Moschea e scuola superiore di studi musulmani del Cairo. Fondata come luogo di culto nel 970 dal generale fatimida Giawhar, cominciò presto a servire da luogo d’istruzione per le discipline religiose e [...] giuridiche, comprese le scienze sussidiarie (grammatica, retorica, aritmetica ecc.), ed è tuttora il maggior centro di studi teologici e giuridici del mondo islamico. Dopo essere stata a lungo esente da ...
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Missionario e propagandista delle dottrine eretiche musulmane degli Sciiti (m. 911), che propagò nell'Africa settentrionale; contribuì al sorgere e al trionfo del movimento dei Fatimidi; ma quello stesso [...] fatimida al-Mahdī, che egli aveva fatto riconoscere sovrano, lo fece uccidere. ...
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Eresiarca musulmano (m. 1124 d. C.) di origine persiana. Adepto e propagandista, dopo un viaggio in Egitto, delle dottrine degli ismailiti, fondò in Persia una potente organizzazione politico-religiosa [...] diretta al trionfo di tali dottrine e alla lotta contro i sovrani musulmani ortodossi, in nome del pretendente fatimida d'Egitto. Impadronitosi (1090) della fortezza di Alamūt nella Persia occidentale, diresse di lì l'azione terroristica dei suoi ...
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fatimita
agg. (pl. m. -i). – Dei Fatìmidi, dinastia musulmana che regnò su gran parte dell’Africa settentr., dell’Egitto e della Siria nei sec. 10°-12°, dando grande impulso all’arte e alle scienze: la potenza f.; l’arte, la civiltà fatimita.
-ide1
-ide1. – 1. Suffisso frequente nella terminologia chimica, con cui sono formati nomi di composti organici o, meno spesso, inorganici di natura diversa (come amide, glicoside, anidride, ecc.). La pronuncia è per lo più piana, come negli...