Zoologo ed embriologo russo (Ul´janovsk 1876 - Mosca 1943), direttore dal 1937 del laboratorio di meccanica dello sviluppo dell'Istituto nazionale di medicina sperimentale. I suoi lavori embriologici, [...] cui diede un significato evoluzionistico, riguardano il sistema escretore degli anfibî, il cranio dei pesci e la metameria del cranio della tartaruga. ...
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(App. IV, I, p. 503)
Negli ultimi anni gli studiosi di biologia evoluzionistica, di ecologia comportamentale e di sociobiologia si sono occupati della c. da un punto di vista evoluzionistico, hanno cioè [...] rivolto la loro attenzione ai processi che hanno determinato la trasformazione dei segnali comunicativi nel tempo. Evidentemente la paleontologia, scienza indispensabile per lo studio dell'evoluzione delle ...
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Zoologo (Ealing, Londra, 1825 - Eastbourne 1895). Prima medico della marina militare, fu poi prof. alla scuola delle miniere, indi al collegio dei chirurghi. Dal 1883 socio straniero dei Lincei. Fondamentali [...] e di invertebrati. Notevoli le ricerche di anatomia comparata dei vertebrati (1858), che lo condussero a intuire il principio evoluzionistico. L'opera di Darwin (1859) lo trovò preparato ad accoglierla e a integrarla, e ne divenne uno dei più ...
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Biologo (Mosca 1866 - ivi 1936), prof. di zoologia a Tartu (1898), poi a Kiev (1902) e a Mosca (1911-1930). Nel 1930 fondò un laboratorio di evoluzione morfologica e di paleozoologia presso l'Accademia [...] . Studiò problemi embriologici (sviluppo del cranio nei Vertebrati; sviluppo della regione branchiale) con indirizzo evoluzionistico. All'evoluzione dedicò numerose ricerche, prevalentemente in base all'anatomia comparata e all'embriologia, cercando ...
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Biologo tedesco (Kempten, Baviera, 1904 - Bedford, Massachusetts, 2005). Laureatosi a Berlino, si trasferì negli USA nel 1931 e fu assistente e poi curatore all'American museum of natural his tory di New [...] ). È autore di molte ricerche di sistematica degli Uccelli, nelle quali ha affrontato prevalentemente problemi evoluzionistici. Ha inoltre sviluppato problemi generali della sistematica zoologica, contribuendo in modo sostanziale alla chiarificazione ...
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Sociobiologia
DDavid P. Barash
di David P. Barash
SOMMARIO: 1. Cenni storici: a) etologia; b) ecologia evoluzionistica; c) genetica evoluzionistica; d) genetica comportamentale; e) la nuova sintesi. [...] (v. Barash, Predictive ..., 1979), c'è un'apparente eccezione che merita di essere ulteriormente esaminata: l'adozione. Mentre la teoria evoluzionistica prevede che gli adulti non siano inclini a investire in una prole che non è la loro, nell'Homo ...
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EMERY, Carlo
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Napoli il 25 ott. 1848 da Luigi e da Giovanna Emery, svizzeri, ed ivi compì i suoi studi medi ed universitari. Si laureò prima in medicina, poi in scienze [...] in quegli anni continuava la scuola di R.-A. Réaumur e di L. Dufour, l'E. vedeva con soddisfazione rimodellarsi in senso evoluzionistico l'etologia entomologica con P. Marchal, G. ed E. Peckam, C. Janet, A. Forel, ecc. Se l'etologia non era ancora in ...
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zoologia Ramo delle scienze biologiche che studia la vita del mondo animale, in tutte le sue manifestazioni. Si divide in varie sezioni. La sistematica zoologica studia gli animali sotto l’aspetto descrittivo, [...] . Le ricerche di sistematica e di morfologia possono essere messe al servizio dello studio della discendenza in senso evoluzionistico, utilizzando anche i dati della paleontologia e della biologia molecolare, e costituiscono allora un ramo d’indagine ...
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L'Ottocento: biologia. Da Lamarck a Darwin
Antonello La Vergata
Da Lamarck a Darwin
Jean-Baptiste Lamarck
La prima teoria compiuta dell'evoluzione fu formulata da Jean-Baptiste Lamarck (1744-1829). [...] . Schaaffhausen ammise anche l'unità del genere umano e la sua origine per trasformazione graduale da forme inferiori.
Una riflessione evoluzionistica sull'origine e la storia della vita si trova in Die Pflanze und ihr Leben (La pianta e la sua vita ...
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Frontiere dell’etologia
Enrico Alleva
Michela Santochirico
All’inizio del 21° sec., destini e scopi scientifici dell’etologia classica si sono intersecati con altri indirizzi disciplinari. Se l’etologia [...] estinzione. Questo filone di ricerca si è saldato con la genetica di popolazione e, in parte, con quella biologia evoluzionistica che s’interroga sui tempi rapidi dell’incedere evolutivo.
Bateson ha più volte auspicato l’estensione di questo modello ...
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evoluzionistico
evoluzionìstico agg. [der. di evoluzionismo] (pl. m. -ci). – Attinente alla teoria dell’evoluzione, fondato sull’evoluzionismo: le concezioni e. di H. Spencer e di R. Ardigò; un’interpretazione e. dell’universo; ricadono nel...
evo-devo
(Evo-Devo), loc. s.le m. e agg.le Biologia evolutiva dello sviluppo; relativo allo sviluppo evoluzionistico, con particolare riferimento allo studio dell’evoluzione delle specie animali. ◆ [tit.] In cerca dei geni dello sviluppo /...