glioblastoma
La forma più frequente di neoplasia primitiva cerebrale; rappresenta anche la forma più maligna di neoplasia astrocitaria. L’incidenza in Europa e in America Settentrionale è di ca. 3÷4 [...] , e il gliosarcoma, in cui alla componente maligna gliale se ne associa una di tipo mesenchimale, sarcomatoso.
Eziologia
L’eziologia del g. è sconosciuta. Non esistono a tutt’oggi (2010) studi che indichino l’azione di fattori ambientali ...
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antibiotico
Paolo Tucci
Sostanza prodotta da un microrganismo per attaccare e sopprimere la crescita di un altro microrganismo. Il termine comunemente identifica, anche se impropriamente, tutte le molecole [...] che riguarda il paziente è indispensabile valutare allergie, funzionalità epatica e renale e, per quel che riguarda l’agente eziologico, accertato o presunto, la sua sensibilità agli antibiotici. L’analisi di questi fattori orienta la scelta dell’uso ...
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sclera In anatomia, la parte non trasparente della tunica esterna dell’occhio, formata soprattutto da fasci di fibre collagene ed elastiche, orientate in tutte le direzioni e disposte in più strati: di [...] ’occhio o alla retina. Scleromalacia Rammollimento della s.; la forma perforante rappresenta un processo degenerativo cronico, a eziologia ignota, della s., la quale va incontro a progressivo assottigliamento e a perforazioni.
L’incisione chirurgica ...
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MEDICINA PREVENTIVA
Giuseppe Rausa
Dal concetto di prevenzione a quello di medicina preventiva. - Il concetto di prevenzione delle malattie, oggi ampiamente accettato e propagandato, può essere considerato [...] di fermare o rallentare la progressione di una malattia o dei suoi postumi.
La prevenzione primaria è detta anche eziologica perché si rivolge alle cause di malattie e ai fattori che aumentano le probabilità di malattia e che sono prevalentemente ...
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Malattia originaria delle coste del golfo del Messico e delle Antille, causata da un virus ultramicroscopico, filtrabile, ancora ignoto.
In quelle regioni fu sempre endemica e di là venne portata per via [...] Nazaire (1861), Swangea (1864). Negli altri continenti non è mai arrivata. Dopo le scoperte riguardanti la sua eziologia, questo morbo risultò suscettibile di radicali misure profilattiche, riducendosi nei primitivi focolai a pochi casi sporadici; il ...
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Scienza indiana: periodo classico. La medicina ayurvedica
Antonella Comba
La medicina ayurvedica
La medicina come Veda
Nel subcontinente indiano sono nati e si sono sviluppati molti sistemi terapeutici [...] la similitudine dei quattro elementi terapeutici presentando la sofferenza del saṃsāra come malattia, l'origine della sofferenza come eziologia, il nirvāṇa come guarigione e il dharma come terapia; ciò vuol dire che la pratica della medicina era ...
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La grande scienza. Le basi genetiche ed epigenetiche del cancro
Joseph F. Costello
Huei-Jen Su Huang
Webster K. Cavenee
Le basi genetiche ed epigenetiche del cancro
Il cancro si presenta in un'ampia [...] di Wilms del rene è stato il secondo tumore embrionale dei bambini a mostrare il coinvolgimento della LOH nella sua eziologia. Questo tumore può manifestarsi da solo o in combinazione con uno dei diversi disordini genetici nello sviluppo, tra cui l ...
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TARSO (gr. ταρσός)
Giovanni MINGAZZINI
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In anatomia umana questo termine si riferisce a due diverse formazioni.
1. Alla parte dello scheletro del piede compresa fra l'articolazione del collo del piede [...] artritico, a cui seguono fenomeni paralitici e contratturali. Va distinta dal piede piatto tabetico, oltre che per l'eziologia, anche per la presenza dei dolori, che mancano di solito nella osteoartropatia tabetica del piede. La tarsalgia degli ...
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endocannabinoidi
Vincenzo Di Marzo
Gli endocannabinoidi sono piccole molecole segnale che utilizzano gli stessi recettori di membrana a cui si lega anche il principale costituente psicotropo della cannabis, [...] segnali chimici, anche gli endocannabinoidi sono soggetti a mancata regolazione, così da contribuire all’eziologia o ai sintomi di alcune patologie. [➔ cervello, sviluppo del; differenziamento neuronale; dolore; neurodegenerazione; neurotrasmettitori ...
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PERRONCITO, Aldo
Valentina Cani
Antonella Berzero
PERRONCITO, Aldo. – Nacque a Torino il 18 maggio 1882 da Edoardo, noto parassitologo e docente nella Scuola superiore di veterinaria a Torino, e da [...] ), pp. 205-226). Si dedicò poi allo studio della pellagra, malattia di cui ancora si ignorava l’eziologia: tramite indagini cliniche e rilievi epidemiologici, formulò alcune ipotesi provvisorie circa la natura infettiva della malattia, che suppose ...
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eziologia
eziologìa (o etiologìa) s. f. [dal gr. αἰτιολογία, comp. di αἰτιο- «ezio-» e -λογία «-logia»; lat. tardo aetiologĭa]. – In generale, parte di una scienza che indaga le cause di una determinata classe di fenomeni, o, più raram., le...
eziologico
eziològico (o etiològico) agg. [dal gr. αἰτιολογικός] (pl. m. -ci). – Attinente all’eziologia, soprattutto nel sign. medico: diagnosi e., che precisa l’agente causale (detto anche agente e.) di una malattia; terapia e., che tende...