Umanista (Stignano, Buggiano, 1331 - Firenze 1406). Visse in un primo tempo a Bologna, dove il padre si era rifugiato esule, e che i S. lasciarono poi nel 1351. Studiò retorica e notariato. Per più di [...] di quello di Lucca. Dal 1374 fu cancelliere della Signoria fiorentina; assertore della "libertà fiorentina", proseguì a Firenze l'impulso petrarchesco e attraverso le lettere (14 libri) si fece veicolo e promotore della rinascente cultura umanistica ...
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Classicista italiano (Bisaccia 1925 - Firenze 2024); prof. univ. dal 1956 al 2000, docente di letteratura latina nelle univ. di Firenze e Pisa, ha insegnato anche alla Scuola Normale di Pisa (1964-93). [...] Al centro delle sue ricerche è la storia sociale della fine del 1º sec. a. C., l'età della rivoluzione romana, cioè del passaggio dalla repubblica all'impero, e l'ideologia degli autori vissuti nell'epoca. ...
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Scrittore italiano (Firenze 1884 - Roma 1966). Collaboratore della Voce, critico letterario della Tribuna (1910-23), dove firmò anche con lo pseud. Il Tarlo, fu tra i fondatori della Ronda e collaborò [...] nella Storia della letteratura italiana, vol. IX, 1969, da lui diretta con N. Sapegno) le raccolte di scritti, tra editi e inediti: Aiuola di Francia (1969); Firenze (1969); Letteratura italiana del Novecento (2 voll., 1972); Taccuini (1976). ...
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Letterato (Firenze 1495 - Amboise 1556). Il carattere principale delle sue opere, piuttosto mediocri dal punto di vista stilistico, fu l'imitazione dei modelli classici nella lingua volgare. Dovette la [...] de' Medici, fuggì a Venezia e di lì in Francia (mentre due dei congiurati furono condannati a morte); tornò a Firenze nel 1527 dopo la cacciata dei Medici ed ebbe affidate missioni diplomatiche a Genova e in Francia. Dopo la restaurazione medicea e ...
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Poeta ebreo italiano (n. Firenze prima metà sec. 16º). Continuatore della maniera di Immanuel Romano, compose anche prose rimate o maqāmāt. ...
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Umanista (Firenze 1469 - ivi 1487), figlio di Ugolino. Precocissimo, scrisse i concettosi Disticha moralia, che ebbero grande diffusione nelle scuole. ...
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Assiriologo (Firenze 1857 - Roma 1942); di lui si hanno, oltre a varî articoli, una Crestomazia assira con paradigmi grammaticali (1887) e una Letteratura assira (1903). ...
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Scrittore italiano (Firenze 1881 - ivi 1956). P. fu parte viva del movimento letterario, filosofico e politico, che ai primi del Novecento promosse da Firenze lo svecchiamento della cultura e della vita [...] italiana. Tra i fondatori delle riviste Leonardo (1903) e Lacerba (1913), concepì la letteratura come «azione» e diede ai suoi scritti un tono oratorio e dissacrante. Tra le opere più note si ricordano: ...
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Poeta fiorentino (Firenze 1464 - ivi 1528), ostile ai Medici; compose sonetti nei modi burchielleschi e scrisse quattro canti carnascialeschi e una commedia spirituale (Conversione di s. Maria Maddalena). ...
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Poetessa (Teramo 1825 - Firenze 1888). Improvvisatrice famosa, percorse tutta l'Italia dando "accademie" di poesia improvvisa, spesso animata da caldi spiriti nazionali (Poesie, 2 voll., 1862). ...
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fiorentino
agg. e s. m. [lat. Florentīnus, agg. di Florentia «Firenze»; cfr. la forma latineggiante Fiorenza del nome della città, frequente nell’uso poet. (anche in Dante) e in quello dialettale di varie parti d’Italia]. – 1. agg. Di Firenze,...
schleiniana, m. -o agg. e s. f. e m. Che, chi fa riferimento a Elly Schlein, la sostiene, ne condivide la linea politica. ◆ Siamo un’onda, non una corrente nuova. Non ci saranno mai gli schleiniani. (Elly Schlein, citazione pubblicata in Lasvolta.it,...