo bibliografico [1740‑1935], Milano 1936; S. Ruffo Fiore, N. M.: an annotated bibliography of modern criticism ...
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COTOGNI, Antonio
Alberto Iesuè
Nacque a Roma il 1ºag. 1831 da Raffaele e da Agata Fazzini. Il padre dirigeva una piccola fabbrica di maioliche e il C., secondo di cinque figli, fu avviato all'apprendimento [...] comiche), Maria di Rohan e Crispino e la comare (Fabrizio) dei fratelli Ricci, tutte date al teatro Malibran a 12, 119, 127, 169, 188-190, 212, 221, 224, 233; T. Ruffo, La mia parabola, Pomezia 1977, ad Indicem;M. Rinaldi, Due secoli di musica al ...
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INNOCENZO XIII, papa
Gino Benzoni
Michelangelo Conti, secondogenito di Carlo, duca di Poli, e di Isabella Muti (e non Monti: si veda copia dell'atto di battesimo in Arch. segr. Vaticano, Proc. Dat., [...] in prima battuta, sedici voti su ventotto vanno al cardinale Fabrizio Paolucci, già segretario di Stato del papa defunto. Sono cardinale Althan che avrebbe preferito vederla assegnata al cardinale Ruffo o al cardinale Giulio Piazza.
Un esordio, a ...
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GUALTIERI (Gualterio), Filippo Antonio
Silvano Giordano
Nacque a Fermo, nelle Marche, il 24 marzo 1660, figlio di Gualtiero, marchese di Crognolo, membro del patriziato di Orvieto, e di Anna Maria Cioli, [...] Sede in Francia. A fine ottobre il segretario di Stato Fabrizio Paolucci notificò al G. che il papa non voleva lasciar correre Roma gli fu comunicata la nomina del successore, il cardinale Tommaso Ruffo.
Il 14 ott. 1709 il G. fu nominato vescovo di ...
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DI CAPUA, Giulio Cesare
Francesco Mottola
Nacque dopo il 1355, cadetto di famiglia nobile e potente, da Bartolomeo, secondo conte di Altavilla (attuale Irpinia) e da Andreina Acciaiuoli.
Il padre, che [...] che conquistò dopo la ribellione di Nicola Ruffo marchese di Crotone. Furono quelli gli però un figlio naturale, Gurono, il quale, dopo la sua morte, fu allevato dal fratello Fabrizio.
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Napoli, Ricostr. Ang., Armm. 1. c ...
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CARAFA, Tiberio
Carla Russo
Nacque il 22 apr. 1580, terzo figlio di Ottavio, primo marchese d'Anzi e Trivigno appartenente al ramo dei Carafa della Stadera, e di Costanza Carafa dei conti di Policastro. [...] C. fino al suo palazzo.
Il secondo matrimonio contratto con Maria Ruffo, che era già vedova del principe di Scilla, contessa di il Carafa. È probabilmente falsa l'opinione espressa da Fabrizio Carafa, appartenente al gruppo di nobili in contatto col ...
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CARAFA, Francesco Maria
Carla Russo
Del ramo dei Carafa della Stadera, nacque nel 1579 da Ferdinando e da Anna Clarice Carafa, dei principi di Stigliano. Nel 1593 ereditò dal padre i titoli di duca [...] Tiriolo, Gimigliano, Rocca Felluca a Carlo Cicala; l'anno successivo, Chiaravalle a Fabrizio Capece Piscicelli; nel 1620, Roccabernarda a Giovanna Ruffò. Dové trattarsi di un imponente processo di sfaldamento, a giudicare dalla diminuzione delle ...
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collotortismo
s. m. (iron. spreg.) Ostentazione interessata di una religiosità conformistica e bigotta. ◆ Il fronte astensionista si è arricchito ultimamente dell’apporto di un pezzo di An e della Lega, partito tradizionalista ma non certo...