Nome di cinque sovrani omayyadi della Spagna.
1. ‛Abd ar-Raḥmān I, figlio di un figlio del califfo omayyade Hishām, fu il solo Omayyade sfuggito alla strage della famiglia per opera di Abū'l-‛Abbās nel [...] in quinto grado del precedente e 8° emiro di Cordova, si proclamò califfo, probabilmente spinto dall'esempio del califfato fāṭimida (v. califfato; faṭimidi). Durante il suo lunghissimo regno (300-350 ègira = 912-961 d. C.) assicurò la pace e la ...
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Capitale del regno d'Egitto. Si trova a 30°4′ lat. N. e a 31°17′ long. E. di Greenwich; a 20 km. circa a sud della punta del Delta, nella zona in cui la catena montagnosa del Mokattam (al-Muqattam) s'avvicina [...] sec. X, cioè quello orientale più grande e quello occidentale più piccolo, non esiste più traccia. Delle moschee erette dai Fātimidi invece rimangono in piedi le più importanti: la moschea di al-Azhar (inaugurata il 30 ottobre 971), più tardi anche ...
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MOROSINI, Domenico
Giorgio Ravegnani
– Figlio di Pietro o, secondo altri, di Francesco, apparteneva al ramo della famiglia che aveva sullo stemma una banda azzurra su fondo d’oro. Se ne ignora la data [...] consistenti vantaggi commerciali: l’operazione prese avvio il 15 febbraio 1124 con l’assedio della città, appartenente al califfato fatimida, che capitolò il 7 luglio dello stesso anno. Al rientro in patria, nella seconda metà del 1124, i veneziani ...
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Il nome di Egitto, con cui già i Greci e i Romani designarono la regione del Basso Nilo, e che è divenuta la denominazione comune del paese, è tratto da quello dell'antica città di Menfi, reso in babilonese [...] politica si univano accessi di follia sanguinaria, rappresenta, in forma di esagerazione patologica, i pregi e i difetti del governo fāṭimida.
A contrastare, del resto, l'espansione di questo era sorta in Asia, fin dalla metà del sec. XI, la potenza ...
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Alessandria d’Egitto (arabo al-Iskandariyya) Metropoli del mondo antico, oggi la seconda città del moderno Egitto (5.000.000 ab. nel 2006), capoluogo dell’omonimo governatorato (2679 km2). Sorge a una [...] Spagna. Nel 1166 la città fu assediata da Amalrico re di Gerusalemme, appoggiato da una flotta pisana e dal visir fatimida Shāwar, contro una guarnigione sira comandata da Saladino. La decadenza si accentuò sotto i Mamelucchi e i Turchi, che usarono ...
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L'Algeria è il settore medio dell'Atlante, di cui la Tunisia rappresenta il settore orientale e il Marocco il settore occidentale. Quindi i caratteri generali della sua struttura fisica si troveranno sotto [...] paese ha di più caratteristico.
Non si deve dimenticare che una tribù di Cabili, quella dei Ketāmah, fondò la dinastia Fāṭimida, e che sotto i Fāṭimidi e sotto gli emiri Ṣanhāgiah, dal sec. X al XII, i Cabili dominarono tutto il Maghreb ad E. della ...
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ṢAN'Ā' (A. T., 91)
Elio MIGLIORINI
Michelangelo GUIDI
Mario GIORDANI
' Capitale del regno yemenita, centro culturale, economico e politico del paese, posta al centro d'un vasto altipiano (largo 20 [...] mentre a Zabīd agli Ziyādidi succedevano i Nagiāḥidi (412-455 eg.; 1021-1158 d. C.), dal consolidarsi dell'impero dei Fāṭimidi, dallo schierarsi di molti Carmati sotto di essi, nacque il breve potere dei Ṣulaiḥidi, per opera del Dā‛ī o propagandista ...
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PIETRE DURE
Filippo Rossi
. Quasi in ogni epoca della storia dell'arte e presso ogni civiltà le pietre dure ebbero, accanto alle materie più consuete, un impiego variamente frequente a seconda della [...] musulmana, che specialmente intorno al Mille ebbe una larga produzione di vasi in quelle materie, specialmente nell'Egitto fatimida, e le adoperò anche come elemento di decorazione architettonica negli edifici moreschi di Spagna. Dell'arte cinese del ...
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Ingegneria
GGiovanni Coppola
Nel periodo svevo, il pensiero scientifico presenta una singolare koinè culturale determinata dall'intenso e continuo interscambio tra le più lontane scuole, alla cui qualificazione [...] -normanna di Sicilia: ne sono un esempio i qanāt, fitta rete di condotte sotterranee, i riyād palaziali del periodo aglabita, fatimida e kalbita (secc. IX-XI), e i sistemi idraulici delle residenze normanne della Cuba e della Zisa.
La presenza di ...
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MESSINA
F. Campagna Cicala
(gr. Ζάγϰλη, Μεσσήνη; lat. Mesana)
Città della Sicilia nordorientale, capoluogo di provincia, posta sulla costa occidentale dello stretto che proprio da essa prende il nome.
Architettura [...] di rocca (Tesoro del Duomo) ritenuto di epoca fatimide (Accascina, 1965; Scerrato, 1979; Ciolino, 1995), l'Archimandrita, Athinai 1964; M. Accascina, Un cristallo di epoca fatimida nel tesoro del Duomo di Messina, Atti dell'Accademia Peloritana dei ...
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fatimita
agg. (pl. m. -i). – Dei Fatìmidi, dinastia musulmana che regnò su gran parte dell’Africa settentr., dell’Egitto e della Siria nei sec. 10°-12°, dando grande impulso all’arte e alle scienze: la potenza f.; l’arte, la civiltà fatimita.
-ide1
-ide1. – 1. Suffisso frequente nella terminologia chimica, con cui sono formati nomi di composti organici o, meno spesso, inorganici di natura diversa (come amide, glicoside, anidride, ecc.). La pronuncia è per lo più piana, come negli...