Erudito (Siena 1813 - Firenze 1895), fratello di Carlo. Accademico (1856) della Crusca (di cui fu arciconsolo dal 1883), secondo direttore dell'Archivio di stato di Firenze (1858) e soprintendente agli [...] archivî toscani (1889-91). Pubblicò edizioni di classici italiani (Cecchi, Varchi, Cennini, Machiavelli, cronache senesi, ecc.): Documenti sulla storia dell'arte senese (1854-56), Discorsi sulla storia ...
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Pittore e poeta (Firenze 1604 circa - ivi 1646). Studiò presso il Passignano, G. Bilivert e M. Rosselli, e con Giovanni da S. Giovanni; lavorò a Roma all'affresco della Notte nel Casino di palazzo Pallavicini-Rospigliosi. [...] A Firenze si rese noto con numerose opere di soggetto mitologico (Ila e le ninfe, palazzo Pitti, ecc.) e religioso, che ottennero grande successo specialmente per la delicatezza con cui vi seppe trattare il nudo femminile, prediligendo suggestivi ...
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Letterata (Firenze 1785 - ivi 1859); nel 1802 sposò il conte Francesco Malvezzi di Bologna; le sue traduzioni di Cicerone (Repubblica, 1836, lodata da Leopardi, che si era invaghito della M. C. durante [...] a Bologna; Lucullo o sia il secondo dei primi due libri accademici, 1836) e del Riccio rapito di A. Pope (1822) hanno notevoli pregi; scarso valore ha invece il poemetto La cacciata del tiranno Gualtieri accaduta in Firenze nel 1343 (1827-32). ...
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Erudito, letterato e bibliofilo (Firenze 1635 - ivi 1676). Dal 1654 accademico della Crusca, di cui collaborò al Vocabolario; dal 1661 canonico del duomo di Firenze. Morì suicida in un accesso di follia. [...] Orazioni, cicalate, scherzi rimati, scritture erudite, ecc. restano a confermare la fama di spirito bizzarro e di scrittore brillante di cui godette ai suoi tempi. Cfr. di lui soprattutto la Cicalata in ...
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Letterato (Firenze 1499 - ivi 1585). Aderente alla parte repubblicana, non fu accetto ai Medici rientrati a Firenze, sicché dal 1530 al 1532 si ritirò in una sua villa a S. Casciano. Nel 1538 fu però nominato [...] da Cosimo lettore nello Studio, ufficio che esercitò sino al 1583. Fu eccellente insegnante; curò edizioni e commenti di molti scrittori greci e latini. Scrisse inoltre orazioni, epistole, poesie in latino: ...
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Scrittore (Sebenico 1802 - Firenze 1874). Nato in una famiglia di commercianti italiani, compiuti i primi studî nel seminario di Spalato, nel 1817 si trasferì per gli studî di legge a Padova, dove conobbe [...] , che lo assistette nella sua incipiente cecità. Solo nel 1854 tornò in Italia, stabilendosi a Torino e poi a Firenze (1859), dove morì. Figura tra le più significative e controverse dell'intellettualità cattolica italiana dell'Ottocento, diede prova ...
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Scrittore (Scarperia, Firenze, 1893 - Firenze 1975). Fondò nel 1923, con P. Bargellini e C. Betocchi, il Calendario dei pensieri e delle pratiche solari e collaborò al Frontespizio. La sua opera narrativa [...] ha talora felicemente adibito a un intimismo di ispirazione cattolica la nativa ed elementare facondia. Della sua vasta produzione, si ricordano le Favole (1933; rifuse e accresciute in Il seme della saggezza, ...
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Letterato e scienziato (Firenze 1619 - ivi 1676). Discepolo di Galileo, tenne a Firenze la cattedra di greco e latino; membro e, dal 1663, segretario dell'Accademia della Crusca, lavorò alacremente alla [...] 3a ed. del Vocabolario. Lasciò numerosi scritti linguistici e scientifici: tra i primi, un Etimologico toscano e le Prose fiorentine (1661); tra i secondi, scritti sopra Saturno, sulla cicloide, sull'invenzione ...
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Filologo italiano (Pinerolo 1879 - Firenze 1953), prof. di letteratura greca nell'università di Palermo (1922) e di filologia classica in quella di Firenze (1925-50). Accademico d'Italia. Dopo importanti [...] studî su Empedocle (1916) e su Epicuro (1920), si dedicò allo studio dell'evoluzione del pensiero aristotelico attraverso una serie di saggi e studî, raccolti poi nell'opera L'Aristotele perduto e la formazione ...
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Letterato e uomo politico (Firenze 1482 - ivi 1549), fratello di Filippo. Fu dei Priori nel 1521, aderì alla Repubblica nel 1527 e fu tra i firmatarî della capitolazione di Firenze nel 1530. Discepolo [...] del Fonzio, fu amico di I. Nardi, D. Giannotti e N. Machiavelli, che gli dedicò L'arte della guerra. Compose la Commedia in versi (1512 circa), in metri varî, La Pisana (o La Nutrice) e La Violante, in ...
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fiorentino
agg. e s. m. [lat. Florentīnus, agg. di Florentia «Firenze»; cfr. la forma latineggiante Fiorenza del nome della città, frequente nell’uso poet. (anche in Dante) e in quello dialettale di varie parti d’Italia]. – 1. agg. Di Firenze,...
schleiniana, m. -o agg. e s. f. e m. Che, chi fa riferimento a Elly Schlein, la sostiene, ne condivide la linea politica. ◆ Siamo un’onda, non una corrente nuova. Non ci saranno mai gli schleiniani. (Elly Schlein, citazione pubblicata in Lasvolta.it,...