Dinastia musulmana sciita, che dominò su gran parte dell'Africa settentr., dell'Egitto e della Siria, dal sec. 10º al 12º. Sorse in Tunisia per opera di un emissario del movimento ismailita, ‛Ubaidallāh, [...] metà del sec. 10º, la dinastia conquistò l'Egitto e vi si trasferì, lasciando la Tunisia ai vassalli ziriti. L'apogeo della potenza fatimida in Egitto sta tra la fine del 10º e la prima metà dell'11º sec., quando, conquistata la Palestina e la Siria ...
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Visir d'Egitto (m. 1169) sotto gli ultimi Fatimidi. A lui si deve la chiamata in Egitto da Damasco di Shirūkh e di suo nipote Ṣalāḥ ad-dīn (Saladino), che doveva soppiantare i Fatimidi, fondando la nuova [...] dinastia ayyubita. S. stesso fu fatto uccidere da Saladino ...
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Fondatore (sec. 10º) della dinastia musulmana sciita dei Fatimidi. Regnò (909-34) sull'Africa settentrionale, dalla Libia al Marocco escluso, e fondò presso Tunisi la sua capitale al-Mahdiyya. ...
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Generale musulmano (m. 992), di origine siciliana. Entrato al servizio dei califfi Fatimidi, compì per essi nel 969 la conquista dell'Egitto, ove fondò il moderno Cairo. ...
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Dinastia di emiri musulmani di Sicilia, discendente dalla tribù dei Kalb, nominalmente dipendente dai Fatimidi d'Egitto; di fatto autonoma, resse da Palermo la Sicilia musulmana nell'epoca della sua maggior [...] floridezza (948-1040) ...
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Dinastia araba sciita fondata nello Yemen da ῾Alī ibn Muḥammad aṣ-Ṣulaiḥī. I S., nominalmente vassalli dei Fatimidi, regnarono fra il sec. 11º e il 12º con capitale Ṣan῾ā'. ...
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Dinastia musulmana berbera, che regnò sulla Tunisia e parte dell'Algeria nei secc. 10º-12º d. C. Dapprima luogotenenti dei Fatimidi, quando questi ultimi passarono in Egitto, gli Z. si resero autonomi [...] e ripudiarono la fede sciita; in questo modo attirarono l'invasione devastatrice hilaliana (1052). Verso la metà del sec. 12º, lo stato zirita fu incorporato nell'Impero almohade. Un ramo collaterale della ...
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Il maggior principe della dinastia berbera degli Ziriti, che regnò sulla Tunisia dal 1016 al 1062. Per aver ripudiato il vassallaggio dei Fatimidi d'Egitto, attirò nel 1052 su tutta l'Africa settentrionale [...] l'invasione dei Benī Ḥilāl e Benī Sulaim ...
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Letterato e poeta arabo (n. nello Yemen - m. Il Cairo 1174), fatto uccidere da Saladino, per aver preso parte a una congiura di restaurazione dei Fatimidi. La sua opera comprende scritti storico-letterarî, [...] poetici e antologici, e ha importanza sia per lo Yemen sia per l'Egitto ...
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Missionario e propagandista delle dottrine eretiche musulmane degli Sciiti (m. 911), che propagò nell'Africa settentrionale; contribuì al sorgere e al trionfo del movimento dei Fatimidi; ma quello stesso [...] fatimida al-Mahdī, che egli aveva fatto riconoscere sovrano, lo fece uccidere. ...
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fatimita
agg. (pl. m. -i). – Dei Fatìmidi, dinastia musulmana che regnò su gran parte dell’Africa settentr., dell’Egitto e della Siria nei sec. 10°-12°, dando grande impulso all’arte e alle scienze: la potenza f.; l’arte, la civiltà fatimita.
-ide1
-ide1. – 1. Suffisso frequente nella terminologia chimica, con cui sono formati nomi di composti organici o, meno spesso, inorganici di natura diversa (come amide, glicoside, anidride, ecc.). La pronuncia è per lo più piana, come negli...