Etnologo tedesco (Minden 1858 - New York 1942). Si laureò in fisica nel 1881 a Kiel. Un viaggio, con una missione geografica, nella Terra di Baffin (1883-84) gli permise di studiare i costumi degli eschimesi [...] of American Indian languages. Ad opera del B. si è delineata negli studî antropologici una posizione divergente dall'evoluzionismo e dalla metodologia comparativa (The limitations of the comparative method of anthropology, 1896; trad. it. 1970): ogni ...
Leggi Tutto
Mutamento socioculturale
Piotr Sztompka
Introduzione
L'approccio classico al mutamento sociale
La sociologia è nata come studio del mutamento sociale e culturale. I fondatori della sociologia - Auguste [...] , o passano attraverso una sequenza di stadi necessari, vengono definiti unilineari. La maggior parte dei sostenitori dell'evoluzionismo sociale ad esempio ritiene che tutte le culture umane debbano attraversare la stessa sequenza di stadi: alcune ...
Leggi Tutto
A partire dagli ultimi decenni del secolo scorso il concetto di c. tende a trasformarsi da nozione storicofilosofica (o pedagogica) in un concetto scientifico che trova una precisa definizione in campo [...] comparativa delle varie c. e determinarne le principali fasi di sviluppo, in qualche misura comuni a tutte. Soprattutto il neo-evoluzionismo ha tentato (con V. G. Childe, L. A. White, J. Steward e altri) d'individuare i grandi mutamenti tecnologici ...
Leggi Tutto
Società primitive
Adam Kuper
Introduzione
Il termine 'primitivo' deriva dal latino primitivus, che significa 'primo in ordine di tempo'. In questa accezione è usato in varie lingue europee per indicare [...] , di mutuare, di assimilare, e le grandi conquiste storiche sono state compiute in diverse parti del mondo. Gli evoluzionisti ritenevano erroneamente che vi fosse un criterio univoco del progresso. Tutte le teorie del progresso danno per scontato che ...
Leggi Tutto
storica, scuola Nel campo di varie discipline, indirizzi di studi, che, ripudiando ogni concezione aprioristica, astratta, dogmatica, affermano di volersi avvicinare all’oggetto delle loro ricerche con [...] , le cui teorie furono formulate negli anni 1930 da F. Graebner e W. Schmidt. La critica di questi studiosi all’evoluzionismo si fondava sull’osservazione che ogni invenzione, in ogni campo, non si è realizzata autonomamente nello stesso modo in ogni ...
Leggi Tutto
sociologia Scienza che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause, manifestazioni ed effetti, nei loro rapporti reciproci e in riferimento ad altri avvenimenti.
Nascita e primi sviluppi
La [...] of sociology, 1883), che applica alla società il concetto di evoluzione tratto dalla biologia darwiniana. Le teorie dell’evoluzionismo sociologico ebbero un seguito particolare in Italia con le diverse correnti della s. giuridica e criminale (da R ...
Leggi Tutto
Aree culturali
Pietro Scarduelli
Introduzione
La nozione di area culturale occupa una posizione di rilievo nel panorama antropologico dei primi decenni del secolo, in particolare negli Stati Uniti e [...] poi. Le origini di questa scuola vanno però fatte risalire a Friedrich Ratzel, il quale aveva avversato le posizioni evoluzioniste, e in particolare la tesi dell'unità psichica del genere umano da cui dipende la plausibilità di invenzioni simili e ...
Leggi Tutto
GRUPPI
Ugo Fabietti e Franca Olivetti Manoukian
Antropologia
di Ugo Fabietti
Introduzione
Nella letteratura antropologica il termine 'gruppo' compare all'interno di contesti assai vari, tanto a livello [...] 'Ottocento. Talvolta si trascura il fatto che in alcuni di questi autori, solitamente considerati esponenti dell'evoluzionismo antropologico, emergono problematiche come quella della coesione, della solidarietà e dell'integrazione sociale che sono ...
Leggi Tutto
Antropologo ed etnologo britannico (Camberwell 1832 - Oxford 1917). Insieme allo statunitense L. H. Morgan è considerato il fondatore dell'antropologia moderna. Nell'opera Primitive culture (1871), vero [...] the development of institutions (1889) T. inaugurò e fondò teoricamente il metodo comparativo in antropologia. All'interno dell'evoluzionismo sociale, l'opera di T. si caratterizza per la centralità da lui attribuita alla dimensione culturale della ...
Leggi Tutto
COCCHIARA, Giuseppe
Pietro Angelini
Nacque il 5 marzo 1904, da Giuseppe e da Antonina Insinga, a Mistretta, in provincia di Messina, un borgo di montagna dalla struttura sociale chiusa e dalla economia [...] diceva, tuttavia il procedimento usato, mirante a individuare le "origini" del gesto, non si discosta da quello formalizzato dagli evoluzionisti: dal molteplice e dal complesso risale all'unità e all'elementare.
Come già Pitrè, il C. amava citare un ...
Leggi Tutto
evoluzionismo
s. m. [der. di evoluzione]. – Dottrina filosofica e naturalistica sorta nel sec. 19° (e principalmente elaborata e difesa da H. Spencer e E. Haeckel), la quale, escludendo ogni intervento metafisico nel processo di formazione...
evoluzionista
s. m. e f. [der. di evoluzione] (pl. m. -i). – 1. Seguace dell’evoluzionismo, in senso filosofico e scientifico. 2. Nel linguaggio polit., chi tende a realizzare riforme attraverso la graduale evoluzione degli istituti.