La parte di uno scritto e, più spesso, di un’opera scenica, narrativa, o di un film, in cui sono introdotti a parlare due o più personaggi.
Letteratura
Prescindendo dalle opere sceniche, dove è nel suo [...] italiana. La fortuna del genere prosegue nel 18° sec. in Italia (F. Galiani) e fuori, specie in Francia (Fénelon, Fontenelle, Montesquieu, Voltaire), e nel 19° sec. (Operette morali di G. Leopardi, quasi tutte dialogiche), per declinare subito ...
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La prima età dell’uomo, compresa, in senso stretto, fra la nascita e l’uso completo della parola, ma di solito estesa sino a comprendere la fanciullezza. È suddivisa nei seguenti periodi: neonato (fino [...] Cenerentola ecc. Vicina al tradizionale romanzo d’avventura, ma con un forte impianto pedagogico è l’opera di F. de Fénelon Le avventure di Telemaco (1699). Nel secolo successivo, alla tendenza fiabesca reagì un indirizzo più aderente alla realtà, ma ...
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Letteratura
Sergio Pautasso
Guido Andrea Pautasso
È l'insieme della produzione in prosa e in poesia in una determinata lingua, in cui si riconoscono valori e intenti artistici. Legata, come tutti i [...] tempo, descritta sotto spoglie animalesche, il Roman de Renart, del 1288, anticipa le favole di J. La Fontaine e poi di F. Fénelon e di J.-P. Florian, dove gli animali incarnano vizi e virtù dell'uomo. La forma umana, nell'Ottocento, ritorna a essere ...
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«Star basso»: l’antropologia religiosa di Alessandro Manzoni
Pier Cesare Bori
Sommario: «Culto razionale» ▭ «Le parole della sapienza divina e i vani discorsi degli uomini» ▭ «La filosofia morale sarà... [...] del giansenista Pascal, tanto amato da Manzoni, che però appunto non lo segue nell’«abétissement» dell’umano. Cartesio e Fénelon attribuiscono invece un’importanza particolare a questo tema41. Si può pensare che questa idea abbia un ruolo importante ...
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LUSSO
Carlo Borghero
Alessandro Roncaglia
Storia del concetto
di Carlo Borghero
Antichità e Medioevo
Il lusso, inteso come spesa fatta per soddisfare un bisogno raffinato e che quindi eccede i consumi [...] P. Migne, Orateurs sacrés, vol. XIV, Paris 1845, pp. 528-529; vol. XXIV, Paris 1846, p. 449). Il quietista Fénelon dà una dimensione politica all'appello alla virtù evangelica della povertà denunciando l'effetto nocivo del lusso per la sopravvivenza ...
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Nazione, idea di
Francesco Tuccari
Nazione e idea di nazione
Nel corso degli ultimi due secoli la 'nazione' ha costituito un punto di riferimento fondamentale nei processi di formazione e di consolidamento [...] dello Stato territoriale. Alla nazione dinastica l'opposizione nobiliare e antiassolutistica - in particolare personaggi come Fénélon, Saint-Simon e Boulanvilliers - contrappose l'idea della nazione aristocratica, per la quale soltanto la ...
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mentore
mèntore s. m. [dal nome di un personaggio dell’Odissea e poi di Les aventures de Télémaque di F. Fénelon (1651-1715), che aiuta e consiglia Telemaco, figlio di Ulisse, durante l’assenza del padre]. – Fido consigliere, guida saggia...