Poeta drammatico e uomo politico francese, fratello di André, nato l'11 febbraio 1764 a Costantinopoli, morto a Parigi il 10 gennaio 1811. Diciassettenne appena, interruppe gli studî per entrare come cadetto [...] per la famosa invocazione: "des lois et non du sang", come furono sospese e proibite le rappresentazioni delle tragedie successive, Fénelon (1793) e Timoleon (1794). Oltre a questi ed altri numerosi lavori letterarî e politici, lo Ch. compose gl'inni ...
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Incisore, tipografo, editore (Saluzzo 1740 - Parma 1813). Apprese l'arte tipografica nella piccola officina del padre; poi (1758) si recò a Roma come compositore nella stamperia di Propaganda Fide, donde [...] (1784), l'Oratio dominica (in 155 lingue e con molti caratteri esotici, 1806), l'Iliade (1808), il Fénelon (1812). Come incisore esercitò subito una grande influenza sulla produzione delle fonderie (tuttora nelle "Officine Bodoni" di Verona ...
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MOUSNIER, Roland
Roberto ZAPPERI
Storico francese nato a Parigi il 7 settembre 1907. Maître de conférences di storia moderna all'Institut d'études politiques di Parigi, professore di storia alla facoltà [...] personnel de Louis XIV, in Ètudes d'histoire moderne et contemporaine; I (1947), pp 29-67; Les idées politiques de Fénelon, in XVIIème siècle. Bulletin de la société d'études du XVIIème siècle, 12-14 (1952); Quelques problèmes concernant la monarchie ...
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Cardinale, nato il 24 agosto 1644 a Turenne, morto a Roma il 2 marzo 1715. Figlio di Federico-Maurizio principe di Sedan, creato cardinale a 25 anni il 5 agosto 1669 da Clemente IX, il quale sperava così [...] luglio 1698, diventando sottodecano del sacro collegio. Nella questione del quietismo cercò, ma invano, di prevenire la condanna di Fénelon. Il 15 dicembre di quell'anno divenne vescovo di Ostia e decano. Richiamato in Francia da Luigi XIV, rifiutò ...
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SHINĀSĪ Ibrāhīm Efendī
Ettore Rossi
Letterato turco, uno dei più notevoli del periodo di rinnovamento del secolo XIX. Nacque nel 1826 a Costantinopoli; restò presto orfano del padre, ufficiale dell'esercito, [...] restò cinque anni; morì a Costantinopoli il 17 settembre 1871.
Tradusse dal francese in turco brani di Racine, Fénelon, La Fontaine e Lamartine, scrisse poesie con spirito nuovo e moderno (Dīwān, varie ristampe); si occupò di questioni linguistiche ...
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NEUKIRCH, Benjamin
Giuseppe Zamboni
Poeta nato il 27 marzo 1665 a Reinke in Slesia, morto il 15 agosto 1729 ad Ansbach. Svolse dal 1691 corsi di retorica e poetica a Francoforte sull'Oder; nel 1696 [...] scriverne più d'una. Più di tutta questa produzione, delle liriche religiose, e della faticosa versione del Télémaque del Fénelon in versi alessandrini (1727-39), valgono gli epigrammi politici e le satire mordaci, che colpiscono certe magagne della ...
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(gr. Τηλέμαχος, lat. Telemăchus) Personaggio d'origine poetica, secondo Omero unico figlio di Ulisse e di Penelope.
Durante la lunga assenza paterna si trova, giovinetto inerme, alle prese coi Proci che [...] , come prima presa di posizione del giovane figlio di Ulisse dinanzi alle multiformi esperienze della vita, fu ripreso da Fénelon nel suo romanzo Les aventures de Télémaque (1699), col proposito d'instillare ai lettori l'amore della giustizia e ...
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Scrittore francese (Parigi 1871 - ivi 1922). Figlio di Adrien, prof. universitario di medicina, e di Jeanne Weil, di ricca famiglia ebrea, donna sensibile e colta alla quale restò morbosamente legato, [...] in favore della tesi innocentista. Fu intimamente legato al musicista R. Hahn e allo scrittore R. de Montesquiou. Insieme a B. de Fénelon nel 1902 fece un viaggio in Belgio e in Olanda (l'unico altro viaggio fu quello con la madre a Venezia, nel 1900 ...
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MAINTENON, Françoise d'Aubigné, marchesa di
Walter MATURI
Giovanni CALO'
Nipote del poeta Agrippa d'Aubigné, figlia di Constant d'Aubigné, falso monetario, nacque nella prigione di Niort il 17 novembre [...] revoca dell'editto di Nantes fu però lei a muover guerra al quietismo, d'accordo con Bossuet, e a provocare la condanna di Fénelon e di Madame Guyon.
L'istituto di Saint-Cyr è in atto la pedagogia della M., quale si ritrova espressa nelle sue Lettres ...
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Nacque a Pondichéry (India) il 14 dicembre 1748; a 12 anni fu mandato in Francia a compiere la sua educazione. Fattosi prete, fu scelto a 25 anni dal Boisgelin, arcivescovo di Aix, per suo vicario generale; [...] entrò nel consiglio privato del re. Morì il 21 giugno 1824. Pubblicò nel 1808 a Versailles in tre volumi una Histoire de Fénelon, e nel 1814 a Parigi una Histoire de J. B. Bossuet, che furono più volte ristampate; nella seconda celebra e difende la ...
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mentore
mèntore s. m. [dal nome di un personaggio dell’Odissea e poi di Les aventures de Télémaque di F. Fénelon (1651-1715), che aiuta e consiglia Telemaco, figlio di Ulisse, durante l’assenza del padre]. – Fido consigliere, guida saggia...