Missionario e propagandista delle dottrine eretiche musulmane degli Sciiti (m. 911), che propagò nell'Africa settentrionale; contribuì al sorgere e al trionfo del movimento dei Fatimidi; ma quello stesso [...] fatimida al-Mahdī, che egli aveva fatto riconoscere sovrano, lo fece uccidere. ...
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´nus Astronomo arabo d'Egitto (m. 1009). La sua grande opera d'astronomia, giunta a noi solo parzialmente, è intitolata az-Zīǵ al-ḥākimī ("Le tavole astronomiche hakimite"), dal nome del califfo fatimida [...] al-Ḥākim cui è dedicata ...
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Medico ebreo (Egitto 850 circa - Tunisi 932 o 941), considerato uno dei capiscuola della medicina araba; ebbe fama di insigne oculista. Visse alla corte degli Aghlabiti di Qairawān, e poi del primo califfo [...] fatimida ῾Ubaidallāh al-Mahdī (909-34). Scrisse in arabo numerose opere di medicina generale, che furono molto diffuse fino alla fine del Rinascimento. Notevoli anche i suoi interessi filosofici testimoniati da varie opere nelle quali sostenne una ...
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Eresiarca musulmano (m. 1124 d. C.) di origine persiana. Adepto e propagandista, dopo un viaggio in Egitto, delle dottrine degli ismailiti, fondò in Persia una potente organizzazione politico-religiosa [...] diretta al trionfo di tali dottrine e alla lotta contro i sovrani musulmani ortodossi, in nome del pretendente fatimida d'Egitto. Impadronitosi (1090) della fortezza di Alamūt nella Persia occidentale, diresse di lì l'azione terroristica dei suoi ...
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Dinastia musulmana sciita, che dominò su gran parte dell'Africa settentr., dell'Egitto e della Siria, dal sec. 10º al 12º. Sorse in Tunisia per opera di un emissario del movimento ismailita, ‛Ubaidallāh, [...] metà del sec. 10º, la dinastia conquistò l'Egitto e vi si trasferì, lasciando la Tunisia ai vassalli ziriti. L'apogeo della potenza fatimida in Egitto sta tra la fine del 10º e la prima metà dell'11º sec., quando, conquistata la Palestina e la Siria ...
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SALADINO
Francesco Gabrieli
. Forma italianizzata del laqab o soprannome onorifico arabo Ṣalāḥ ad-dīn ("integrità della religione"), sotto la quale (con lievi varianti finali, lat. Saladinus, fr. Saladin) [...] 'Egitto e la Palestina e la Siria. Nel 567/1171 egli dava poi il colpo di grazia all'ultima parvenza del califfato fāṭimida d'Egitto facendo pronunziare la khuṭbah del venerdì al nome del califfo ortodosso ‛abbāside di Baghdād, e, con la morte subito ...
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al-Sigistani (o al-Sigi), Abu Yaqub Ishaq ibn Ahmad
al-Siǧistānī
(o al-Siǧī), Abū Ya‛qūb Isḥāq ibn Aḥmad Pensatore ismailita persiano (m. 971). Fu esponente della da‛wa («missione» o «propaganda») ismailita, [...] composto le opere rimasteci, sarebbe morto martire. Pur mescolandola a un messaggio ideologico (ismailita e poi in partic. fatimida), nelle sue opere (come il Kashf al-mahǧūb, perduto nell’originale arabo e giuntoci in versione persiana) professa ...
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Storico arabo musulmano, morto al Cairo nell'845 eg. (1442 d. C.).
La sua opera principale è una grande e preziosa descrizione topografica dell'Egitto, preceduta da una lunga introduzione storico-geografica [...] istituto, Cairo 1895-1920), ma essa rimase incompiuta.
al-M. scrisse numerose altre opere, tra cui una storia del periodo fāṭimida (edita a Tubinga nel 1908), e una storia degli Ayyūbidi e dei Mamelucchi, tradotta per la parte che concerne i primi ...
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DONNOLO, Shabbĕtay Bar Abrāhām
Gianfranco Fiaccadori
Medico e uomo di scienza ebreo, figlio di Abrāhām, nato ad Oria, oggi in provincia di Brindisi, nel 913 o poco dopo. I principali dati della sua [...] sua giovinezza.
Il 4 luglio 925 l'emiro Gia‛fār ibn ‛Ubayd conquistò Oria, togliendola ai Bizantini in nome del califfò fatimida ‛Ubayd Allāh al-Mahdī. D., a quell'epoca dodicenne, fu catturato dai Saraceni: fra i dieci "dottori" e gli altri pii ...
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. Dinastia islamica che dominò l'Egitto, la Siria, la Mesopotamia e l'Arabia meridionale nella seconda metà del secolo XII e nella prima del XIII. Il suo nome risale ad Ayyūb (forma araba del nome biblico [...] militari, con processo analogo a quello che aveva tolto il governo di mano ai califfi ‛abbāsidi (v. ‛abbāsidi e arabi: Storia) e fāṭimidi. Ad aṣ-Ṣāliḥ figlio di al-Kāmil, che aveva tolto il trono al fratello al-‛Ādil II successe nel 647 èg., 1240, il ...
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fatimita
agg. (pl. m. -i). – Dei Fatìmidi, dinastia musulmana che regnò su gran parte dell’Africa settentr., dell’Egitto e della Siria nei sec. 10°-12°, dando grande impulso all’arte e alle scienze: la potenza f.; l’arte, la civiltà fatimita.
-ide1
-ide1. – 1. Suffisso frequente nella terminologia chimica, con cui sono formati nomi di composti organici o, meno spesso, inorganici di natura diversa (come amide, glicoside, anidride, ecc.). La pronuncia è per lo più piana, come negli...