Profeta ebreo, terzo dei grandi dopo Isaia e Geremia, vissuto tra la fine del sec. 7º e l'inizio del 6º a. C. Da lui prende il nome un libro biblico in quattro parti: la prima con le profezie precedenti alla caduta di Gerusalemme; la seconda con un intermezzo dedicato ai popoli stranieri; la terza con le profezie sulla ricostruzione di Gerusalemme; la quarta con una visione ideale della comunità risorta.
Vita ...
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EZECHIELE
C. Frugoni
Profeta vissuto tra la fine del sec. 7° e l'inizio del 6° a.C., E., secondo la narrazione del testo biblico che da lui prende nome, fu deportato verso il 597 a Babilonia dalla Palestina [...] Paris 1959; A.C. Quintavalle, Romanico padano, civiltà d'Occidente, Firenze 1969; E. Vogt, Die vier "Gesichter" (panim) der Keruben in Ezechiel, Biblica 60, 1979, pp. 327-347; La Bibbia di S. Paolo fuori le mura, a cura di V. Jemolo, M. Morelli, cat ...
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Benedettino (sec. 12º), noto come B. di Prüm (Prumiensis) per erronea lettura di codici; attivo come copista tra il 1121 e il 1168, autore di 20 omelie su Ezechiele, De magna domo Sapientiae, e un De statu [...] domus Dei per incitare il pontefice Eugenio III a una riforma della Chiesa ...
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Scrittore ecclesiastico (n. sec. 3º - m. 304). Fu vescovo di Pettau in Stiria e morì martire sotto Diocleziano. Delle sue opere esegetiche (commenti a Genesi, Esodo, Levitico, Isaia, Ezechiele, Abacuc, [...] Ecclesiaste, Cantico, Apocalisse) e di una polemica antiereticale ci è giunto il commento alla Apocalisse, il cui deciso millenarismo fu attenuato nel rimaneggiamento operato da san Girolamo ...
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VILLALPANDO, Juan Bautista
Pietro Tacchi Venturi
Esegeta, nato a Cordova nel 1552, morto a Roma il 22 maggio 1608. A 23 anni, il 10 agosto 1575 entrò nella Compagnia di Gesù. Studiando Sacra Scrittura [...] nella scuola del p. Girolamo Prado, da più anni inteso a commentare Ezechiele, fu da lui per tempo associato all'arduo lavoro, e nel 1592 condotto da Cordova a Roma, dove il generale Acquaviva li aveva entrambi chiamati per fornire il commento e ...
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Scrittore ecclesiastico armeno (m. 735), figlio dell'arciprete della cattedrale di Dvin; fu professore di esegesi biblica. Dopo un viaggio di studio a Bisanzio e ad Atene, fu nominato metropolita della [...] (Risposta alla lettera del patriarca Germanos) e si occupò di esegesi (Spiegazione dei libri di Giobbe, Daniele e Ezechiele, giuntaci frammentaria). L'opera migliore è il Canone della resurrezione. Nel soggiorno a Bisanzio (714-717), tradusse dal ...
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EVANGELISTI
W. Melczer
La radice etimologica del termine e., che nel senso cristiano significa 'colui che annuncia la buona novella relativa a Cristo', è il verbo εὐαγγελίζομαι 'annunciare lieti eventi'. [...] , coll. 2644-2645; J.A. Herbert, The Emblems of Evangelists, BurlM 13, 1908, pp. 162-167; W. Neuss, Das Buch Ezechiel in Theologie und Kunst bis zum Ende des XII. Jahrhunderts, Münster 1912; A. Boinet, La miniature carolingienne. Ses origines, son ...
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BIBBIA
C. Bertelli
Il termine che designa comunemente questa collezione di libri ritenuti sacri dagli Ebrei e dai cristiani deriva dal sostantivo femminile latino biblia coniato, a sua volta, sul plurale [...] di Geremia, che costituisce il capitolo 6 nelle Bibbie latine ed un libro a parte, prima di Baruc, nelle greche), Ezechiele, Daniele (con il *Cantico dei tre fanciulli, *Susanna, *Bel e il dragone, che nelle Bibbie latine corrispondono ai capitoli 3 ...
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Cabalista ebreo spagnolo (n. Medinaceli 1248 - m. 1325 circa), vissuto a Segovia; allievo (1272-74) di Abrāhām Abū'l-῾Afiya, ha dato nei suoi scritti una sistematica e lucida esposizione delle dottrine [...] i primi il testo della Zōhar. Altri suoi scritti sono dedicati allo svolgimento di diversi temi cabalistici, come il ciclo cosmico in rapporto all'anno sabbatico, il significato mistico della visione del carro di Ezechiele e varî commentarî biblici. ...
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Il complesso delle Scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo (dal lat. tardo Biblia, gr. τὰ βιβλία «i libri»).
Religione
Nelle comunioni e confessioni religiose che riconoscono il carattere sacro [...] (con la Lettera di Geremia, come cap. 6 nelle B. latine, come libro a parte, precedente Baruc, in quelle greche), Ezechiele, Daniele (con il Cantico dei tre fanciulli, *Susanna, Bel e il dragone, nelle B. latine), Osea, Gioele, Amos, Abdia, Giona ...
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vengiare
v. tr. [dal fr. (ant.) venger, che è il lat. vĭndĭcare] (io véngio, ecc.), ant. – Vendicare, e, nel rifl., vendicarsi: colui che si vengiò con li orsi (Dante, riferendosi al profeta Ezechiele); se in loro ... potessi le mie ire v.,...
mestruato
mestrüato (ant. menstrüato) agg. [dal lat. tardo, della Vulgata, menstruatus, usato solo al femm. (anche sostantivato)], letter. – 1. Di donna che ha i mestrui, che è nel periodo della mestruazione. La parola è nota per la frequenza...