Pittore (Firenze 1425 - ivi 1499). Muovendo dall'arte di Domenico Veneziano, dell'Angelico, di Andrea del Castagno, insistè particolarmente sulle cadenze ritmiche della linea e sulla qualità luminosa del [...] colore, sia nelle figure sia nei nitidi paesaggi. Sue opere principali sono, a Firenze, la pala d'altare Madonna e santi (1454 circa) e l'Annunciazione agli Uffizi, l'affresco della Natività (1461-1462) nell'atrio dell'Annunziata, gli affreschi nella ...
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Pittore (Firenze 1577 - ivi 1621), figlio di Alessandro, del quale prese anche il soprannome. Si discostò presto dal manierismo del padre per avvicinarsi, attraverso G. Pagani e L. Cigoli, all'eclettismo [...] amante Mazzafirra. Tra le altre sue opere: il soffitto della chiesa dei Cavalieri a Pisa (1604); la Madonna del Rosario (Pistoia, s. Domenico, 1608 circa); L' Ospitalità di s. Giuliano (Pitti); Michelangelo poeta (Gall. di casa Buonarroti, Firenze). ...
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Pittore (Pitigliano 1702 - Firenze 1788); allievo a Firenze di P. Anesi, a Roma studiò i paesaggi del Lorenese e di A. Locatelli e le vedute di G. P. Pannini, a Venezia (iscritto alla Fraglia dei pittori, [...] 1736) risentì di M. Ricci. Lavorò a Bergamo (1736, 1747, 1748, 1751) e nel 1752 si recò a Londra, quindi ritornò a Venezia (1763), dopo aver visitato anche Parigi, la Germania, i Paesi Bassi. I suoi paesaggi, ...
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Architetto fiorentino (Firenze 1571 - ivi 1635). Allievo del padre, Alfonso, e di B. Buontalenti, artista versatile (scenografo, incisore) e anche matematico, per la sua posizione ufficiale alla corte [...] di S. Maria Nuova, ampliò palazzo Pitti e il Poggio Imperiale, attenendosi alla tradizione cinquecentesca. Suo figlio Alfonso II (Firenze 1600 circa - ivi 1656) ne continuò l'opera a palazzo Pitti, nel giardino di Boboli e al Poggio Imperiale; fu ...
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Pittore (Firenze 1578 - ivi 1650); allievo di G. Pagani (fino al 1605), poi del Passignano, che seguì a Roma, risentì inoltre del Cigoli. Artista dalla facile vena decorativa, fu assai attivo a Firenze [...] (lunette nel chiostro della Ss. Annunziata, 1614-18; decorazioni in palazzo Pitti, 1622, nella villa di Poggio Imperiale, 1622-23, nel casino di S. Marco, 1622-23; tra i dipinti, Trionfo di David, 1620, ...
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Scultore (Firenze 1393 - Verona 1435), figlio di Niccolò. Operò quasi sempre a Venezia dove approfondì le soluzioni già avanzate dal padre. Vi appare al seguito di questo già nel 1416; fece poi un breve [...] soggiorno a Firenze (tomba di Onofrio Strozzi in S. Trinita; Annunciazione per Orsammichele, 1420 circa). A Venezia lavorò dapprima in S. Marco (statue della facciata; doccioni verso S. Basso, ecc.); poi in Palazzo Ducale, ove gli è stato attribuito ...
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Pittore (Livorno 1866 - Firenze 1943). Allievo di G. Fattori, dopo un esordio macchiaiolo, si accostò alle soluzioni neoimpressioniste sviluppando, accanto ai paesaggi, tematiche d'ispirazione sociale [...] e d'intonazione simbolista (Marina Ligure, 1891, Firenze, coll. A. Nomellini; Gente Nuova, 1909, Genova, Gall. d'arte moderna). In stretto contatto con G. Puccini, L. Viani, G. Pascoli e G. Chini, nel 1907 fondò la società Giovane Etruria e collaborò ...
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Pittore (Firenze 1622 - Roma 1717). Allievo a Firenze di G. Bilivert, lavorò prevalentemente a Roma. Membro dell'Accademia di S. Luca e della Congregazione dei Virtuosi, dipinse numerose pale d'altare [...] vicine, per l'equilibrio compositivo e per l'accurata definizione dei dettagli, ai modi di C. Maratta (Visitazione, 1659, S. Maria della Pace; Morte della Vergine, 1668, S. Maria del Popolo; Madonna del ...
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Pittore (Firenze 1494 - ivi 1557). Forse allievo del Perugino, influenzato poi da Andrea del Sarto, nonché dal Pontormo e dal Vasari, è una caratteristica figura di artista-artigiano del manierismo fiorentino. [...] Nel 1546-53 fece i cartoni per due serie di 4 arazzi, eseguiti da J. Rost (Firenze, Uffizi), che sono la sua unica opera datata. Intorno ad alcune opere certe (tavolette per cassoni nuziali: Storia di Giuseppe, Roma, Gall. Borghese e Londra, National ...
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Pittore e incisore (Firenze 1555 - Roma 1630). Si formò a Firenze con Santi di Tito e poi con G. Stradano (col quale collaborò in Palazzo Vecchio sotto la direzione di G. Vasari), che esercitò su T. un'influenza [...] determinante. Verso il 1575 si stabilì a Roma, dove si specializzò in affreschi di carattere decorativo lasciandone piacevoli esempî in edifici religiosi (S. Giovanni dei Fiorentini, S. Stefano Rotondo, ...
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fiorentino
agg. e s. m. [lat. Florentīnus, agg. di Florentia «Firenze»; cfr. la forma latineggiante Fiorenza del nome della città, frequente nell’uso poet. (anche in Dante) e in quello dialettale di varie parti d’Italia]. – 1. agg. Di Firenze,...
schleiniana, m. -o agg. e s. f. e m. Che, chi fa riferimento a Elly Schlein, la sostiene, ne condivide la linea politica. ◆ Siamo un’onda, non una corrente nuova. Non ci saranno mai gli schleiniani. (Elly Schlein, citazione pubblicata in Lasvolta.it,...