GIROLAMO, santo
Angelo FICARRA
Anna Maria CIARANFI
, È una delle figure più rappresentative e complesse nella storia della Chiesa e dell'antica letteratura cristiana.
È ricordato sempre col solo [...] al sentire che l'impero romano va in rovina. Per parecchi mesi non è in grado di continuare il suo commento ad Ezechiele; quando poi riprende la penna per terminarlo, nuove cure vengono a distornarlo. Dapprima entra in lotta contro i pelagiani, che ...
Leggi Tutto
SETTANTA
Alberto Vaccari
Si chiamano così i primi traduttori della Bibbia (Antico Testamento) in greco, dal numero (arrotondato: propriamente 72), che ce ne presenta la prima relazione, pretendente [...] Thackeray divide il libro di Geremia fra due traduttori, col punto di separazione circa a mezzo del libro. Anche Ezechiele va distribuito fra due traduttori, ma non così semplicisticamente, perché il primo ricompare nell'ultima parte del libro. Per ...
Leggi Tutto
SA‛ADYĀH ben Yōsēf al-Fayyūmī
Umberto Cassuto
Dottore ebreo, nato nell'882 in Egitto, nel distretto del Fayyūm (o forse nel vicino villaggio Dilāṣ), morto nel 942 a Sūrā in Babilonia. Fu il massimo [...] , con frammenti del commento (per altri frammenti vedi Malter, p. 317). Della traduzione e del commento a Geremia e a Ezechiele abbiamo frammenti in citazioni. Salmi: dopo varî saggi dati da Ewald (1844: v. Malter, op. cit., p. 318) la pubblicazione ...
Leggi Tutto
L'aggettivo apocrifo (dal gr. ἁπόκρυϕος) letteralmente "nascosto, segreto", nel linguaggio religioso ha preso una speciale connotazione, correlativa al concetto di canone (v.) della Sacra Scrittura, così [...] e Vita di Adamo; Libro della preghiera di Asenet; Apocalisse di Baruch; Apocalisse di Elia; Libri di Enoch; apocrifo di Ezechiele; Testamento di Giobbe; Libro dei Giubilei o Piccola Genesi; Ascensione di Isaia; III e IV Maccabei; Preghiera di Manasse ...
Leggi Tutto
TRASMISSIONE DELLE ICONOGRAFIE (v. vol. iv, p. 84, s.v. Iconografia)
G. Pisano
E. F. Ghedini
Egitto e Vicino Oriente. - L'iconografia, prescindendo dalla definizione di E. Panofsky, viene qui intesa [...] egiziani (doppia corona, barba, ecc.) che ne rivelano la lettura in chiave regale, come sembra suggerire anche il passo di Ezechiele (28, 11-14), nel quale il profeta utilizza la sfinge quale simbolo della potenza del re di Tiro.
Ed è principalmente ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I programmi figurativi della cristianita in Occidente
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il passaggio dall’era antica [...] è l’immagine del tetramorfo, cioè la rappresentazione in forma simbolica dei quattro evangelisti così come deriva dalle visioni di Ezechiele (1, 4-14) e Giovanni (Apocalisse 4, 6-8) e dalla concorde illustrazione che ne danno i primi Padri della ...
Leggi Tutto
DONNOLO, Shabbĕtay Bar Abrāhām
Gianfranco Fiaccadori
Medico e uomo di scienza ebreo, figlio di Abrāhām, nato ad Oria, oggi in provincia di Brindisi, nel 913 o poco dopo. I principali dati della sua [...] (I), tutti versati nelle discipline cabalistiche del Ma‛ăsēh Merkābāh ('Opera del Carro') interpretazione mistica della visione di Ezechiele, e d'un trattato congenere, il Sēfer ha-Yāshār ('Libro del Giusto') silloge di racconti biblici e aggadici ...
Leggi Tutto
CLOVIO, Giorgio Giulio
Kruno Prijatelj
Nacque nel 1498 nel villaggio di Grižane (vicino Crikvenica, litorale croato a sud est di Fiume); non è sicura la forma originale del suo nome, del quale è peraltro [...] in Smith, 1976).
Fra le più belle composizioni sono la Torre di Babele, la Lotta tra Sansone e i Filistei, la Visione di Ezechiele, il Serpente di bronzo, l'Incontro di Salomone e della regina di Saba,Ester e Assuero, l'Annunciazione, la Natività, la ...
Leggi Tutto
INDIA, Francesco (Francesco Torbido, detto anche il Moro)
Alessandro Serafini
Nacque a Venezia dal veronese Marco tra il 1482 e il 1485 (Repetto Contaldo, 1984, p. 53). In questa città, secondo le parole [...] Battista D'Angolo detto del Moro (Serafini, 1996, p. 87): sull'arco trionfale, l'Annunciazione e i profeti Isaia ed Ezechiele, sotto i quali c'è la firma e la data "Franciscus Turbidus faciebat MDXXXIIII"; nella volta del presbiterio, tre riquadri ...
Leggi Tutto
NALDINI, Giovambattista (Giovanbattista, Giovanni Battista), detto Battista degli Innocenti. – Figlio di Matteo, calzolaio, nacque a Firenze il 3 maggio 1535 (Pilliod, 2001, pp. 77, 248, nn. 63, 64), e [...] del Battista.
Ritornato a Firenze entro il 1580 – anno in cui risultano concluse la Resurrezione di Lazzaro e la Visione di Ezechiele eseguite ancora con l’aiuto di Balducci nella cripta della cappella Salviati in S. Marco –, l’artista, con l’assiduo ...
Leggi Tutto
vengiare
v. tr. [dal fr. (ant.) venger, che è il lat. vĭndĭcare] (io véngio, ecc.), ant. – Vendicare, e, nel rifl., vendicarsi: colui che si vengiò con li orsi (Dante, riferendosi al profeta Ezechiele); se in loro ... potessi le mie ire v.,...
mestruato
mestrüato (ant. menstrüato) agg. [dal lat. tardo, della Vulgata, menstruatus, usato solo al femm. (anche sostantivato)], letter. – 1. Di donna che ha i mestrui, che è nel periodo della mestruazione. La parola è nota per la frequenza...