FEZ
F. Cresti
(arabo Fās)
Città del Marocco, disposta sulle due rive dell'Oued Fez, affluente di sinistra del Sebu, all'incrocio di due importanti percorsi viari che collegavano l'Alto Atlante alla [...] un grande cortile.Nel corso del sec. 10° F. e il suo territorio furono al centro dei conflitti che opposero i Fatimidi dell'Ifrīqiya, gli Omayyadi di Spagna, le tribù berbere locali e gli ultimi Idrisidi che cercavano di conservare il regno dei loro ...
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(ebr. Yĕrūshālayim; arabo Ūrushalīm o el-Quds «la città santa») Città della Palestina centrale, proclamata da Israele propria capitale unita e indivisibile nel 1980, sebbene tale status non [...] 637 si arrese al califfo ‛Omar; passò poi sotto i califfi di Damasco e di Baghdad. Nel 972 fu occupata dai califfi fatimidi e nel 1010 il califfo al-Ḥākim fece distruggere il Santo Sepolcro. Passata nel 1076 ai Turchi selgiuchidi, nel 1098 tornò al ...
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BASILIANI
G. Ciotta
L'espressione ordo sancti Basilii indica convenzionalmente le comunità monastiche italo-greche dell'Italia meridionale e della Sicilia e pare derivi da un inciso dell'ultimo cap. [...] analoghe a quelle adoperate dai costruttori musulmani nella definizione architettonica della parete del muro (qibli) di alcune moschee fatimidi dell'11° secolo. Il colore delle murature esterne della chiesa di Mili si mantiene su toni pacati, sebbene ...
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RICAMO
A. Lauria
Termine, derivato dall'arabo raqam ('disegno, segno'), con il quale si intende la rifinitura di materiali tessili eseguita manualmente mediante il lavoro ad ago utilizzando filati di [...] proprio con rifiniture ad ago. Si è conservato un gran numero di ṭirāz con iscrizioni ricamate, molte delle quali pertinenti a età fatimide (per es. Londra, Vict. and Alb. Mus.; Kendrick, 1924, p. 36, nr. 948).Tra gli esemplari tessili rifiniti con r ...
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PAVIMENTO
A. Bagnera
Lungo tutto il corso del Medioevo si perpetuarono in larga misura le tecniche tradizionali di pavimentazione degli edifici pubblici e privati ereditate dall'Antichità e la decorazione [...] p. a mosaico policromo recuperato a Mahdia, tra le rovine del palazzo fatimide del 934-946 di al-Qā'im (v. Fatimidi).P. a intarsi di ceramica invetriata decoravano i palazzi fatimidi di Ṣabra Manṣūriyya, vicino a Kairouan, sia nelle sale interne sia ...
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TESSUTO
S.S. Blair
J. Bloom
Il t. è composto da un ordito o catena (fili disposti longitudinalmente sul telaio) e da almeno una trama, che unisce i fili dell'ordito per la larghezza del telaio. Un [...] 13-14, 1948, pp. 75-117; 15-16, 1951, pp. 29-85; E. Kühnel, Catalogue of Dated Tiraz Fabrics: Umayyad, Abbasid, Fatimid, Washington 1952; S.D. Goitein, A Mediterranean Society, 6 voll., Berkeley-Los Angeles 1967-1994; M. Lombard, Les textiles dans le ...
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Abbasidi
J. Bloom
La dinastia dei califfi A. fu la più duratura del mondo medievale islamico; governò infatti dal 750, quando gli A. strapparono il potere agli Omayyadi, fino al 1258, quando Baghdad [...] . Nel sec. 9° il Nord Africa e l'Egitto divennero di fatto indipendenti, nel sec. 10° la dinastia sciita dei Fatimidi, sfidando apertamente il califfato di Baghdad, ne costituì uno parallelo rivale che ebbe il suo caposaldo prima nel Nord Africa e ...
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COMMITTENZA
S. Bagci
La figura del committente, detto anche patrocinatore, ovvero promotore dell'esecuzione di un'opera d'arte, va distinta - là ove possibile - da quella del donatore, ossia dal finanziatore [...] palatino. Tra i secc. 10° e 11° l'ascesa conobbe un ulteriore incremento, che, in modo particolare nell'ambito fatimide e ayyubide, consentì alle classi medie il raggiungimento di un tenore di vita considerevolmente alto. Lo testimoniano, fra l'altro ...
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PORTA
M. Bernardini
Il mondo antico lasciò in eredità al Medioevo un numero di p. artisticamente lavorate molto superiore all'esigua quantità degli esemplari oggi superstiti. Si doveva trattare di battenti [...] Hilāl al-Ṣābi᾽, Tuḥfat al-umarā' fī ta'rīkh al-wuzarā', Beirut-Leiden 1904, p. 101.
Letteratura critica. - A.H. Christie, Fatimid Wood-Carvings in the Victoria and Albert Museum, BurlM 46, 1925, pp. 184-187; M.S. Dimand, An Arabic Woodcarving of the ...
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Glittica
MMarina Di Berardo
Produzione specifica nella configurazione esecutiva e nella referenzialità stilistico-tematica, la glittica federiciana emerge nel panorama delle arti suntuarie dell'Italia [...] ‒ l'ipotesi (Guastella, 1995) di riferire alla Sicilia di età normanno-sveva, nella crisi della committenza del califfato fatimide, anche lo sviluppo di produzioni ‒ come per esempio teche, lavori di sfaccettatura o vasi ‒ in cristallo di rocca ...
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fatimita
agg. (pl. m. -i). – Dei Fatìmidi, dinastia musulmana che regnò su gran parte dell’Africa settentr., dell’Egitto e della Siria nei sec. 10°-12°, dando grande impulso all’arte e alle scienze: la potenza f.; l’arte, la civiltà fatimita.
-ide1
-ide1. – 1. Suffisso frequente nella terminologia chimica, con cui sono formati nomi di composti organici o, meno spesso, inorganici di natura diversa (come amide, glicoside, anidride, ecc.). La pronuncia è per lo più piana, come negli...