non metallo
nón metallo [locuz. s.m.] [CHF] Elemento che non possa essere qualificato come metallo in quanto dotato di proprietà chimiche e fisiche assai diverse e in qualche caso antitetiche rispetto [...] (azoto, idrogeno, ossigeno) o facilmente (cloro), liquidi molto volatili (bromo), solidi a basso punto di fusione (fosforo, iodio, zolfo) o, invece, difficilmente fusibili (come il carbonio). Nel passato i n. erano chiamati metalloidi, mentre ...
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VITAMINE (XXXV, p. 462; App. II, 11, p. 1116)
Noris SILIPRANDI
Generalità. - Le più recenti conoscenze sulle v. ne hanno reso la definizione più concisa e significativa: "catalizzatori esogeni necessarî [...] molecola della B12 contiene il 5,6-dimetilbenzimidazolo, legato a una molecola di ribosio-3-fosfato, il cui radicale fosforico è legato, con legame anidridico, ad una molecola di aminopropanolo, legata a sua volta con legame carboamidico al radicale ...
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La chimica come corpo di scienza è relativamente recente, ma è antica come arte. Nell'antichità la chimica si riduceva a una tecnica più o meno rudimentale disseminata in tutte le arti. Fra le antiche [...] studio della combustione, facendo uso largo e sistematico della bilancia. Poté così dimostrare che bruciando, p. es., lo zolfo e il fosforo non si ha perdita ma aumento di peso dovuto alle combinazioni di queste sostanze con una parte dell'aria e che ...
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Famiglia di vetrai tedeschi, attivi nei secc. 15º-18º, il cui membro più famoso è Johann von Löwenstern (Hutten, Rendsburg, 1630 circa - Dreissighuten, Pärnu, Estonia, 1703), noto anche per le sue ricerche [...] e quello di un suo ossido, precipitazione quantitativa dell'argento in soluzione, ecc.); si attribuì il merito (1676) della scoperta del fosforo, ma risultò che il campione di tale elemento gli era stato dato da G. Brandt che lo aveva isolato sette ...
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POLIACIDI
Vincenzo CAGLIOTI
. Con questo nome vengono indicati alcuni acidi ossigenati che hanno un anione complesso costituito da più di una molecola o di un radicale acido. Se gli anioni sono costituiti [...] 7, per i ferrimolibdati: 6 × 2 − 3 − 9 e così via.
Ai complessi degli acidi molibdico e volframico con gli acidi fosforico, silicico o con lo zirconio e il torio o con l'acqua, spetterebbero così le formule:
Questi ultimi vengono chiamati comunemente ...
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WURTZ, Charles-Adolphe
Alfredo Quartaroli
Chimico, nato a Strasburgo il 26 novembre 1817, morto a Parigi il 19 maggio 1884. Si laureò in medicina nel 1843, ma poi si dedicò alla chimica che studiò con [...] chimica generale s'occupò delle densità di vapore anomale, ed in quello della chimica inorganica degli acidi del fosforo e dell'ossicloruro di fosforo. Specialmente vasta è l'opera di W. nel campo della chimica organica. I suoi lavori sulle ammine ...
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Biochimico, nato a Czernowitz, Austria (oggi Černovtsy, Ucraina), l'11 agosto 1905. Si laureò in chimica all'università di Vienna nel 1928, lavorò poi presso vari laboratori stranieri, tra cui il Laboratoire [...] tromboplastina nella coagulazione del sangue) ed è stato uno tra i primi a utilizzare l'isotopo radioattivo del fosforo negli studi sulla sintesi dei composti organici. Ha recato contributi fondamentali alla conoscenza della struttura degli acidi ...
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PISATI, Giuseppe. –
N
Andrea Cantile
acque a Pavia il 4 giugno 1842 da famiglia di modeste condizioni.
All’età di diciassette anni si arruolò e partecipò alla campagna d'Italia del 1859. Compiuti gli [...] misura del peso specifico e della dilatazione degli idrocarburi (benzina e cumene), dello zolfo fuso e del fosforo. Allo stesso periodo risalgono le sue ricerche sperimentali sull'elasticità e durezza dei metalli a diverse temperature, illustrate ...
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Gli elementi chimici unendosi fra di loro formano i corpi composti, nei quali non sono più riscontrabili le proprietà dei singoli componenti. L'affinità chimica che tiene uniti gli elementi a formare composti [...] di energia, con vivace produzione di calore (così, ad es., si comportano in molti casi il fluoro, il cloro, il bromo, il fosforo, ecc.). Si passa poi a una numerosa classe di elementi che nelle ordinarie condizioni non si combinano fra loro o almeno ...
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Chimico tedesco (Pulsnitz 1851 - Dresda 1916); fu allievo di R. Bunsen e prof. al politecnico di Dresda. Si interessò prevalentemente di problemi concernenti l'analisi dei gas, da lui portata ad alto grado [...] ) del punto di fusione di sostanze altofondenti. Introdusse inoltre innovazioni tecnologiche su diversi processi industriali (produzione di fosforo, soda, zinco, ecc.) e compì studî pioneristici sulla conservazione degli alimenti (carne, latte) e sui ...
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fosforo
fòsforo s. m. [dal gr. ϕωσϕόρος «portatore di luce», comp. di ϕῶς «luce» e -ϕόρος «-foro»]. – 1. Elemento chimico, di simbolo P, numero atomico 15, peso atomico 30,98, mai libero in natura ma abbondante nei fosfati minerali. Viene...
fosforo
fosfòro s. m. [dal gr. ϕωσϕόρος; l’accentazione è piana, alla greca, per differenziare questa dalla voce prec.]. – Denominazione generica di sostanze che danno luogo a fenomeni di luminescenza in conseguenza di una opportuna eccitazione,...