L'Ottocento: biologia. L'evoluzionismo darwiniano: successi e controversie
Giuliano Pancaldi
L'evoluzionismo darwiniano: successi e controversie
La pubblicazione dell'opera On the origin of species [...] di Darwin sulle specie alcune conseguenze di quell'interazione erano ormai evidenti. L'adozione di un punto di vista evoluzionistico tra gli esperti e l'opera di proselitismo condotta da molti di loro sulla stampa e nel corso delle conferenze ...
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L'Ottocento: biologia. Da Lamarck a Darwin
Antonello La Vergata
Da Lamarck a Darwin
Jean-Baptiste Lamarck
La prima teoria compiuta dell'evoluzione fu formulata da Jean-Baptiste Lamarck (1744-1829). [...] . Schaaffhausen ammise anche l'unità del genere umano e la sua origine per trasformazione graduale da forme inferiori.
Una riflessione evoluzionistica sull'origine e la storia della vita si trova in Die Pflanze und ihr Leben (La pianta e la sua vita ...
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Chimerismo
Paolo Vezzoni
Fenomeno che genera un organismo composto da cellule originate da individui diversi: se questi individui appartengono alla stessa specie la chimera sarà intraspecifica, se gli [...] genere non dovrebbero comportare questioni etiche quando l’altra specie è molto lontana dal punto di vista evoluzionistico (per es., topo-uomo), mentre si presenterebbero qualora cellule embrionali umane venissero inoculate in embrioni di primati ...
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(XIV, p. 664; App. II, I, p. 893)
Secondo le teorie più recenti si definisce e. biologica "il mutamento nella diversità e l'adattamento di popolazioni di organismi". L'e. è ormai scientificamente dimostrata: [...] . 82-115; S. M. Stanley, L'evoluzione dell'evoluzione, trad. it., Milano 1982; D. J. Futuyma, Biologia evoluzionistica, trad. it., Bologna 1985; N. Eldredge, Macroevolutionary dynamics: species, niches and adaptative peaks, New York 1989; L. Margulis ...
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La grande scienza. Equilibri intermittenti e stasi: nuove idee sull'origine della vita
Niles Eldredge
Equilibri intermittenti e stasi: nuove idee sull'origine della vita
Nel 1959, centenario della pubblicazione [...] dei geni che essi condividevano. I contributi di Williams e Hamilton aprirono la strada a una visione della teoria evoluzionistica più esplicitamente centrata sui geni, in cui la selezione naturale era vista come il risultato della competizione, non ...
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Individuo
Bernardino Fantini
Il termine individuo (dal latino individuus, "indiviso, indivisibile", composto di in- e dividuus, "diviso", che corrisponde etimologicamente al greco ἄτομος, composto di [...] valori medi, se hanno un'utilità in biochimica, nelle analisi cliniche o in fisiologia, non ne hanno alcuna nella biologia evoluzionistica, in cui ciò che costituisce l'aspetto significativo è la variazione in quanto tale. Per la fisica e la chimica ...
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GENETICA (XVI, p. 509; App. II, 1, p. 1022; III, 1, p. 716)
Enrico Gandini
Egidio Bottini
Arturo Falaschi-Vittorio Sgaramella
I più importanti progressi della g. nell'ultimo decennio si riferiscono [...] osservato che tale meccanismo di mantenimento dei polimorfismi non può essere molto frequente a causa del suo "costo evoluzionistico" (genetic load), per cui bisogna pensare ad altri meccanismi. Casi di selezione con coefficienti non costanti ma ...
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Paleoantropologia
Giorgio Manzi
La p., o paleontologia umana, è una scienza storica: fornisce ricostruzioni più o meno articolate del processo evolutivo riguardante la nostra specie e cerca di interpretarlo. [...] umane estinte vennero scoperti, riconosciuti come tali e inseriti nel dibattito scientifico che vedeva l'affermarsi del pensiero evoluzionistico. In questo quadro, il posto dell'uomo nella natura richiedeva di riuscire a ipotizzare l'esistenza di una ...
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Botanica
John Heslop-Harrison
Introduzione
La botanica è la scienza che studia le piante. L'unità di questa scienza sta nell'oggetto trattato e non negli scopi che si prefigge chi ad essa si dedica, [...] regno animale, ma in certi gruppi di organismi - soprattutto organismi di piccole dimensioni e considerati primitivi in senso evoluzionistico per la loro semplicità di forma e di metabolismo - non può essere effettuata una netta divisione in ‛piante ...
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INFIAMMAZIONE
Paolo Schlechter
(XIX, p. 196; App. II, II, p. 32)
Ricordiamo che per i. o flogosi s'intende un insieme di avvenimenti che si realizzano quando i tessuti di animali superiori vengono a [...] sulle manifestazioni generali dei processi flogistici completerà l'esposizione.
Infiammazioni acute o vascoloematiche. − Sul piano evoluzionistico vanno ritenute come l'aspetto più recente di reazioni locali ad agenti lesivi; si caratterizzano per ...
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evoluzionistico
evoluzionìstico agg. [der. di evoluzionismo] (pl. m. -ci). – Attinente alla teoria dell’evoluzione, fondato sull’evoluzionismo: le concezioni e. di H. Spencer e di R. Ardigò; un’interpretazione e. dell’universo; ricadono nel...
evo-devo
(Evo-Devo), loc. s.le m. e agg.le Biologia evolutiva dello sviluppo; relativo allo sviluppo evoluzionistico, con particolare riferimento allo studio dell’evoluzione delle specie animali. ◆ [tit.] In cerca dei geni dello sviluppo /...