Ecclesiastico e uomo politico (Castello di S. Lucido, Calabria, 1744 - Napoli 1827). Su incarico del re Ferdinando IV riconquistò il Regno di Napoli (1798) dopo l'invasione napoleonica, sfruttando l'insurrezione sanfedista dei contadini.
Vita e attività
Fu chierico di camera di Pio VI, e poi tesoriere generale della Camera apostolica. I suoi provvedimenti contro il vincolismo economico per la concessione ...
Leggi Tutto
PIO VI, papa
Marina Caffiero
PIO VI, papa. – Angelo Onofrio Melchiorre Natale Giovanni Antonio Braschi nacque a Cesena il 25 dicembre del 1717 dal conte Marco Aurelio Tommaso, figlio di Francesco, e [...] , Pio VI finì per optare, negli anni Ottanta, per un programma di mercantilismo in ritardo suggerito dall’influente tesoriere FabrizioRuffo, nominato nel 1785, e dai suoi collaboratori Giovanni C. de Miller e Paolo Vergani. Il programma mirava a ...
Leggi Tutto
BONCOMPAGNI LUDOVISI, Ignazio
Umberto Coldagelli
Secondo figlio maschio di Gaetano, principe di Piombino e duca di Sora, e di Laura Chigi, nacque in Roma l'8 giugno 1743. La sua condizione di cadetto [...] quelle estere stabilite dalla tariffa del 1778; prevalse, contro la sua, l'influenza sul pontefice del cardinale tesoriere FabrizioRuffo, la cui autorità limitò sempre più fortemente, negli anni successivi, quella del segretario di Stato.
In effetti ...
Leggi Tutto
PIGNATELLI, Francesco Maria
Ugo Dovere
PIGNATELLI, Francesco Maria. – Nacque a Rosarno, feudo calabrese della famiglia, il 22 febbraio 1745 da Fabrizio, ottavo principe di Noja, e da Costanza de’ Medici, [...] e cappuccini), poi nel 1758 fu inviato a Roma, dove studiò presso i somaschi del Collegio clementino insieme con FabrizioRuffo ed Enrico Capece Minutolo; e conseguì la laurea in legge presso la Sapienza il 21 ottobre 1765.
Entrato a servizio ...
Leggi Tutto
GRANATA, Michele
Massimo Cattaneo
Nacque il 25 nov. 1748 a Rionero in Vulture, in Basilicata, da Ciriaco, ricco commerciante, e Maddalena Lauria. La famiglia, di origine spagnola, possedeva una villa [...] e con Eleonora Fonseca Pimentel. Tornò libero solo il 25 luglio 1798, grazie all'intervento del principe di Castelcicala, FabrizioRuffo, che portò alla scarcerazione di 58 "giacobini", tra i quali il conterraneo e amico M. Pagano (nativo di Brienza ...
Leggi Tutto
BERTAZZOLI, Francesco
Raffaele Colapietra
Nacque a Lugo il 1° maggio 1754. Avviatosi alla carriera ecclesiastica, fu ordinato sacerdote nel 1777. Dotato di larga erudizione, sacra e profana, assunse [...] insieme col cardinal "rosso" Bayanne, in attesa della seconda, e più autorevole commissione cardinalizia costituita dal Roverella, da FabrizioRuffo e dal Dugnani. A Savona il B. sottolineò più volte con il Bayanne la possibilità e la necessità dell ...
Leggi Tutto
INNOCENZO XIII, papa
Gino Benzoni
Michelangelo Conti, secondogenito di Carlo, duca di Poli, e di Isabella Muti (e non Monti: si veda copia dell'atto di battesimo in Arch. segr. Vaticano, Proc. Dat., [...] in prima battuta, sedici voti su ventotto vanno al cardinale Fabrizio Paolucci, già segretario di Stato del papa defunto. Sono cardinale Althan che avrebbe preferito vederla assegnata al cardinale Ruffo o al cardinale Giulio Piazza.
Un esordio, a ...
Leggi Tutto
GUALTIERI (Gualterio), Filippo Antonio
Silvano Giordano
Nacque a Fermo, nelle Marche, il 24 marzo 1660, figlio di Gualtiero, marchese di Crognolo, membro del patriziato di Orvieto, e di Anna Maria Cioli, [...] Sede in Francia. A fine ottobre il segretario di Stato Fabrizio Paolucci notificò al G. che il papa non voleva lasciar correre Roma gli fu comunicata la nomina del successore, il cardinale Tommaso Ruffo.
Il 14 ott. 1709 il G. fu nominato vescovo di ...
Leggi Tutto
collotortismo
s. m. (iron. spreg.) Ostentazione interessata di una religiosità conformistica e bigotta. ◆ Il fronte astensionista si è arricchito ultimamente dell’apporto di un pezzo di An e della Lega, partito tradizionalista ma non certo...