Stato dell’Africa settentrionale. Affacciato sul Mediterraneo, confina a E con Tunisia e Libia, a S con Niger e Mali, a SO con la Mauritania, a O con il Marocco (in parte con il Sahara Occidentale, di [...] ’8° secolo. La regione condivise a lungo le sorti della vicina Ifrīqiya (Tunisia); dopo il dominio di Aghlabiti (9° sec.) e Fatimidi (10° sec.) fiorì la dinastia dei Banū Ḥammād. Nell’11° sec., come tutta l’Africa settentrionale, l’Algeria fu invasa ...
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MERCATO
M. Bernardini
Nelle definizioni di Isidoro di Siviglia il termine m. connota sia il concorso consuetudinario di compratori e venditori ("Mercatus dicitur coetus multorum hominum, qui res vendere [...] aggiunti i m. destinati a rifornire gli eserciti che si stabilivano ai margini delle città, come quelli per i soldati fatimidi (Raymond, Wiet, 1979, p. 28) o i più tardi ordu bāzār presenti in epoca mongola (Hoffmann, 1990, p. 421).Apparentemente ...
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GRIFO
M. Di Fronzo
Animale fantastico, genericamente con becco e ali d'aquila e corpo di leone, il g. può presentare varietà fisionomiche: g.-uccello, con corpo di leone e testa di uccello, con o senza [...] della scultura animalistica iranica, sarebbe da attribuire secondo alcuni ad ambito spagnolo, secondo altri a contesti iranici o fatimidi (Scerrato, 1967, pp. 78-83; 1971, nr. 26; Melikian, Chirvani, 1968; Gabrieli, Scerrato, 1979, fig. 525).Opera ...
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Acquamanile
U. Mende
E. Cruikshank Dodd
Prezioso recipiente destinato a contenere l'acqua per lavarsi le mani, foggiato a forma di animale, creatura leggendaria, cavaliere, testa o busto umano. Nel [...] , On a Figurine in the Cairo Museum of Islamic Art, Persica 4, 1969, pp. 141-170;
E. Cruikshank Dodd, On a bronze Rabbit from Fatimid Egypt, Kunst des Orients 8, 1972, pp. 60-76, 160;
K. Brisch, Hirsch, in Die Kunst des Islam, a cura di J. Sourdel ...
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BIBLIOTECA
P. Orsatti
Trattare della b. medievale è compito non facile, sia per la mancanza di adeguata documentazione superstite architettonica e iconografica, sia per il succedersi di modelli bibliotecari [...] della madrasa, l'università araba. Di grande importanza fu il dār al-῾ilm del Cairo, fondato nel 1004 dal califfo fatimide al-Ḥākim (995-1020), che diventò ben presto centro di propaganda ismailita; fu disperso nel 1171, in occasione della conquista ...
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ISLAMICA, Arte
O. Grabar
L'espressione arte i. viene utilizzata convenzionalmente per definire la produzione artistica delle regioni e delle popolazioni governate o dominate dalla fede e dall'etica [...] parte creazioni del mondo premoderno ottomano. Esistevano associazioni con i colori - nero per gli Abbasidi, verde per i Fatimidi, blu per il lutto -, ma i colori non erano usati esclusivamente per quegli scopi simbolici che essi potevano avere ...
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CAPITELLO
C. Barsanti
Modulo architettonico fondamentale connesso con un sostegno (colonna, pilastro, lesena, anche eventualmente addossati a pareti, nel qual caso si ha un semicapitello) e con altre [...] puramente stereometrica, è altresì testimoniata dai numerosi esemplari di ambito egiziano, impiegati soprattutto nei miḥrāb delle moschee fatimidi e mamelucche del Cairo (per le sale e per le corti vennero invece costantemente riutilizzati c. di ...
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ASIA
C. Silvi Antonini
L'attuale distinzione, convenzionale, fra Europa e A. risale al congresso di Vienna del 1815, nel quale furono fissati i confini della Russia europea sulla linea Ural-Caspio-Caucaso [...] , la decadenza politica degli Abbasidi aveva dato inizio a un periodo turbolento. In Egitto si erano instaurati i Fatimidi, in Transoxiana i Samanidi, che avevano occupato anche tutta la Persia orientale lasciando quella occidentale ai Buwahidi, in ...
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FONTI
M. Bernardini
Gli studiosi che all'epoca della Controriforma per primi si dedicarono allo studio dei monumenti cristiani di età tardoantica e medievale erano filologi come Panvinio e Alemanno, [...] è il persiano Safarnāma (Libro di viaggio) di Nāṣir-i Khusraw (metà del sec. 11°), f. primaria sui domini fatimidi che l'autore visitò. La sua formazione religiosa sciita e lo stile realistico della descrizione conferiscono alla sua testimonianza ...
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LAMPADA e LAMPADARIO
M. Bernardini
Il termine l. indica tutti i manufatti - a uno o più lumi - destinati alla diffusione di luce artificiale; il loro raggruppamento costituisce il lampadario.Per il [...] portalampade egiziano databile tra i secc. 9° e 10° e conservato a Londra (Vict. and Alb. Mus.), o ancora di altri portalampade fatimidi, come quelli del Cairo (Mus. of Islamic Art), di Londra (British Mus.) e di Kuwait (Nat. Mus.; Baer, 1983, pp. 13 ...
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fatimita
agg. (pl. m. -i). – Dei Fatìmidi, dinastia musulmana che regnò su gran parte dell’Africa settentr., dell’Egitto e della Siria nei sec. 10°-12°, dando grande impulso all’arte e alle scienze: la potenza f.; l’arte, la civiltà fatimita.
-ide1
-ide1. – 1. Suffisso frequente nella terminologia chimica, con cui sono formati nomi di composti organici o, meno spesso, inorganici di natura diversa (come amide, glicoside, anidride, ecc.). La pronuncia è per lo più piana, come negli...