Poeta (Milano 1783 - Torino 1851); una delle personalità più significative del Romanticismo italiano per le problematiche letteraria e umana che nella sua opera si intrecciano con esemplare costanza; fu [...] tra i collaboratori del Conciliatore; dopo l'arresto di F. Confalonieri, fu (1821-48) esule a Londra e in Belgio; fece quindi parte del tendenza aulica e non realistica propria della tradizione italiana. L'opera, di cui non è da esagerare il valore ...
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Scrittore e uomo politico (Milano 1842 - Roma 1898); arruolatosi nella spedizione Medici, che partì di rincalzo ai Mille, si batté a Milazzo e al Volturno (1860); più tardi partecipò alla guerra del 1866, [...] si accoppiava in lui con l'amore delle lettere: traduttore della Vita di Gesù di D. F. Strauss, autore di numerosi drammi delle sue critiche, si concluse tragicamente nel duello con F. Macola, direttore della Gazzetta di Venezia. Tutte le sue ...
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Scrittore russo (Saratov 1892 - Mosca 1977). Esordì nel 1913. Nel 1921 aderì al gruppo dei Fratelli di Serapione. Si affermò nel 1924 con il romanzo Goroda i gody ("Le città e gli anni"). Nei racconti [...] 1927-28) ha risalto il tema molto caro a F. dell'atteggiamento dell'"intelligencija" verso la Rivoluzione. Del 1933 1961-65). Notevoli i suoi saggi Pisatel´, iskusstvo, vremja ("Lo scrittore, l'arte, il tempo", 1957; nuova ed. 1961) e Gor´kij sredi ...
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Scrittrice (n. Cambridgeport, Massachusetts, 1810 - m. al largo di Fire Island, New York, 1850). Appartenne al gruppo dei trascendentalisti e fu direttrice della rivista Dial (1840-42). Durante un viaggio [...] manoscritto sulla storia della rivoluzione romana andò perduto. L'edizione delle sue opere, che includono studî sociologici, e una disamina del problema femminista in America, di cui la F. fu una delle più ardenti paladine, uscì postuma (1858) e ...
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Filologo italiano (Cittadella 1913 - Padova 2000); dal 1950 prof. di letteratura italiana nell'univ. di Friburgo, in Svizzera, e dal 1955 di filologia medievale e umanistica nell'univ. cattolica di Milano; [...] di Livio e le origini dell'umanesino (1º vol. parte 1a e 2º vol., 1981). Ha curato (1945) l'edizione dei Rerum memorandarum libri di F. Petrarca. Ha fondato (1958) e dirige la rivista Italia medioevale e umanistica. Ultimo frutto delle sue esemplari ...
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Erudito e bibliotecario (Firenze 1726 - Fiesole 1803), sacerdote. Direttore della Marucelliana (1752) e poi della Laurenziana (1756), lasciò numerose importanti opere bibliografiche, specie riguardanti [...] la Toscana e la storia letteraria. Ricordiamo, oltre alle vite di F. Marucelli, G. B. Doni, Amerigo Vespucci, lo Specimen literaturae 11 voll., 1763-1793), la cui compilazione gli offrì l'occasione di pubblicare numerosi testi inediti di Padri greci e ...
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Giurista, uomo politico e letterato (Caltagirone 1850 - Napoli 1914). Insegnò diritto costituzionale nelle univ. di Parma e di Napoli: sostenne l'utilità d'integrare con l'indagine storico-politica lo [...] schematismo delle formule giuridiche. Acuto discepolo di F. De Sanctis, si occupò anche di studî letterarî. Deputato al parlamento dal 1882 al 1900, più volte sottosegretario di stato, nel 1902 fu nominato senatore. Tra le sue opere principali, si ...
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Erudito italiano di origine greca (Corfù 1798 - Mirano 1878); prof. (dal 1825) nel Collegio navale di Venezia, nel 1848-49 aderì al governo provvisorio di D. Manin e dovette poi lasciare la cattedra. Fu [...] collaboratore di N. Tommaseo. Suo merito principale fu l'aver diretto la Biografia degli Italiani illustri nelle scienze, italiano la Geschichte der griechischen Literatur di M. S. F. Schoell (Istoria della letteratura greca profana dalla sua origine ...
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Teorico e critico della letteratura (Orel 1895 - Mosca 1975). Ha acquistato grande notorietà con i suoi studî su Dostoevskij (Problemy tvorčestva Dostoevskogo "Problemi dell'opera di D.", 1929, riedito [...] fondamentale il suo lavoro su Rabelais, tesi di dottorato nel 1940, pubblicato poi in Tvorčestvo F. Rable i narodnaja kul´tura Srednevekov´ja i Renessansa "L'opera di F. R. e la cultura popolare del Medioevo e del Rinascimento", 1965, trad. it. 1979 ...
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Scrittore e giornalista italiano (Zara 1851 - Roma 1914). Diresse, fra l'altro, il Corriere del mattino e il Corriere di Napoli, con fervore di irredentista; scrisse libretti d'opera (per L. Mancinelli, [...] F. Cilea, U. Giordano), versi, poemi (Il terzo peccato, 1902, n. ed. 1908; ecc.) e romanzi (Fidelia, 1886; Il figlio, 1894; ecc.) di nobile ispirazione, ma nei quali l'enfasi patriottica e dannunziana risultano quasi sempre a scapito dell'arte. ...
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l, L
(èlle) s. f. o m. – Undicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola (L) deriva, come per il lambda greco (Λ), da una modificazione di quella che aveva nell’alfabeto fenicio, mentre la minuscola è derivata dalla maiuscola...
f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...