VEGIO, Maffeo
Angiolo Gambaro
Umanista, nato a Lodi nel 1407, morto a Roma nel 1458.
Compiuti gli studî di lettere a Milano, passò all'università di Pavia per attendere alla dialettica e alla giurisprudenza [...] latino e traduzioni inglese e scozzese), California 1930.
Bibl.: F. G. Kobler, Pädagogik des M. V., Schwab 1856; , Il XIII libro dell'Eneide di M. V., Livorno 1897; A. Franzoni, L'opera pedagogica di M. V., Lodi 1907; G. A. Consonni, Un umanista ...
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Pittore e scrittore d'arte, nato a Parigi il 21 dicembre 1904. Laureatosi in lettere, entrò poi all'Accademia di belle arti. Partito dallo studio dei maestri e da una diretta ispirazione dal vero, è giunto, [...] suo ritmo essenziale ed eterno.
Notevolmente indicativa in questo senso è l'amicizia di B. con P. Bonnard e M. Gramaire, trovano in gallerie pubbliche e private d'Europa e d'America. Vedi Tav. f. t.
Bibl.: H. Vollmer, Allgem. Lexikon des XX. Jahrh., ...
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Pseudonimo di Fatima Zohra Imalayen, scrittrice algerina di lingua francese, nata a Cherchell (cittadina a ovest di Algeri) il 4 agosto 1936. Dopo essersi diplomata al liceo di Blida, ha continuato gli [...] la laurea in storia e ha iniziato a collaborare a fianco di F. Fanon alla rivista El Moudjahid ("Il combattente"), organo del Fronte di liberazione nazionale. Divisa tra l'insegnamento (università di Rabat, 1959-61; università di Algeri, 1962) e il ...
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VIDAL, Gore
Masolino d'Amico
Narratore, drammaturgo, saggista e sceneggiatore cinematografico statunitense, nato a West Point (New York) il 3 ottobre 1925. Diplomato alla Phillips Exeter Academy, combatté [...] (1977), The second American revolution (1982), At home (1988), United States: essays 1952-1992 (1993).
Bibl.: R.L. White, Gore Vidal, New York 1968; B.F. Dick, Vidal, ivi 1973; Gore Vidal: writer against the grain, a cura di J. Parini, New York 1992 ...
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Poeta statunitense di origine italiana, nato a New York il 26 marzo 1930. Giovanissimo, conosce l'inferno della prigione; quindi approda a Harvard, dove pubblica la sua prima raccolta di poesie, The vestal [...] marche semantiche. Il risultato è spesso l'allucinazione, l'ironia, il paradosso. Nelle poesie del , pp. 266-75; B. Cook, An urchin Shelley, in The beat generation, ivi 1971, pp. 133-49; F. Pivano, Introduzione a G. Corso, Poesie, Roma 1981, pp. 5-32. ...
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(App.III, I, p. 213)
Scrittrice francese, morta a Parigi il 14 aprile 1986. Nella messa a fuoco dei diritti e della dignità della condizione femminile la de B. non ha mai abbandonato la lucida visione [...] Amérique au jour le jour, 1948, trad. it., 1955; La longue marche, 1957).
Bibl.: C. Francis, F. Contier, Les écrits de S. de Beauvoir, Parigi 1979; L. B. Zephir, Le néo-féminisme de S. de Beauvoir trente ans après ''Le deuxième sexe'', ivi 1982; M. T ...
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GORDIMER, Nadine
Rosario Portale
Scrittrice sudafricana, nata a Springs (Transvaal), il 20 novembre 1923. Membro della Royal Society of Letters, membro onorario dell'American Institute of Arts and Letters [...] racconti, di cui il costante tema di fondo è l'Africa, o più precisamente il Sudafrica, la diversa storia novelist and short story writer: a bibliography of her works, Johannesburg 1964; R. F. Haugh, N. Gordimer, New York 1974; M. Wade, N. Gordimer, ...
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Scrittore spagnolo, nato a Mondoñedo (Lugo) il 22 dicembre 1911, morto a Vigo il 28 febbraio 1981. Esordì con il volume di poesie in lingua gallega Mar ao norde (1932), seguito l'anno dopo da Poemas do [...] ricreare la ricca tradizione dei Cancioneiros medievali diffusa da F. Bouza Brey, al quale C. attinge senza corpo delgado. Chiudono la sua produzione poetica Elegías y canciones (1940), l'unico volume in lingua castigliana, e Herba da aquí ou acolá ( ...
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Critico, filologo e storico spagnolo, nato il 4 maggio 1885 a Rio de Janeiro. Prof. di storia della lingua spagnola all'università di Madrid dal 1915, dopo la guerra civile è emigrato negli S.U.A. e ha [...] di Menéndez Pidal, da cui ereditò il rigore metodologico e l'interesse per la critica testuale (ediz. dei Fueros leoneses inizî, alla cultura della generazione del 1898 e in particolare a F. Giner de los Ríos, e ne derivò le preoccupazioni didattiche ...
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WARREN, Robert Penn
Biancamaria TEDESCHINI LALLI
Romanziere, critico e poeta americano, nato a Guthrie, Kentucky, il 24 aprile 1905. Studiò presso la Vanderbilt University e da giovane fu attivo membro [...] ribadì la posizione conservatrice già assunta nella raccolta dei Fugitives e Agrarians, l'll take my stand.
Bibl.: F. Brantley e altri, Modern American poetry, New York 1950; L.D. Rubin e R.D. Jacobs, Southern renascence, Baltimora 1953; V. Gabrieli ...
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l, L
(èlle) s. f. o m. – Undicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola (L) deriva, come per il lambda greco (Λ), da una modificazione di quella che aveva nell’alfabeto fenicio, mentre la minuscola è derivata dalla maiuscola...
f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...